mercoledì 9 ottobre 2024

Piccole storie per l'anima



La storia è accaduta da qualche parte in Medio Oriente. Una comunità di sorelle religiose molto giovani viveva davvero il voto di povertà. L'orto del convento ben curato produceva tutto ciò di cui avevano bisogno.

Permetteva loro di nutrirsi in modo sobrio ma sufficiente e di provvedere a tutte le altre spese indispensabili. Andavano in città a vendere fagioli, pomodori, cipolle, patate, insalate, peperoni al mercato cittadino. Essendo troppo povere per avere un veicolo, portavano le ceste a piedi e il monastero era piuttosto lontano dalla città. Un giorno, pensarono che sarebbe stato bello avere un asino per il trasporto. Per ottenerlo, decisero di fare una novena a San Giuseppe.
Per farglielo capire, la sorella più artistica del convento disegnò un asinello e attaccò il disegno ai piedi della statua di San Giuseppe nella cappella. Ogni mattina e ogni sera per nove giorni, alla fine degli uffici di Lodi e di Vespri, aggiungevano una piccola preghiera: «San Giuseppe, tu sei stato attento alle necessità della tua Famiglia di Nazareth, vedi la nostra difficoltà e procuraci un asino che ci aiuti a portare la verdura al mercato». Il nono giorno al mattino, il campanello alla porta del convento tintinnò.
La sorella portinaia aprì e si trovò davanti un vicino. Tiene in mano un asino all'estremità di una corda e spiega che è disposto a darlo alla comunità se ne hanno bisogno. La sorella non riesce a credere ai suoi occhi e alle sue orecchie. Lo ringrazia calorosamente. «Però, avverte il generoso vicino, questo asino ha un difetto: gli manca la coda. È nato così, non è molto estetico.

Ma questo non gli impedisce di essere docile e forte». Naturalmente la suora si affretta a dire che lei e la sua comunità non vedono alcun danno in questo leggero handicap, e che accettano questo "novizio" che sarà loro tanto utile.
Certo, nel convento c'è un'esplosione di gioia e di stupore per la risposta di San Giuseppe. Questo dono del cielo sarà trattato con grande rispetto. I giorni passano.
L'asino si rivela molto docile e molto coraggioso e anche molto felice della sua famiglia adottiva. Una mattina, la sorella artista si accorge improvvisamente di non aver tolto il foglietto che aveva messo ai piedi della statua di San Giuseppe all'inizio della novena.
Questo piccolo promemoria è ormai inutile. Quanto fu sorpresa quando dispiegò il foglio per ricordare il disegno che aveva fatto tre settimane prima: nella fretta si era dimenticata di disegnare una coda all'asino ... In quel giorno le sorelle impararono che il Signore non manca né d'attenzione, né d'umorismo…

"L'Amore, quando è perfetto, ha pur la forza di farci dimenticare
ogni nostra soddisfazione per far piacere all'Amato.
"
(S. Teresa di Gesù)

venerdì 4 ottobre 2024

Il convegno della Provincia Veneta

Il 12 e 13 ottobre si svolgerà nella Casa di Spiritualità di S. Fidenzio il convegno della Provincia veneta ocds, dedicato alla figura del profeta Elia. Titolo "Silenzio e fuoco. Dalla profezia di Elia alla preghiera carmelitana" con la guida di p. Fabio SIlvestri, ocd. 
Clicca qui per il programma. 

mercoledì 2 ottobre 2024

L'incontro formativo e informativo dell'Ocds della Semi-Provincia Napoletana


Non dovete imitare la missione di altri carismi,
ma essere fedeli al vostro,
per dare al mondo ciò che il Signore ha donato a voi per il bene di tutti,
cioè l’acqua viva della contemplazione.
Dal discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Capitolo Generale dell'Ocd (2021)

Alla luce dei documenti della Chiesa e dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi si è svolto a Maddaloni l'incontro formativo e informativo ai consigli di comunità, sul  ruolo dei frati con l'Ocds e il nostro all’interno dell’Ordine. Questo per avere delle buone relazioni tra di noi, in un ambiente di rispetto e collaborazione.  In particolare è stata ben spiegata la figura e le competenze dell'Assistente spirituale.

 

📝Presentazione della Presidente Ocds della Semi-provincia Napoletana

📖 Pdf illustrato da p. Ramiro Casale

📖 I DOCUMENTI STORICO-GIURIDICI DELL’ORDINE SECOLARE

📖 La figura dell'Assistente spirituale (Padre Vincenzo, OCD)





 

domenica 29 settembre 2024

Da oggi Anna di Gesù è beata

Oggi, alle 10 a Bruxelles nel corso della visita di Papa Francesco in Lussemburgo e Belgio svolge la cerimonia di beatificazione di Anna di Gesù, la carmelitana scalza che fu collaboratrice della Santa Madre Teresa di Gesù. Anna di Lobera Torres fu accolta nel primo monastero della riforma teresiana  "San Giuseppe", inviata a fondare nuove comunità di carmelitane scalze tanto che in seguito fu soprannominata la capitana delle priore. È possibile leggere qui l'articolo dell'Osservatore Romano dedicato alla sua figura.

L'evento è stato preceduto da una veglia a cui ha partecipato anche il nostro Padre generale Miguel Calle ed è stata esposta  una reliquia preziosa la cappa di Teresa di Gesù che lei stessa regalò a suor Anna.

È possibile inoltre seguire la cerimonia di beatificazione sul canale YouTube del Vaticano, a partire dalle 9:15, e scaricare il testo del Messale della cerimonia a questo link .

lunedì 16 settembre 2024

Piccole storie per l'anima

 

«È venuto il momento che tu parta per affrontare la vita e guadagnarti da solo il pane» disse il papà al giovane Saverio. Il mattino dopo, il giovane abbracciò la mamma e il papà, si infilò sulle spalle lo zaino con tutti i suoi averi e, con un piccolo nodo in gola, si incamminò verso la città.
Poco prima di partire, il papa gli aveva consegnato un sacchetto di cuoio legato con un cordone robusto. «Questi sono i soldi che abbiamo risparmiato per te. Ti serviranno per incominciare».
Il giovane partì baldanzoso, ma nella periferia della città un brutto ceffo gli portò via tutto. Si sedette su una panchina e si prese la testa fra le mani. «Che cosa faccio adesso? Non posso certo tornare a casa, dopo aver perso tutto ... ».
Aveva voglia di piangere e di imprecare. Quel bandito solitario aveva cancellato in un momento tutti i suoi sogni. Che futuro poteva avere senza una lira in tasca? I suoi pensieri si stavano popolando di neri nuvoloni, quando si accorse di avere qualcosa impigliato nell'orlo della giacca.
Era una moneta. Una moneta nuova, scintillante. Era sfuggita dal sacchetto di cuoio, quando lo aveva gettato al rapinatore. C'era un emporio all'entrata di un villaggio.
Saverio entrò deciso, si guardò intorno, poi afferrò una zappa e la pagò con la sua moneta.
Con la zappa nuova in spalla si presentò ai padroni di alcuni orti che ben volentieri lo ingaggiarono. Saverio era forte e coscienzioso. In pochi mesi di salario, aveva messo da parte un nuovo gruzzolo. Così decise di acquistare una casa. La comprò con più stanze di quelle che gli servivano. «Affitterò le stanze e con l'affitto e il mio lavoro vivrò tranquillo», pensava. Si era appena abituato alla nuova vita quando, un mattino, fu risvegliato da un boato tremendo. Un terremoto aveva ridotto in polvere la città. Quando tutto si fu acquietato, Saverio si accasciò sul mucchio di macerie che qualche ora prima erano la sua casa e si prese la testa fra le mani.
«È proprio finita! Non ce la farò mai!». Ma proprio in quel momento si accorse di avere qualcosa in tasca. Era la moneta. La prese nel palmo della mano, un raggio di sole la fece luccicare.
Era proprio la moneta dell'altra volta. I pensieri bui svanirono, come la nebbia al sole. Si rialzò, raddrizzò la schiena e si guardò intorno. Era circondato da rovine e desolazione, ma si disse: « Ecco un posto pieno di ottime occasioni!». Con la moneta si comprò alcuni attrezzi da muratore e si mise al lavoro.
Un anno dopo la città era ricostruita e Saverio era diventato uno dei cittadini più stimati. Così un bel mattino riprese la strada di casa. La mamma e il papà lo soffocarono di abbracci. «È andato tutto bene» rispose Saverio «grazie a questa moneta, che in modo strano torna sempre da me».
Il giovane mostrò la moneta ai genitori. «Lo sapevo» disse il papà «la conosco bene. Mio padre, tuo nonno, la diede a me. E io l'ho data a te. Leggi la scritta che è incisa sopra e capirai». Saverio guardò attentamente la moneta e lesse: «Speranza»





"Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geenna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri."  (Mt 10, 26-33)
                                                                                                                     



Queste parole: "Se anche Dio mi uccidesse, io spererei in lui" (Giobbe 13,15) mi hanno rapita fin da bambina. Però ho passato tanto tempo prima di stabilirmi a questo grado di abbandono. Ora ci sono! Dio misericordioso mi ha preso tra le braccia e mi ha posta là"
(Santa Teresa di Gesù Bambino)




Formazione. Riflettiamo insieme sull'assistenza pastorale

 

Organizzato dalla Semi-Provincia Napoletana dell'Ocds, venerdì 27 e Sabato 28 Settembre 2024, nel Centro di Spiritualità SS Annunziata, di Maddaloni, si svolgerà l’incontro formativo di conoscenza e analisi meditata sull' Assistenza pastorale all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi (Assistenza Pastorale Artt. 1-20), con la lettura, la riflessione, l'accompagnamento alla comune consapevolezza di ruoli e funzioni dei religiosi e dei secolari. L'invito, inizialmente indirizzato ai soli componenti del consiglio di fraternità, è allargato anche ai membri delle comunità ocds. Nel programma che è possibile scaricare qui, ci sono tutte le indicazioni anche per pernottare a Maddaloni. Saranno presenti il Delegato Generale P. Ramiro Casale OCD, il Superiore Provinciale P. Arockia Amaladass OCD, i Padri Delegati Provinciali OCDS P. Andrea L’Afflitto OCD e P. Vincenzo Vincenzini OCD.


domenica 8 settembre 2024

Il Diario, i testi e gli audio formativi del nostro pellegrinaggio

 Riportiamo qui l’esperienza indimenticabile vissuta da 52 secolari alla fine del mese di luglio, pellegrini in Francia sui luoghi di vita di S. Elisabetta della Trinità e di S. Teresa di Gesù Bambino. La partenza da luoghi diversi e lontani fra loro ma con una destinazione comune. Un pellegrinaggio che è nato come  corso di formazione come gli altri organizzati dall’OCDS d’Italia in Terra Santa nel 2014 e nel 2015 e ad Avila in Spagna nel 2017 e nel 2019. Si tratta di esperienze formative particolarmente forti e significative che hanno segnato profondamente il cammino di appartenenza al carisma teresiano e consolidato rapporti di amicizia e di unione fra i membri dell’OCDS delle province italiane. 
Quest'anno ci ha guidato Padre Angelo Lanfranchi ocd, Segretario Generale dell’Ordine e ci ha accompagnato Padre Aldo Formentin ocd, Assistente Nazionale dell’OCDS. 
 Padre Angelo ha preparato per noi un’antologia di testi delle due Sante da meditare lungo il viaggio che abbiamo pubblicato in precedenza (vedi qui) e i sei Presidenti del Coordinamento Interprovinciale OCDS d’Italia hanno preparato una piccola guida dei luoghi in programma.

Testi e audio del nostro pellegrinaggio formativo li pubblichiamo di seguito insieme con lo Speciale di "Crescere in fraternità" dedicato a questa indimenticabile trasferta.


📀Audio di p. Angelo davanti all'Urna di Santa Elisabetta della Trinità

📀La vita del beato Dionisio ocd

📀L'omelia nella cappella di Alençon

la Basilica di Vezelay di P. Angelo (illustrata da  p. Angelo)

📖E' possibile scaricare qui l'intervento di Padre François-Marie Léthel Sull’Esortazione apostolica di Papa Francesco “C’est la confiance” (Lisieux 25 luglio 2024) e qui sentire l'audio

📕Qui troverete Crescere in fraternità con il diario e le foto del pellegrinaggio 

venerdì 30 agosto 2024

Si conclude la lettura del Manoscritto C con la scheda n. 8

Nelle braccia di Gesù
(Ms C, 35v-37r)


 Madre amata, ecco la mia preghiera: chiedo a Gesù di attirarmi nelle fiamme del suo amore, di unirmi così strettamente a Lui, che Egli viva ed agisca in me.
Sento che quanto più il fuoco dell’amore infiammerà il mio cuore,  quanto più dirò: Attirami, tanto più le anime che si avvicineranno a me (povero piccolo rottame di ferro inutile, se mi allontanassi dal braciere divino), correranno rapidamente all’effluvio dei profumi del loro Amato, perché un’anima infiammata di amore non può restare inattiva.
                                             Teresa di Gesù Bambino

giovedì 29 agosto 2024

Il corpo incorrotto della santa madre Teresa di Gesù

IERI, 28 AGOSTO, IL SEPOLCRO DI teresa d'Avila è  stato riaperto, dopo 110 anni, per l'ispezione dei resti mortali della santa riformatrice del Carmelo. Il corpo di Santa Teresa di Gesù è rimasto incorrotto dall'ultima volta che la sua tomba è stata aperta. Lo ha confermato il team di medici e scienziati venuti dall'Italia ad Alba de Tormes. Secondo la Salamanca Gazette , il priore dei Carmelitani di Alba e Salamanca, Miguel Ángel González, lo ha confermato in una conferenza stampa in cui ha assicurato che i resti "sono ancora nello stesso stato di conservazione del 1914 ". 

mercoledì 28 agosto 2024

Quando Dio irrompe nella vita di Maria e nella nostra

 Dal 21 al 25 agosto 2024 si sono tenuti presso la Casa Incontri Diocesana di Roverè Veronese (VR) gli Esercizi Spirituali della Provincia Veneta sul tema “MARIA, DONNA DI PREGHIERA E MODELLO DI MEDITAZIONE”, con la guida di Padre Fausto Lincio ocd. 

Sono state proposte sette meditazioni, basate sull’esegesi di tre brani del Vangelo (Lc 1, 26-38; Mc 3, 20-35; Gv 19, 25-27), su alcuni brani tratti dalla “Vita” di Santa Teresa di Gesù, sulla lettura di un’opera d’arte, in particolare della Predella della Pala Oddi di Raffaello, sulle strofe 14-15 del Cantico Spirituale A di San Giovanni della Croce, sulle Preghiere 1 e 21 e sulla Poesia 51 di Santa Teresa di Gesù Bambino.

 Padre Fausto ha introdotto i lavori illustrando il significato dell’immagine di Maria (clicca qui), che appare sulla locandina degli Esercizi, così come l’hanno intesa i primi eremiti del Monte Carmelo. Poi attraverso sette meditazioni ci ha fatto percorrere le varie fasi del cammino di perfezione a partire dall’esperienza di Maria: dall’irruzione di Dio nel suo cuore, al nome nuovo che le viene dato “piena di grazia” alla spogliazione progressiva fino alla resa; dal discepolato alla responsabilità personale, alla testimonianza espressa nel canto del Magnificat. 

                

       Le meditazioni


💽I meditazione

💽II meditazione

💽III meditazione

💽IV meditazione

💽V meditazione

💽VI meditazione

💽VII meditazione


"Guardando a Lei ognuno di noi si è sentito interpellato e provocato a riflettere sull’intervento di Dio nella propria storia personale e a mettersi alla scuola di Maria per vincere le proprie resistenze e abbandonarsi fiduciosamente nelle mani di Colui che sa trasformare la nostra povertà, il nostro nulla in “misura pigiata, scossa e traboccante”. 

Domenica 25, durante la Santa Messa conclusiva, alla presenza del padre provinciale, P. Giuseppe Pozzobon, hanno emesso la Promessa Temporanea Anna Bonura e Fabiana Iorio della Comunità “L’Annunciazione” di Verona. 















A padre Fausto Lincio un grande GRAZIE per tutto il bene che abbiamo ricevuto dalle sue meditazioni e dalla sua persona.



giovedì 8 agosto 2024

Edith Stein. Una perla nell'orrore del nazismo

"Ho ricevuto il nome che avevo richiesto. Sotto la Croce avevo capito il destino del popolo di Dio che cominciava ad annunciarsi allora. Io pensavo che coloro che capivano come tale destino è la Croce di Cristo, avrebbero dovuto prenderla su di sé a nome di tutti. Certo, oggi so meglio che cosa voglia dire essere sposata con il Signore nel segno della Croce".
Santa Teresa Benedetta della Croce

Cresciuta in una famiglia ebrea, Edith Stein  (Breslavia 12 ottobre 1891) ben presto cominciò a sentire il peso di una fede non sentita sua fino in fondo. E smise deliberatamente di pregare, ma non di cercare un senso a tutte le sue domande. Lo cercò nella filosofia, ma poi lo trovò, attraverso gli scritti di Teresa d'Avila,  in Dio e nel Carmelo. Si battezzò e cominciò ad accarezzare l'idea della clausura. Lei filosofa a Gottinga, insegnante a Spira, costretta dalle leggi razziali ad abbandonare l'insegnamento si sentiva pronta al gran passo.   Il 14 ottobre 1933, dopo 11 anni dal battesimo, entrò nel monastero di Colonia.
Scelta che lasciò allibiti amici, colleghi e la sua mamma che decise non chiudere con lei ogni comunicazione (solo qualche sporadica lettera di risposta). Edith varcò "in gran pace" la porta del Carmelo. pronta al gran passo.

Dalla Positio: "I suoi quarantadue anni d’età, la sua eccezionale cultura e fama internazionale non le impedirono di divenire la religiosa più semplice, più mite, più pronta agli inusitati lavorucci di cucina e guardaroba, la religiosa più povera e più ilare della comunità. Immersa in Dio, visse di preghiera e d’immolazione."
La recente pubblicazione da parte delle Edizioni ocd del suo epistolario e in particolare di quello che risale al periodo in cui visse nel monastero di Colonia evidenziano questo passaggio da una vita nel mondo molto movimentata e impegnata alla clausura e all'obbedienza. Attraverso le lettere a qualche incontro in parlatorio, nei momenti prestabiliti, aveva ancora contatti con qualche familiare e soprattutto con alcune  amiche che si stavano avvicinando al Carmelo e con ex colleghi universitari.
In lei era molto evidente il senso di gratitudine a Dio e alla vita ma anche alle persone che sono state affettuose e generose verso di lei e verso il monastero.
Il periodo trascorso tra le monache di clausura prima a Colonia e poi a Echt fu una fase difficile della storia e in particolare della Germania e della Polonia E lei fu  una delle prime persone a capire i pericoli in arrivo; cercò di convincere le monache a non votare per Hitler. Scrisse al Papa chiedendo di far sentire la Sua voce e poi nel 1938 fu accolta nel Carmelo di Echt in Olanda, con la sorella Rosa. Un passo inutile che non salvò né lei né altri ebrei convertiti e cattolici.
La rivolta dei vescovi olandesi determinò un inasprimento delle deportazioni e il 2 agosto 1942 la Gestapo arrestò le sorelle Stein, deportandole con altri 987 ebrei e
cattolici ad Auschwitz. Edith Stein fu uccisa in una camera a gas il 9 agosto. Il suo corpo fu poi bruciato.  Oggi ricordiamo il suo sacrificio.
E restiamo in fiduciosa  attesa che papa Francesco accolga la richiesta del nostro Ordine di proclamare Teresa Benedetta della Croce Dottore della Chiesa. A lei affidiamo anche la nostra preghiera per la pace, rileggendo le sue parole:
"Il mondo è in fiamme. 
L’incendio può cogliere anche la nostra casa. Sopra tutte le fiamme però si innalza la Croce. 
Non la possono bruciare, è il cammino dalla terra al cielo. Chi l’abbraccia con fede, amore e speranza, viene portato nel grembo della Trinità.
Il mondo è in fiamme. Desideri spegnerle? Guarda al Crocifisso. 
Dal Cuore squarciato sgorga il sangue del Redentore. Questo spegne le fiamme dell’inferno. Rendi il
tuo cuore libero con l’adempimento completo dei tuoi voti, allora sgorgherà il flusso dell’amore divino nel tuo cuore, finché traboccherà e sarà fruttuoso fino ai confini della terra". 

Stefania De Bonis 
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Qui la Liturgia propria