C’era una volta, tanti secoli fa, una città famosa. Sorgeva in una prospera vallata e, siccome i suoi abitanti erano decisi e laboriosi, in poco tempo crebbe enormemente. I pellegrini la vedevano da lontano e rimanevano ammirati e abbagliati dallo splendore dei suoi marmi e dei suoi bronzi dorati.
Da " VOGLIO VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD
VITA REGOLATA E ORAZIONI SEMPLIFICATE seconda parte
Chiamiamo le orazioni di cui abbiamo parlato nella prima parte orazioni semplificate o meglio orazioni di semplicità e definiamole così : uno sguardo nel silenzio. Si può distinguere nell'orazione di semplicità un duplice elemento: lo sguardo sull'oggetto e la pacificazione o silenzio che esso produce. E' uno sguardo attivo nel silenzio: occorre dunque coltivare sia l'attività che il silenzio.
Le terze Mansioni ci mostrano proprio il trionfo dell'attività umana nella ricerca di Dio. S. Teresa se ne rallegra e dice:”Il Signore non ha fatto loro una piccola grazia nell'aiutarle a vincere le prime difficoltà...” Sappiamo però che queste terze Mansioni sono ancora lontane dalle vette.
Il versetto del salmo che Teresa ricorda all'inizio della sua descrizione, traduce molto bene l'atmosfera delle terze Mansioni: ”Beato l'uomo che teme il Signore.”(Sal. 111(112), 1) Teresa ricorda: ”Ho conosciuto alcune persone...vissute molti anni in questa rettitudine e in questa regolarità anima e corpo..., le quali ...messe alla prova da Sua Maestà in cose di non grande importanza, cadevano in una così grande inquietudine e oppressione di cuore da farmi restare sbalordita e anche molto spaventata. Ora, dare a loro un consiglio è inutile perchè facendo esse professione di virtù da tanto tempo, credono di poter insegnare agli altri e di avere ragione da vendere per esser così sensibili a quelle prove.”(III Mansioni, c. II,1) “Credo che in questo stia il male di quelle anime che non vanno avanti”(III Mansioni, c. II, 8)
Queste anime presa coscienza della loro virtù, su questa convinzione basano pretese di grazie più elevate, ma non sanno che il loro Re “quantunque abbia molti vassalli, non a tutti è dato l'accesso alla sua stanza..Oh umiltà,umiltà!”(III Mansioni, c. I, 6-7)
Di fronte a queste anime delle terze Mansioni s.Teresa mostra un certo imbarazzo che rassomiglia al disagio che rivela un problema spirituale molto importante. La Santa lo riassume così:”Da quando ho cominciato a parlare di queste Mansioni ho dinanzi agli occhi (l'immagine di) quel giovane (Mt.19, 16-22) cui il Signore insegnò che cosa doveva fare se voleva essere perfetto....perchè siamo né più né meno come lui.”(III Mansioni, c. I, 6).