mercoledì 25 settembre 2019

Scuola di formazione della Provincia Napoletana

A  Maddaloni, i prossimi 3-4-5 ottobre, 2019 si svolgerà il secondo modulo del 2019 della Scuola carmelitana di formazione.
Il programma triennale (2019 -2021) di Formazione Permanente dei Formatori OCDS, attraverso giornate di accompagnamento spirituale, offre un percorso educativo spirituale, che ha come obiettivo la crescita dei destinatari secondo la vita nello Spirito. In particolare la scuola del Carmelo mira a sviluppare nei partecipanti una relazione personale cosciente ed affettiva con Dio nello stile teresiano. L’accompagnatore spirituale è dunque un contemplativo chiamato a facilitare lo svelamento dei segni della relazione con Dio presente ed operante in ogni uomo, anche se la persona non ne ha consapevolezza. 
Per i formandi, intenti a “formarsi”, conoscendosi, “per formare”, la scuola prevede un orientamento decisamente pratico attraverso la proposta di vita spirituale dei santi del Carmelo, la comunicazione dei contenuti della dottrina dei dottori carmelitani, il discernimento spirituale come orientamento e scelta degli eventi della vita, la guida educativa spirituale come mistagogia, come accompagnamento. Si tratta di una formazione orientata verso la contemplazione nell’azione, come insegna Santa Teresa d’Avila, che si trasforma in abitudine sotto l’effetto della ripetizione, giorno dopo giorno, della stessa condotta o azione: parlare amichevolmente con Dio, avere Gesù accanto a noi, Gesù nell’Eucaristia, nella Bibbia…
 Da questa esperienza sorge l’altro aspetto della formazione: diventare capaci d’introdurre altre persone allo studio e pratica degli insegnamenti di Santa Teresa. 
Pertanto, per quanti intendano iscriversi alla scuola di formazione è necessario per la frequenza al secondo modulo del 4-5 ottobre 2019, avere una discreta conoscenza del pensiero di S. Teresa di Gesù, attraverso la lettura dei passi-guida delle sue opere qui indicati. 
Cogliamo con gioia ed entusiasmo la grazia che il Signore ci concede
: aprire la nostra vita e il nostro essere ad ulteriori possibilità di cambiamento personale e interpersonale, per crescere secondo il modello umano che è Gesù.
 Luis Jorge González, ocd Direttore
 Rossana Sabatiello, ocds Responsabile organizzativa

Per tutti i dettagli scaricare il depliant qui

Le Briciole di spiritualità


Vi proponiamo un viaggio nell'attività formativa, spirituale e comunitaria dell'Ocds del Commissariato di Sicilia, attraverso il notiziario "Briciole di Comunità", che  può essere scaricato qui

sabato 14 settembre 2019

Santità. Dalle vette di Juan de la Cruz alle nostre

Proponiamo una sintesi preparata da una nostra consorella per il blog  (e gli audio) degli Esercizi Spirituali della Provincia Lombarda svoltosi all'eremo di S.Salvatore di Erba (Co) è stato padre Bruno Moriconi, ocd

Sulla parete alle spalle della cattedra del relatore c’era proiettata questa frase: UN RITIRO SPIRITUALE È QUESTIONE D’AMORE TI METTI SOTTO LO SGUARDO DI DIO E VEDI COME TI AMA -così come sei - personalmente - chiunque tu sia - al punto in cui sei - Dio è così è amore - il suo amore per te non dipende dal tuo amore per lui - EGLI CERCA IL TUO CUORE

Fare una sintesi delle meditazioni tenute dal relatore padre Bruno Moriconi OCD durante i giorni di di ritiro non è semplice perché abbiamo sentito le sue riflessioni scivolare nel nostro cuore prima ancora che nella nostra mente. Il titolo del tema avrebbe spaventato chiunque ma siamo stati aiutati a riconoscere la chiamata alla santità che il Signore fa ad ogni uno di noi. 

Le parole di Gesù: “Voi chi dite che io sia?” tratte dal Vangelo secondo Marco (8,29) sono state l’argomento che il padre ha usato per introdurre gli esercizi. Poi a seguire, negli altri giorni, le riflessioni sono state divise in 2 parti. La prima dedicata a 4 temi dedotti dal suo ultimo libro (Il Prigioniero di Toledo - Juan de la Cruz poeta di Dio) e la seconda, ad altrettanti argomenti inerenti alla “crescita spirituale”. Anche l’Esortazione di Papa Francesco, Gaudete et Exultate (del 10 marzo 2018), sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo è stata oggetto di meditazione e padre Bruno Moriconi ne ha ripercorso il contenuto attraverso interessanti riflessioni. Ne è emerso che nulla è più illuminante che ritornare alle parole di Gesù. Il Maestro, infatti, “ha spiegato con tutta semplicità che cos’è essere santi, e lo ha fatto quando ci ha lasciato le Beatitudini”. Esse, infatti, costituiscono la “carta d’identità del cristiano”, perché in esse si delinea il volto del Maestro che il cristiano è chiamato a far trasparire nella quotidianità della sua vita. La santità è, dunque, questa: reagire con umile mitezza; saper piangere con gli altri; avere fame e sete di giustizia; guardare e agire con misericordia; mantenere il cuore pulito da tutto ciò che sporca l’amore; seminare pace nelle varie circostanze della vita e accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante procuri “inciampi”. 
Papa Francesco non ha paura neppure di parlare della “santità della porta accanto” e ci è di stimolo nell’indicare la nostra quotidianità come luogo ordinario dove Dio ci ha messi e che per noi è il luogo della nostra beatitudine e dobbiamo credere che nulla di necessario ci manca. Perché, come scriveva Madeleine Delbrêl (una delle personalità spirituali più significative del XX secolo), “se questo necessario ci mancasse Dio c’è lo avrebbe già dato.”
In conclusione padre Bruno ci ha ricordato che Gesù è un Rabbi. Un Maestro che insegna solo ciò che ha praticato con il distacco interiore dalle cose e questo rende liberi. Il Figlio di Dio è vissuto 30 anni a Nazaret e nessuno se ne è accorto. Era conosciuto come “figlio del falegname” o “il falegname” e questo deve darci coraggio. Questo silenzio di Gesù, dice più di tutto il Vangelo. Lo ha fatto perché vedessimo che veramente si è fatto come noi e nato da donna.
I grandi dottori e testimoni mistici come lo sono una Teresa d’Avila, una Caterina da Siena, un Francesco d’Assisi o un Giovanni della Croce si possono considerare a tutti gli effetti dei geni! Hanno avuto delle intuizioni che hanno illuminato le nostre vite. Sono i Mozart, i Michelangelo della santità e continueranno a essere preziosi e a brillare come le stelle ma gli artigiani (che siamo noi), rispetto ai geni, sono la maggioranza, ed è necessario dare valore anche al loro tipo di impegno. E allora dobbiamo diventare bravi artigiani, i santi della porta accanto! 
Sono state giornate intense, impegnative ma anche molto felici! Le giornate erano articolate in modo da permettere momenti di preghiera, silenzio, vita in comune vissute in un clima di allegria, soprattutto durante i pasti. Le due meditazioni, una al mattino e una nel pomeriggio costituivano i momenti più importanti.
Nei momenti di pausa si poteva visitare l’esposizione di bellissimi lavori manufatti che alcuni membri OCDS avevano allestito per aiutare le missioni oppure dedicare un po’ di tempo alla libreria in fondo al salone. È infatti bello curiosare tra le nuove edizioni e scambiare opinioni con chi ha già letto quel libro oppure semplicemente farlo girare tra le mani ingolositi dal titolo, sfogliando qualche pagina ed individuare velocemente la frase che ci svelerà se è veramente quello il “nostro” libro! In bella mostra c’erano anche parecchie copie dei saggi di padre Bruno Moriconi: Volti del Carmelo, Il prigioniero di Toledo, Padre nostro della Misericordia, Rallegrati Maria. 
Tutte le sere, dopo cena, ci è stato proposto un ricco programma iniziato con un Consiglio Provinciale allargato dove sono emerse nuove realtà che stanno pian paino maturando nelle nostre comunità con scambi di opinioni e fermento di idee. Giovedì sera nel parco ci siamo raccolti in preghiera sotto la statua della Beata Vergine Maria che, illuminata lei sola nella notte, si stagliava con la sua bianca aurea come uscita da un sogno e abbiamo recitato il santo Rosario aiutati dai testi di San Giovanni della Croce.
La giornata di venerdì caratterizzata da un clima di silenzio e raccoglimento particolare, si è poi conclusa con la via Crucis sotto il porticato del Chiostro. Il luogo e i bassorilievi in terracotta delle Stazioni, memoria della passione di Cristo, hanno contribuito a dare una risonanza “speciale” a tutta la preghiera.
Quasi giunti a conclusione dei lavori, sabato sera, è esplosa la creatività e l’allegria sotto forma di giochi organizzati a squadre che ci hanno coinvolti tutti permettendoci di esternare il nostro modo di essere e di gioire dei bei giorni passati insieme.
Non tutti i membri OCDS della provincia lombarda hanno potuto partecipare ai 5 giorni completi di ritiro chi per motivi di lavoro chi per problemi familiari ma in certi momenti abbiamo raggiunto le 70 presenze e alla nostra provincia si è aggregato anche chi veniva dalla Sardegna! 
Dobbiamo riconoscere che tutto si è armonizzato al meglio e complice di questo è senza dubbio la pace che ci avvolgeva all’Eremo San Salvatore di Erba così ben isolato dai rumori della città, immerso nel verde e abitato da decine e decine di farfalle di tutti i colori. 
Mai viste così tante farfalle tutte insieme! Ogni tanto il silenzio del luogo si mescolava con le melodie di voci e di strumenti delle prove del nostro fantastico coro che poi durante le celebrazioni ci ha regalato esecuzioni perfette. Grazie anche di questo!
Confidando nel fatto che padre Bruno - con tutto quello che ha da fare - non leggerà questo articolo, vogliamo parlare della grazia che il Buon Dio ci ha fatto donandoci, per i nostri esercizi spirituali, questo carmelitano toscano e il suo sapere mistico. 
Ci siamo resi conto che la sua umiltà e il suo mettersi sempre alla nostra “altezza” molte volte ci ha fatto dimenticare di essere davanti a un professore universitario, docente di Sacra Scrittura e e Teologia Spirituale al Teresianum di Roma, che si è messo in ascolto ancora prima di insegnare e le sue giornate sono risultate piene quanto le nostre anzi forse di più perché non si è mai negato anche per colloqui privati, confessioni e celebrazioni. Insomma si è “moltiplicato” per noi come il pane che ha sfamato le folle stanche accorse per ascoltare Gesù. E ne abbiamo raccolto tante ceste avanzate che abbiamo portato a casa. 

Grazie padre Bruno, perché come fanno i nostri cari santi, ci hai indicato che dobbiamo guardare sempre alla Croce perché lì c’è colui che non solo ci ha insegnato le parole per pregare il Padre Nostro ma ci ha soprattutto donato il Suo Spirito di Fratello buono.

Gli 8 audio di Padre Bruno Moriconi

  Audio 1 mp3    -   Audio 2. mp3   -   Audio 3 .mp3    -   Audio 4.mp3   -  Audio 5 .mp3     -  Audio 6  mp3    -  Audio 7.mp3     -   Audio 8.mp3

mercoledì 11 settembre 2019

Convocazione per il Consiglio plenario ocds del Centro Italia

Carissimi,
in allegato la brochure con il programma di massima per l'incontro del Consiglio Plenario a Monte Compatri del prossimo ottobre.
Per quanto riguarda le adesioni vi ricordiamo che questo incontro è dedicato specificamente ai Consigli locali, quindi sono invitati in particolare due/tre membri del Consiglio per ciascuna Comunità. Qualora poi rimanessero ulteriori posti disponibili ve lo faremo sapere in tempo utile. Sarebbe opportuno che fossero rappresentate tutte le Comunità, perché questa modalità di incontro favorisce il dialogo e il confronto tra le varie realtà della Provincia e può aiutarci nella nostra vita quotidiana di Secolari.
Le adesioni, come sempre, vanno inviate alla Segreteria Provinciale, entro il prossimo 30 settembre.
La quota di partecipazione, come lo scorso anno, è di 100 € da versarsi all'arrivo.
La tematica di cui vorremmo trattare è "L'albero della Vita - Formazione e docibilità". Quest'anno avremmo pensato di riflettere insieme sul delicato tema della formazione, soprattutto quella permanente, pane quotidiano del nostro vivere da Carmelitani nel mondo.
Lo scopo del Consiglio Plenario rimane quello di fare seriamente il punto della situazione del nostro cammino Secolare, per riportare nelle nostre Comunità con molta semplicità, ma con determinazione e realismo, ciò che lo Spirito Santo vorrà farci discernere per il bene di tutti.
È importante che questo "Consiglio dei Consigli" esca da questi giorni di incontro con dei punti chiari, come segni tangibili di comunione con i confratelli e le consorelle della Provincia, come incoraggiamento per compiere sempre più pienamente la S. Volontà di Dio e come apertura di speranza nella Provvidenza che mai ci abbandona. 
 Un carissimo abbraccio a tutti in unione di preghiera

Il Consiglio Provinciale OCDS 

martedì 10 settembre 2019

Fare esperienza dell'amore di Dio e riempirsi di Lui

Gli Esercizi Spirituali della Provincia Napoletana sono stati guidati per la seconda volta consecutiva da p. Giorgio Rossi ocd. Dopo l'approccio alla spiritualità dell'amore in San Giovanni della Croce con la lettura e il commento del "Cantico Spirituale" lo scorso anno, i laici carmelitani delle comunità della Campania e della Puglia sono stati accompagnati quest'anno nella "Salita al Monte Carmelo", un'opera che apparentemente parla solo di privazione, ma che è un altro itinerario di amore.


Citando p. Antonio Maria Sicari, p. Giorgio dice: Si deve affermare che la Salita al Monte Carmelo di San Giovanni della Croce è «un libro contemplativo che parla di amore». Ed è, ci spiega, quel tipo d'amore che l'uomo cerca, da sempre. Nel file che segue sono riproposte le cinque meditazioni e di seguito l'audio.


Il nostro consiglio è di leggere le cinque meditazioni, ascoltare in un secondo momento l'audio corrispondente con il testo a portata di mano. Ci aiuterà ad andare oltre quello che la lettura ci ha suggerito e ci aiuterà ad abbandonarsi a una lettura del testo sanjuanista, senza preconcetti. 

Il testo integrale degli Esercizi di p. Giorgio Rossi ocd  

audio 1: Introduzione "Scoprirsi nudi e non vergognarsene"
audio 2Mortificare gli appetiti significa sottrarsi alla loro “presa”
audio 3In una “trasformazione per amore”
audio 4: Spogliarsi, dunque
audio 5: E non avere vergogna







venerdì 6 settembre 2019

Dio e l'uomo, una storia d'amore

«La attirerò a me, 
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore» 
(Os 2,16)



Queste parole di amore sponsale che Dio pronuncia pensando al suo popolo, esprimono bene l’esperienza che abbiamo avuto la grazia di vivere nei giorni degli Esercizi Spirituali OCDS della nostra Provincia Veneta, guidati da Padre Angelo Lanfranchi OCD, Segretario generale dell’Ordine.
 In un clima di silenzio e solitudine ognuno di noi ha potuto interiorizzare le belle meditazioni del Padre che legavano insieme figure dell’Antico e del Nuovo testamento intorno ad un elemento caratterizzante: la chiamata, la casa, l’amore di Cristo. 
Qui il nostro resonto
Questi i titoli delle meditazioni che il Padre ha svolto (cliccando sui link blu potrete ascoltare l'audio): 


“Tu chiami proprio me?”

“Io farò a te una casa” :
Davide, 

“L'amore di Cristo ci possiede”

“E se avesse detto sì?...”