sabato 19 ottobre 2024

Ventisette anni fa Teresina fu proclamata dottore della Chiesa

  Il 19 ottobre 1997 S. Teresa di Gesù Bambino fu proclamata da Giovanni Paolo II Dottore della Chiesa, terzo santo carmelitano scalzo a ottenere questa qualifica, dedicandole la lettera apostolica "Divini Amoris Scientia" Qui potete rileggere l'omelia del Santo Padre, che tra l'altro disse:  A nessuno sfugge, pertanto, che oggi si sta realizzando qualcosa di sorprendente. Santa Teresa di Lisieux non ha potuto frequentare una Università e neppure studi sistematici. Morì in giovane età: e tuttavia da oggi in poi sarà onorata come Dottore della Chiesa, qualificato riconoscimento che la innalza nella considerazione dell'intera comunità cristiana ben al di là di quanto possa farlo un "titolo accademico".

Quando, infatti, il Magistero proclama qualcuno Dottore della Chiesa, intende segnalare a tutti i fedeli, e in modo speciale a quanti rendono nella Chiesa il fondamentale servizio della predicazione o svolgono il delicato compito della ricerca e dell'insegnamento teologico, che la dottrina professata e proclamata da una certa persona può essere un punto di riferimento, non solo perché conforme alla verità rivelata, ma anche perché porta nuova luce sui misteri della fede, una più profonda comprensione del mistero di Cristo. (...) Il desiderio che Teresa espresse di "passare il suo Cielo a far del bene sulla terra" (Opere Complete, p. 1050), continua a compiersi in modo meraviglioso.

mercoledì 16 ottobre 2024

Piccole storie per l'anima

 

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.

La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po' di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano a kilometri di distanza.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo. La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla.
Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta.


La prima cosa che satana compie su ciascun uomo
è convincerlo che lui, il maligno, non esiste.
Raggiunto lo scopo diventa semplice pervertire l'anima
e farla cadere nelle sue trappole mortali…


«Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Gli si avvicinò il tentatore e gli disse: “Se sei Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Allora il diavolo lo condusse con sé nella Città santa e, postolo sul pinnacolo del tempio, gli disse: “Se sei Figlio di Dio, gettati giù. Infatti sta scritto: Darà ordini per te ai suoi angeli che ti sorreggano sulle braccia, perché non urti in qualche sasso il tuo piede”. Gli rispose Gesù: “Sta anche scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro magnificenza e gli disse: “Tutte queste cose io te le darò, se prostrato a terra mi adorerai”. Allora gli disse Gesù: “Vattene, Satana! Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo presterai culto”. Il diavolo allora lo lasciò.
Ed ecco che gli angeli si avvicinarono a lui per servirlo.»
(Vangelo di Matteo 4,1-1)


"Quando il demonio è riuscito ad allontanare un'anima dalla santa Comunione
 ha raggiunto il suo scopo."
(S. Teresa di Gesù Bambino)

martedì 15 ottobre 2024

Lettera all'Ordine del P. Generale nella Solennità di Santa Teresa

 Roma, 15 ottobre 2024 

Cari fratelli e sorelle nel Carmelo Teresiano, 

È per me una grande gioia potervi salutare in questa festa
della nostra Madre Santa Teresa. Mi auguro realmente che, ricevendo questa lettera (cliccare qui), siate sereni e coraggiosi, anche in mezzo alle difficoltà e alle lotte che non mancano mai. Da tempo volevo inviarvi questa lettera che affronta un tema molto specifico, nello spirito e nella passione di Teresa di Gesù per la verità e per una buona formazione intellettuale, vitale, integrale, che ci aiuti a camminare nella verità, come Ordine, come comunità e personalmente, consentendoci sempre di essere illuminati, umili e ricettivi nel cammino

Approfittando dell’occasione di questo giorno così speciale e gioioso della Solennità della Nostra Madre Santa Teresa, mentre sto rientrando dalla visita alla nostra famiglia in Asia (Corea, Taiwan e Hong Kong) per recarmi nuovamente in Africa (Burundi-Rwanda e Senegal), vi offro questa visione, ma soprattutto la mia vicinanza, la mia benedizione e la mia gratitudine per la vostra dedizione, per la vostra lotta umile e coraggiosa, e perché non lasciate che la speranza si affievolisca. 

Fratelli e sorelle, auguri di buona festa della nostra Madre Teresa! Possa ella donarci la sua stessa passione per Dio, per la Chiesa e per l’umanità. 

Fr. Miguel Márquez Calle, OCD Preposito Generale

Grati a Dio per il dono di S. Teresa di Gesù





mercoledì 9 ottobre 2024

Piccole storie per l'anima



La storia è accaduta da qualche parte in Medio Oriente. Una comunità di sorelle religiose molto giovani viveva davvero il voto di povertà. L'orto del convento ben curato produceva tutto ciò di cui avevano bisogno.

Permetteva loro di nutrirsi in modo sobrio ma sufficiente e di provvedere a tutte le altre spese indispensabili. Andavano in città a vendere fagioli, pomodori, cipolle, patate, insalate, peperoni al mercato cittadino. Essendo troppo povere per avere un veicolo, portavano le ceste a piedi e il monastero era piuttosto lontano dalla città. Un giorno, pensarono che sarebbe stato bello avere un asino per il trasporto. Per ottenerlo, decisero di fare una novena a San Giuseppe.
Per farglielo capire, la sorella più artistica del convento disegnò un asinello e attaccò il disegno ai piedi della statua di San Giuseppe nella cappella. Ogni mattina e ogni sera per nove giorni, alla fine degli uffici di Lodi e di Vespri, aggiungevano una piccola preghiera: «San Giuseppe, tu sei stato attento alle necessità della tua Famiglia di Nazareth, vedi la nostra difficoltà e procuraci un asino che ci aiuti a portare la verdura al mercato». Il nono giorno al mattino, il campanello alla porta del convento tintinnò.
La sorella portinaia aprì e si trovò davanti un vicino. Tiene in mano un asino all'estremità di una corda e spiega che è disposto a darlo alla comunità se ne hanno bisogno. La sorella non riesce a credere ai suoi occhi e alle sue orecchie. Lo ringrazia calorosamente. «Però, avverte il generoso vicino, questo asino ha un difetto: gli manca la coda. È nato così, non è molto estetico.

Ma questo non gli impedisce di essere docile e forte». Naturalmente la suora si affretta a dire che lei e la sua comunità non vedono alcun danno in questo leggero handicap, e che accettano questo "novizio" che sarà loro tanto utile.
Certo, nel convento c'è un'esplosione di gioia e di stupore per la risposta di San Giuseppe. Questo dono del cielo sarà trattato con grande rispetto. I giorni passano.
L'asino si rivela molto docile e molto coraggioso e anche molto felice della sua famiglia adottiva. Una mattina, la sorella artista si accorge improvvisamente di non aver tolto il foglietto che aveva messo ai piedi della statua di San Giuseppe all'inizio della novena.
Questo piccolo promemoria è ormai inutile. Quanto fu sorpresa quando dispiegò il foglio per ricordare il disegno che aveva fatto tre settimane prima: nella fretta si era dimenticata di disegnare una coda all'asino ... In quel giorno le sorelle impararono che il Signore non manca né d'attenzione, né d'umorismo…

"L'Amore, quando è perfetto, ha pur la forza di farci dimenticare
ogni nostra soddisfazione per far piacere all'Amato.
"
(S. Teresa di Gesù)

venerdì 4 ottobre 2024

Il convegno della Provincia Veneta

Il 12 e 13 ottobre si svolgerà nella Casa di Spiritualità di S. Fidenzio il convegno della Provincia veneta ocds, dedicato alla figura del profeta Elia. Titolo "Silenzio e fuoco. Dalla profezia di Elia alla preghiera carmelitana" con la guida di p. Fabio SIlvestri, ocd. 
Clicca qui per il programma. 

mercoledì 2 ottobre 2024

L'incontro formativo e informativo dell'Ocds della Semi-Provincia Napoletana


Non dovete imitare la missione di altri carismi,
ma essere fedeli al vostro,
per dare al mondo ciò che il Signore ha donato a voi per il bene di tutti,
cioè l’acqua viva della contemplazione.
Dal discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Capitolo Generale dell'Ocd (2021)

Alla luce dei documenti della Chiesa e dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi si è svolto a Maddaloni l'incontro formativo e informativo ai consigli di comunità, sul  ruolo dei frati con l'Ocds e il nostro all’interno dell’Ordine. Questo per avere delle buone relazioni tra di noi, in un ambiente di rispetto e collaborazione.  In particolare è stata ben spiegata la figura e le competenze dell'Assistente spirituale.

 

📝Presentazione della Presidente Ocds della Semi-provincia Napoletana

📖 Pdf illustrato da p. Ramiro Casale

📖 I DOCUMENTI STORICO-GIURIDICI DELL’ORDINE SECOLARE

📖 La figura dell'Assistente spirituale (Padre Vincenzo, OCD)





 

domenica 29 settembre 2024

Da oggi Anna di Gesù è beata

Oggi, alle 10 a Bruxelles nel corso della visita di Papa Francesco in Lussemburgo e Belgio svolge la cerimonia di beatificazione di Anna di Gesù, la carmelitana scalza che fu collaboratrice della Santa Madre Teresa di Gesù. Anna di Lobera Torres fu accolta nel primo monastero della riforma teresiana  "San Giuseppe", inviata a fondare nuove comunità di carmelitane scalze tanto che in seguito fu soprannominata la capitana delle priore. È possibile leggere qui l'articolo dell'Osservatore Romano dedicato alla sua figura.

L'evento è stato preceduto da una veglia a cui ha partecipato anche il nostro Padre generale Miguel Calle ed è stata esposta  una reliquia preziosa la cappa di Teresa di Gesù che lei stessa regalò a suor Anna.

È possibile inoltre seguire la cerimonia di beatificazione sul canale YouTube del Vaticano, a partire dalle 9:15, e scaricare il testo del Messale della cerimonia a questo link .

lunedì 16 settembre 2024

Piccole storie per l'anima

 

«È venuto il momento che tu parta per affrontare la vita e guadagnarti da solo il pane» disse il papà al giovane Saverio. Il mattino dopo, il giovane abbracciò la mamma e il papà, si infilò sulle spalle lo zaino con tutti i suoi averi e, con un piccolo nodo in gola, si incamminò verso la città.
Poco prima di partire, il papa gli aveva consegnato un sacchetto di cuoio legato con un cordone robusto. «Questi sono i soldi che abbiamo risparmiato per te. Ti serviranno per incominciare».
Il giovane partì baldanzoso, ma nella periferia della città un brutto ceffo gli portò via tutto. Si sedette su una panchina e si prese la testa fra le mani. «Che cosa faccio adesso? Non posso certo tornare a casa, dopo aver perso tutto ... ».
Aveva voglia di piangere e di imprecare. Quel bandito solitario aveva cancellato in un momento tutti i suoi sogni. Che futuro poteva avere senza una lira in tasca? I suoi pensieri si stavano popolando di neri nuvoloni, quando si accorse di avere qualcosa impigliato nell'orlo della giacca.
Era una moneta. Una moneta nuova, scintillante. Era sfuggita dal sacchetto di cuoio, quando lo aveva gettato al rapinatore. C'era un emporio all'entrata di un villaggio.
Saverio entrò deciso, si guardò intorno, poi afferrò una zappa e la pagò con la sua moneta.
Con la zappa nuova in spalla si presentò ai padroni di alcuni orti che ben volentieri lo ingaggiarono. Saverio era forte e coscienzioso. In pochi mesi di salario, aveva messo da parte un nuovo gruzzolo. Così decise di acquistare una casa. La comprò con più stanze di quelle che gli servivano. «Affitterò le stanze e con l'affitto e il mio lavoro vivrò tranquillo», pensava. Si era appena abituato alla nuova vita quando, un mattino, fu risvegliato da un boato tremendo. Un terremoto aveva ridotto in polvere la città. Quando tutto si fu acquietato, Saverio si accasciò sul mucchio di macerie che qualche ora prima erano la sua casa e si prese la testa fra le mani.
«È proprio finita! Non ce la farò mai!». Ma proprio in quel momento si accorse di avere qualcosa in tasca. Era la moneta. La prese nel palmo della mano, un raggio di sole la fece luccicare.
Era proprio la moneta dell'altra volta. I pensieri bui svanirono, come la nebbia al sole. Si rialzò, raddrizzò la schiena e si guardò intorno. Era circondato da rovine e desolazione, ma si disse: « Ecco un posto pieno di ottime occasioni!». Con la moneta si comprò alcuni attrezzi da muratore e si mise al lavoro.
Un anno dopo la città era ricostruita e Saverio era diventato uno dei cittadini più stimati. Così un bel mattino riprese la strada di casa. La mamma e il papà lo soffocarono di abbracci. «È andato tutto bene» rispose Saverio «grazie a questa moneta, che in modo strano torna sempre da me».
Il giovane mostrò la moneta ai genitori. «Lo sapevo» disse il papà «la conosco bene. Mio padre, tuo nonno, la diede a me. E io l'ho data a te. Leggi la scritta che è incisa sopra e capirai». Saverio guardò attentamente la moneta e lesse: «Speranza»





"Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri."  (Mt 10, 26-33)
                                                                                                                     



Queste parole: "Se anche Dio mi uccidesse, io spererei in lui" (Giobbe 13,15) mi hanno rapita fin da bambina. Però ho passato tanto tempo prima di stabilirmi a questo grado di abbandono. Ora ci sono! Dio misericordioso mi ha preso tra le braccia e mi ha posta là"
(Santa Teresa di Gesù Bambino)




Formazione. Riflettiamo insieme sull'assistenza pastorale

 

Organizzato dalla Semi-Provincia Napoletana dell'Ocds, venerdì 27 e Sabato 28 Settembre 2024, nel Centro di Spiritualità SS Annunziata, di Maddaloni, si svolgerà l’incontro formativo di conoscenza e analisi meditata sull' Assistenza pastorale all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi (Assistenza Pastorale Artt. 1-20), con la lettura, la riflessione, l'accompagnamento alla comune consapevolezza di ruoli e funzioni dei religiosi e dei secolari. L'invito, inizialmente indirizzato ai soli componenti del consiglio di fraternità, è allargato anche ai membri delle comunità ocds. Nel programma che è possibile scaricare qui, ci sono tutte le indicazioni anche per pernottare a Maddaloni. Saranno presenti il Delegato Generale P. Ramiro Casale OCD, il Superiore Provinciale P. Arockia Amaladass OCD, i Padri Delegati Provinciali OCDS P. Andrea L’Afflitto OCD e P. Vincenzo Vincenzini OCD.


domenica 8 settembre 2024

Il Diario, i testi e gli audio formativi del nostro pellegrinaggio

 Riportiamo qui l’esperienza indimenticabile vissuta da 52 secolari alla fine del mese di luglio, pellegrini in Francia sui luoghi di vita di S. Elisabetta della Trinità e di S. Teresa di Gesù Bambino. La partenza da luoghi diversi e lontani fra loro ma con una destinazione comune. Un pellegrinaggio che è nato come  corso di formazione come gli altri organizzati dall’OCDS d’Italia in Terra Santa nel 2014 e nel 2015 e ad Avila in Spagna nel 2017 e nel 2019. Si tratta di esperienze formative particolarmente forti e significative che hanno segnato profondamente il cammino di appartenenza al carisma teresiano e consolidato rapporti di amicizia e di unione fra i membri dell’OCDS delle province italiane. 
Quest'anno ci ha guidato Padre Angelo Lanfranchi ocd, Segretario Generale dell’Ordine e ci ha accompagnato Padre Aldo Formentin ocd, Assistente Nazionale dell’OCDS. 
 Padre Angelo ha preparato per noi un’antologia di testi delle due Sante da meditare lungo il viaggio che abbiamo pubblicato in precedenza (vedi qui) e i sei Presidenti del Coordinamento Interprovinciale OCDS d’Italia hanno preparato una piccola guida dei luoghi in programma.

Testi e audio del nostro pellegrinaggio formativo li pubblichiamo di seguito insieme con lo Speciale di "Crescere in fraternità" dedicato a questa indimenticabile trasferta.


📀Audio di p. Angelo davanti all'Urna di Santa Elisabetta della Trinità

📀La vita del beato Dionisio ocd

📀L'omelia nella cappella di Alençon

la Basilica di Vezelay di P. Angelo (illustrata da  p. Angelo)

📖E' possibile scaricare qui l'intervento di Padre François-Marie Léthel Sull’Esortazione apostolica di Papa Francesco “C’est la confiance” (Lisieux 25 luglio 2024) e qui sentire l'audio

📕Qui troverete Crescere in fraternità con il diario e le foto del pellegrinaggio