mercoledì 28 giugno 2017

Condividere le emozioni: un viaggio in Terra Santa (2)

NAZARETH

«E il Verbo si fece carne e abitò fra noi» (Gv 1,14)
Nazareth, situata in mezzo alle colline, ha un posto particolare nel cuore di tutti i cristiani. 
Qui l’Angelo del Signore apparve a Maria per annunziarle la nascita di suo Figlio. Qui “il Verbo si è fatto carne e abitò fra noi” (Gv 1,149. Gesù imparò a parlare, a camminare e crebbe “in età, in sapienza e in grazia”, obbedendo a Giuseppe e a Maria. Crebbe in queste strade e in queste colline, senza avere nulla che lo distinguesse dagli altri bambini, dagli altri adolescenti e dagli altri artigiani di Nazareth. Colui che san Luca chiama il figlio del falegname lavorò del lavoro delle sue mani in questa città sconosciuta: “Da Nazareth può forse uscire qualcosa di buono?”, diceva Natanaele nativo della vicina Cana. 
















Quando Gesù iniziò la sua vita pubblica non trovò a Nazareth l’accoglienza che attendeva. “In verità vi dico: nessun profeta è bene accolto nella sua patria” (Lc 4,24). Allora Gesù abbandonò la sua città e si trasferì a Cafarnao.

Sulla casa di Maria oggi si eleva la Basilica dell’Annunciazione che conserva la grotta che servì da casa ai genitori della Vergine Maria, dove il Figlio di Dio si incarnò. Nella casa di san Giuseppe si stabilì la Sacra Famiglia al suo rientro dall’Egitto e vi visse con semplicità.     
Abbiamo effettuato in parallelo un percorso sulle orme di Gesù e del Carmelo d’Israele, quindi, a Nazareth abbiamo visitato il monastero carmelitano progettato da Santa Maria di Gesù Crocifisso le cui monache ci hanno accolto con gioia e affettuosità.

 CANA DI GALILEA

Kefer Kenna è una cittadina situata molto vicino a Nazareth. Durante un banchetto di nozze, Gesù, sollecitato da sua madre, compì il suo primo miracolo, trasformando l’acqua in vino per la gioia degli invitati (Gv 2, 1-11). A Cana si ricorda anche la vocazione dell’Apostolo Bartolomeo (Natanaele) del quale Gesù disse: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”, così come la guarigione di un funzionario reale (Gv 4,46-53).
Nella Chiesa, sorta a ricordo del primo miracolo del Signore, tutte le coppie sposate rinnovano la promessa matrimoniale. 

 Angela Parisi 
(2 - Continua)