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domenica 1 aprile 2018

“Dicono che è risorto”…


Meditiamo con P. Ennio Laudazi, ocd. 
“…è in quell’istante che nasce la fede, che nasce il Cristianesimo” (V. Messori, p. 120).

“Cristo Risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida” (Papa Francesco EG, 275)
Per offrire un “pensiero” sul Vangelo in particolare e la Parola di Dio in generale nella Pasqua del Signore, sento che valga soprattutto cogliere l’annuncio: dicono che è risorto! Cristo è risorto, proclama la parola di Dio. Con la conferma dell’apostolo Giovanni, testimone oculare del fatto con Pietro: “Vide e credette” (Gv 20, 8). 


Di fronte al mistero assumiamo un comportamento realista, quindi; oppure, come ci suggeriva il Papa nell’omelia della Domenica di Pasqua 2017, “ognuno di noi pensi ai problemi quotidiani, alle malattie vissute o che viviamo; pensiamo alle guerre, alle tragedie umane e, semplicemente, con voce umile, senza fiori, soli davanti a Dio, davanti a noi stessi diciamo: «Non so come va questo, non sono sicuro che Cristo è risorto ed io ho scommesso». Fratelli e sorelle, questo è quello che ho voluto dirvi. Tornate a casa oggi, ripetendo nel vostro cuore: «Cristo è risorto». 

Per il resto, la Parola di Dio nella Pasqua del Signore, oltre a presentare una forte e interiore verifica delle profezie adombrate nell’Antico Testamento e compiute nel Nuovo, offre uno spettacolo sublime: accensioni e deflagrazioni, disegni a colori in cielo, sotto le stelle:

“Sono risorto e sono sempre con te” (Ingresso).
“Hai vinto la morte o Padre” (Colletta).
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo!” (Salmo responsoriale).
“Il Signore della vita era morto ma ora vive, trionfa. Tu, re vittorioso, abbi pietà di noi” (Sequenza).
“Facciamo festa nel Signore!” (Dopo la Comunione).
“Cercate le cose di lassù, dove è Cristo!” (Seconda lettura).

Il tutto per stringere nel cuore il mistero celebrato nella Pasqua: “Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette” e “Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino e vide che la porta era stata ribaltata” (Gv 20,1).

Il mistero contemplato e vissuto nella fede va annunziato e testimoniato:

“Ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che Egli è il giudice dei vivi e dei morti” (Iª Lettura).
“Cercate le cose di lassù, dove è Cristo” (2ª Lettura).
“Esultanti per la gioia pasquale (Sulle offerte), andate e portate a tutti La gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia! Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia!
E la prospettiva teologica della speranza cristiana per la Chiesa, con la Chiesa e nella Chiesa: “Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l’inesauribile forza del tuo amore, perché, rinnovata dai sacramenti Pasquali (s.m.), giunga alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore (Dopo la comunione).



sabato 15 aprile 2017

Corriamo veloci incontro al Signore risorto

 Santa Pasqua

Carissimi fratelli, celebriamo solennemente oggi la Pasqua di Gesù. Vediamo subito all’inizio del Vangelo una figura particolare, Maria Magdala. La protagonista di questo evento meraviglioso è una donna. L’Evangelista poteva raccontare una cronaca su come avveniva la risurrezione di Gesù ma non lo fa. Parla invece di come incontrare il Risorto. Per noi che celebriamo questa festa a noi importa comprendere come incontrare il Risorto, come accogliere nella nostra vita questa grazia. Ed ecco in questo cammino che appare la figura di Maria Magdala che va in cerca di Gesù alla tomba. Va incontrare il Risorto. Questo è il motivo per qui celebriamo la Pasqua di Gesù.
L’indicazione del tempo ci fa comprendere il senso di ciò che Maria cerca. Un giorno primo dopo la settimana. Il sabato concludeva la settimana. Il primo dopo la settimana è il numero otto. In Matteo 5 vediamo le otto beatitudini e che le pratica sarà capace di superare la morte. La risurrezione di Gesù in quello giorno indica una nuova creazione che si realizza nella risurrezione di Gesù.
Maria Magdala viene di buon mattino alla tomba essendo ancora buio. Nel prologo di Giovanni, l’Evangelista ci fa comprendere la difficoltà di chi vive nelle tenebre di accogliere il messaggio di Gesù, la buona novella che Gesù ha rivelato. Maria Magdala parla al plurale: “hanno portato via il Signore, non sappiamo dove l’hanno messo”. Lei parla a nome della prima comunità che vive ancora nelle tenebre.
Maria vide la pietra tolta dal sepolcro. La pietra si usava per chiudere ogni possibile comunicazione tra che sta nel regno dei morti e che sta tra i viventi. In questo senso che si spiega l’atteggiamento di Maria. Maria va di buon mattino ma è stata condizionata da quell’idea cioè impossibile relazione tra i morti e i viventi. Sappiamo che i farisei non credono nella risurrezione dei morti.
Vedendo la pietra tolta Maria corre da Simon Pietro e l’altro discepolo anonimo. Dove sono gli altri discepoli? Si sono dispersi per paura e per l’incertezza. Maria Magdala che li raduna portando questa notizia. Chi va in creca del Risorto, quando lo trova va a radunare i dispersi. Questo è il compito di ciascuno di noi. È il messaggio di questa festa. La donna che era considerata inferiore adesso tiene un ruolo importante, quello di radunare i dispersi. La fede nel Risorto ci porta a realizzare questa missione.
I due discepoli correvano ma l’altro è più veloce. Il discepolo che sta intimo nell’ultima cena, disposto a morire con il Maestro è colui (anonimo cioè può essere tutti noi che seguiamo Gesù) che ha l’esperienza dell’amore di Gesù. Perciò corre veloce. 
Fare il corso da gigante come dice Santa Teresina. La spiritualità carmelitana ci invita proprio a fare questa esperienza. Lasciamoci amare da Gesù, solo cosi possiamo correre veloce. Invece Pietro ha dei pesi (ha rinnegato Gesù) che rallentano il suo cammino. Ha detto di essere pronto a dare la vita per Gesù ma dopo lo ha rinnegato. Il fallimento non è la fine del cammino ce l’ha insegnato Gesù quando è caduto per tre volte.
Il credente non è colui che da la vita per il Maestro come lo desiderava Pietro ma è Dio che offre la vita per gli uomini. Poi colui che è con Dio e come Dio dà la vita per gli altri.

La ricerca fervorosa di Maria Magdala alla tomba e la missione di radunare i dispersi sia la nostra missione. E la grazia frutto della Pasqua di Gesù ci sostiene sempre in questo cammino. 
P Hervé Andianarisoa ocd