Un nuovo intervento per arricchire le nostre riflessioni è stato quello di Maria Lupi che ha una lunga esperienza nella formazione e che è stata interpellata per affrontare il tema La capacità relazionale come strumento di comunicazione.
"In genere quando parliamo di comunicazione ci soffermiamo sull’oggetto da comunicare, sui contenuti, oppure sui mezzi per comunicare, ma è fondamentale soffermarsi anche sulle capacità di
chi comunica di relazionarsi con i destinatari dei messaggi da comunicare, in questo caso sull’atteggiamento del formatore verso i formandi, sulla sua capacità o meno di entrare in sintonia con loro, di creare un rapporto di fiducia e di amore fraterno, che è già una forma di comunicazione, una prima testimonianza viva e vissuta dei contenuti che vengono trattati negli incontri.
Quando mi è stato affidato questo tema ho pensato subito a s. Teresa di Gesù e alla sua capacità di fare amicizia, di creare un clima di fraternità e di simpatia, un feeling con le persone che erano conquistate dalla sua personalità e che lei poi avvicinava al Signore".
Come scrive il card. Ballestrero:
Aveva ricevuto da Dio le doti naturali e soprannaturali per diventarlo [maestra di orazione] e a questi doni aveva corrisposto in un abbandono totale alla volontà di Dio e alle ispirazioni dello Spirito Santo. Pensiamo alla facilità che aveva di amicizia e di accostamento alle persone. Tutti rimanevano (e rimangono) incantati dalla sua personalità (Vita). Pensiamo alla sua capacità di conoscere e capire le persone che aveva davanti e di proporre loro un messaggio personalizzato che teneva conto della situazione e dello status del destinatario (P. Anastasio del SS.mo Rosario [Ballestrero], Santa Teresa maestra di orazione, in Santa Teresa maestra di orazione, Roma, Istituto di Spiritualità, 1963, p. 266).