venerdì 3 giugno 2022

Solo Dio Basta - 2: I Doni dello Spirito Santo

Testi tratti da  " VOGLIO VEDERE DIO"
di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD

I Doni dello Spirito Santo


La Sapienza d'amore interviene direttamente nella vita dell'anima e vi fonda il suo regno perfetto per mezzo dei doni dello Spirito Santo. Il ruolo dei doni dello Spirito Santo è dunque di fondamentale importanza nella vita spirituale.

Secondo S.Tommaso i doni dello Spirito Santo sono qualità permanenti soprannaturali che perfezionano l'uomo e lo dispongono ad obbedire con prontezza alle ispirazioni dello Spirito Santo. I doni ricevono e trasmettono le luci, le mozioni, l'azione dello Spirito Santo e permettono così gli interventi diretti e personali di Dio nella vita morale e spirituale dell'anima fin nei minimi dettagli. I doni sono per l'anima ciò che la vela è per la barca. Arriva la brezza opportuna, che gonfia la vela, e la barca va rapidamente verso la meta. L'azione di Dio, per mezzo dei doni, è per essenza gratuita e dipende solo dalla sua libera volontà. Dio dona la sua grazia come vuole; non dona a colui “che si sforza, ma a colui a cui vuole usare misericordia”(Rm 9,16).

Isaia elenca sette forme dello Spirito di Dio che si posano sul Messia: “Spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di pietà e il timore del Signore” (Is 11,2-3)
Il dono di sapienza penetra nelle verità divine; il dono dell'intelletto, che è dono dell'intuizione penetrante del divino, ne fa scoprire il senso; il dono della scienza illumina le cose create nel loro rapporto con la verità divina; il dono del consiglio influenza le deliberazioni della prudenza; il dono della pietà fa compiere verso Dio gli atti dovuti a un padre amorevole; il dono della fortezza dà l'energia necessaria per vincere quanto si oppone al compimento del bene; il dono del timore crea nell'anima quell'atteggiamento rispettoso e filiale richiesto dalla trascendenza di Dio e dalla sua natura di Padre.
S. Giovanni della Croce ci insegna che la distinzione dei doni, per quanto reale non deve essere considerata assoluta: ogni attributo divino è l'essere stesso di Dio, perciò contiene la ricchezza di tutti gli altri.
Le comunicazioni dirette di Dio non sono sempre accompagnate dalla percezione esperienziale. Non si può quindi affermare che non c'è vita mistica senza esperienza mistica.

La fecondità spirituale accompagna sempre l'azione dello Spirito Santo. I suoi frutti sono la carità, la benignità, la pazienza...Il discernimento dei frutti dello Spirito di Dio non sarà sempre facile perché anche nel giusto le opere buone sono mescolate a mancanze e a difetti, e la fecondità si manifesta solo a lunga scadenza.

Nei primi secoli della Chiesa lo Spirito Santo era una persona viva e riconosciuta come tale. In seguito è sembrato che lo Spirito Santo si sia nascosto a poco a poco nelle profondità della Chiesa e delle anime.

Ci sono comunque alcune disposizioni che esercitano sulla sua Misericordia un'attrattiva quasi irresistibile e altre che egli esige come cooperazione attiva alla sua azione. Tutto l'insegnamento dei maestri del Carmelo mette in evidenza queste disposizioni: il dono di sé, l'umiltà e il silenzio.