martedì 5 marzo 2024

Un aiuto per vivere con fedeltà la vocazione e il carisma

 Lo scorso 24 febbraio, a Maddaloni, si è svolto l'incontro formativo per i responsabili della formazione delle comunità ocds della Semi-Provincia Napoletana.  Nella sala conferenze della Casa di Spiritualità dei Carmelitani Scalzi, il Centro SS. Annunziata, l'attenzione dei presenti e dei formatori della Puglia collegati online è stata per la relazione di Brigida Silvana De Grandi ocds, prima Presidente del Coordinamento Interprovinciale OCDS d'Italia e incaricata per il coordinamento dei lavori dell’Iter formativo (cura ed editing dei sei quaderni formativi).  

Essere partecipi e testimoni dell'immenso patrimonio che ereditiamo dall'Ordine a cui apparteniamo è un dono immenso. Incarnarlo ci dà modo di comunicarlo agli altri. 

Bellissima l'immagine scelta da Brigida per sottolinearlo: "Eliseo raccolto il mantello, continuò la missione di Elia. Anche noi riceviamo “ il mantello” dall’Ordine, il nostro “Carisma” cioè la nostra caratteristica specifica che prendono per noi la vita cristiana e l’esercizio della nostra vocazione battesimale. Non dobbiamo inventare niente, lo riceviamo, ci viene donato. Il carisma sta nelle nostre Costituzioni e nella Regola di Sant’Alberto comune per i frati e le monache e per noi secolari OCDS. "

Ma è possibile travisare il modo di approcciare il cammino formativo. Pensare che sia uno studio fine a se stesso. "Non dobbiamo inventare niente". Il carisma carmelitano, infatti, non è una materia. È un dono dello Spirito. È il modo in cui i nostri santi hanno vissuto il loro essere cristiani.

Se il Vangelo si ascolta, si interiorizza per conoscere Dio e per conoscerci figli di Dio, conoscere il patrimonio carmelitano ci fa comprendere l'amore per la Chiesa dei nostri santi, il loro cammino, come l'hanno vissuto ciascuno con la propria personalità ma sempre nel rispetto dei suoi valori, della sua fedeltà al Vangelo e alla Regola che aiuta a viverlo. Il tutto in quel bellissimo rapporto di intimità con Dio a cui ci porta l' orazione.

Ma non dev'essere un tesoro nascosto. "Perché ci sia la vocazione la persona deve saper raccontare in modo chiaro a sestessa e agli altri, il momento o i momenti in cui si è sentita interpellata in modo inaspettatoe forte a rispondere con il dono di sé al Signore. Ma deve anche saper raccontare come questa esperienza sia stata un’esperienza di nuova nascita, di nuovo avvio nel cammino della vita".  La nostra è  una dinamica vocazionale laica, che vive il dono del carisma nella propria quotidianità, "coltivando", alimentandolo nella comunità, con l'aiuto del formatore o della formatrice. 

"Quindi - ha spiegato Brigida Silvana De Grandi - l'Iter è stato pensato e voluto come strumento di aiuto per i formatori sia attuali che futuri, in modo da rendere la formazione OCDS sempre più uniforme in tutta Italia, per spronare tutti a camminare sempre più insieme." 

E ancora: "I Quaderni non vogliono sostituire la funzione del formatore: sarà fondamentale, infatti, che ciascun formatore, partendo necessariamente dai temi espressi all’interno dei quaderni, li arricchisca con la propria interiorità e sensibilità, personalizzando in tal modo gli incontri preparati in modo da non lasciare niente all’improvvisazione".

Essenziale ed esauriente la relazione di Brigida Silvana De Grandi, intervallata da brani della Parola di Dio e delle Costituzioni. 

Alla fine molte le domande a cui ha risposto la nostra relatrice, aiutando i formatori a comprendere il valore di questa serie di quaderni - ai quali molti di noi hanno collaborato - Sono strumenti a cui deve attingere il formatore per aiutare la propria comunità a crescere, nel rispetto del carisma e delle diversità. È il carisma che unisce. Ed è nostro compito trasmetterlo agli altri come realmente è: "Sentiamoci dei piccoli e umili pionieri che stanno aprendo un nuovo cammino di comunione fraterna e una tradizione per tutto il Carmelo Teresiano Italiano".  S.d.b. ocds