sabato 21 maggio 2022

Solo Dio basta: La sapienza d'amore - 1

 

Testi tratti da  " VOGLIO VEDERE DIO"
di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD

 LA SAPIENZA D'AMORE

Alla soglia delle quarte Mansioni ci troviamo all'ingresso del regno della Sapienza d'amore.

Che cos'è la Sapienza d'amore?

         Parlando per bocca di autori ispirati essa stessa si è rivelata:” Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin da allora. Dall'eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra”.(Prv 8,22 ss)
         E’ ”l'artefice di tutte le cose”(Sap 7,21)”, si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa”(Sap 8,1), ma trova una gioia particolare nella santificazione delle anime. E' proprio essa, infatti, che attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti.” (Sap 7, 27)
         “....E' una emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di incontaminato in essa s'infiltra. E' un riflesso della luce perenne...(Sap 7, 22 ss) Essa è un dono di Dio e a lui occorre chiederla. E' il soffio della potenza di Dio, più bella della luce. Essa non è una Persona Divina, ma è le tre Persone nello stesso tempo, cioè tutta la Trinità che abita nella nostra anima.

Che cosa fa la Sapienza d'amore?

  Per compiere il suo disegno eterno in noi e per mezzo nostro, la Sapienza d'amore interviene nell'anima


a nelle quarte Mansioni con un aiuto particolare. Non possiamo cogliere con la nostra intelligenza il disegno di Dio nel suo insieme, come non possiamo prevedere la parte che ci spetta nel realizzarlo o le vie per le quali saremo condotti. Fondando il monastero di s. Giuseppe d'Avila, santa Teresa era spinta da un'attrazione divina per la solitudine e l'intimità con il buon Gesù; invece la Sapienza d'amore la fece andar via da lì, qualche anno dopo, per percorrere da fondatrice, le strade della Spagna. 


       Questa Sapienza d'amore è al servizio di Dio che è amore. Essa trova la sua gioia tra i figli degli uomini, perché nella loro anima può effondere il più grande dei suoi doni creati, la grazia, che è una partecipazione alla natura e alla vita di Dio. Il regno della Sapienza d'amore è un regno “di giustizia, d'amore e di pace” (prefazio della Festa di Cristo Re). La Sapienza d'amore è essenzialmente attiva, perché, conquistandoci, ci fa entrare nell'intimità divina, ci trasforma immediatamente in canali della sua grazia e in strumenti delle sue opere. L'amore , infatti, è essenzialmente dinamico e dinamogeno. L'apostolato è la conseguenza normale del movimento essenziale dell'amore. Pensare unicamente all'unione con Dio vuol dire ignorare la natura dell'amore, fermare il movimento di espansione che lo rende amore. 

      La Sapienza d'amore ha un unico fine che è la Chiesa. Come Cristo Gesù e sua Madre, i santi sono suscitati per la Chiesa. La Sapienza d'amore li santifica per inserirli nella Chiesa e renderli idonei per le sue opere.
Il capolavoro di questa Sapienza d'amore è innegabilmente l'umanità santa del Cristo. La Sapienza si è costruita una dimora: questa dimora è il Cristo Gesù, la Vergine Maria....noi stessi.