Formazione


L'obiettivo centrale del processo di formazione nell'Ordine Secolare è preparare la persona a vivere il carisma e la spiritualità del Carmelo nella sequela di Cristo, al servizio della missione. Gli articoli 32-36 delle nostre Costituzioni sono dedicati a come dev'essere sviluppata la formazione dei laici alla scuola del Carmelo. L'Ordine ci ha dotato anche di un altro strumento, la Ratio Institutionis, che ha aiutato i Consigli delle rispettive province a proporre il programma di formazione per i primi sei anni (formazione iniziale) e stabilire i requisiti dei formandi e dello stesso formatore.
Dopo l'esperimento fatto da ciascuna Provincia da alcuni anni a disposizione dei formatori c'è un unico programma di sei quaderni, ciascuno per ogni anno dall'accostamento alla promessa definitiva, con i temi per la formazione permanente. Da lì potrà attingere facendo attenzione che alla promessa arrivino persone con la piena consapevolezza di far parte di un Ordine, per vocazione. Scriveva il primo Delegato nazionale per l'Ocds, p. Aloysius Deeney che "Essere membro di un Ordine è una vocazione e ciascuno ha bisogno, per il bene di tutti, di identificarla con chiarezza. Altrimenti l'Ordine -frati monache o secolari- perde la sua strada e confonde la sua identità". E che "è La Chiesa attraverso l'Ordine che stabilisce le linee fondamentali e generali per la definizione vitale impegno".

L'Ocds d'Italia quest'anno ha offerto ai formatori, attuali e  futuri, la possibilità di approfondire, insieme, la responsabilità di accompagnare, quelli che Dio ha chiamato al Carmelo scalzo secolare, nel cammino di inserimento e di consapevolezza della propria vocazione. Il proprio cammino, non uno dei tanti cammini che esistono nella Chiesa. Quel cammino che una volta conosciuto attraverso i suoi santi e la spiritualità dei fondatori fa sentire chi è chiamato a casa, senza più desiderio di cercare altro, perché nel Carmelo c'è tutto ciò che il suo cuore desidera.
Nell'ambito del terzo incontro si è svolta una tavola rotonda del 31 maggio 2025
Linda Levi (presidente ocds d'Italia): Il senso dell’appartenenza all’OCDS 
Laura Isotton (presidente ocds Italia Centrale): Il senso di corresponsabilità nell’OCDS 
Maria Cottone (presidente ocds Commissariato di Sicilia): L’importanza e il senso della Comunità Ocds
Francesca Napolitano (presidente ocds Semi-provincia Napoletana): Il senso di fiducia nel vivere la propria vocazione 
Carla Tenuta (Presidente ocds Provincia Veneta): Il valore dell’obbedienza per il Carmelitano Secolare 
Rosa Pellegrino (presidente ocds Commissariato Lombardia)La docibilità come disposizione permanente ad imparare 
Caterina Zerbin  (presidente ocds Provincia Ligure)Missionarietà e apostolato





 
STORIA DEL PERCORSO FORMATIVO

Il cammino formativo ha il suo battesimo con il convegno sulla formazione dell'Ocds d'Italia che fu organizzato nel luglio del 2010 a Rocca di Papa che ha visto un primo confronto fra le fraternità italiane, gli assistenti e soprattutto il nostro primo delegato per l'Ocds p. Aloysius Deeney e il Preposito generale p. Saverio Cannistrà.

Foto di gruppo con il Padre Generale Saverio Cannistrà, a Rocca di Papa (luglio 2010)









Pubblichiamo di seguito i primi programmi formativi. Un esperimento che ha poi portato ai quaderni formativi unico programma per tutto l'ocds d'Italia

 Programma di formazione della Provincia Ligure
 Programma di formazione della Provincia Lombarda
 Programma di formazione della Provincia Toscana
 Programma di formazione della Provincia Romana 
Programma di formazione della Provincia Napoletana
Programma di formazione della Provincia Veneta
Programma di formazione del Commissariato di Sicilia 

OGGI L'OCDS HA UN PROGRAMMA I SEI QUADERNI FORMATIVI, UNO PER CIASCUN ANNO DI FORMAZIONE ALLE PROMESSE. DOPO LA PROMESSA DEFINITIVA C'E' LA FORMAZIONE PERMANENTE.