mercoledì 31 luglio 2019

Esercizi spirituali : Vi ho chiamati per nome.

La spada dello spirito, poi, cioè la Parola di Dio, sia abbondantemente nella vostra bocca e nei vostri cuori e tutto quello che dovete fare, fatelo nella Parola del Signore
( Regola di S. Alberto, 19)   


                           

sabato 27 luglio 2019

In attesa delle registrazioni del Corso

Ricordiamo ancora a quanti ci stanno scrivendo che le registrazioni del Corso di Formazione su S. Giovanni della Croce tenuto da p. Francisco Javier Sancho Fermín ocd saranno pubblicate insieme con le slides mostrate ogni mattina,  alla fine del viaggio ad Avila.

Il materiale che pubblichiamo giornalmente è stato realizzato dai laici dell'ocds d'Italia e distribuito il giorno della partenza,
 per questo già a nostra disposizioni 

corso di formazione ad Avila - 5

Le registrazioni del Corso di Formazione
 su S. Giovanni della Croce saranno pubblicate
insieme con le slides, alla fine del viaggio ad Avila.

martedì 23 luglio 2019

Corso di formazione ad Avila - 1

PUBBLICHIAMO DA OGGI,  IN VERSIONE WEB, LA PAGINA DEL SUSSIDIO REALIZZATO DA BRIGIDA SILVANA DE GRANDI DEL PERCORSO POMERIDIANO DI MEDITAZIONE E PREGHIERA.


lunedì 22 luglio 2019

Biografia, scritti di Giovanni della Croce. Il rapporto con S.Teresa

Conosciamo oggi Giovanni della Croce le cui parole ci guideranno da domani nel percorso formativo che si svolgerà ad Avila. Alla fine del profilo biografico troverete alcuni file da scaricare.

LA SUA BIOGRAFIA

Nel 1542 Giovanni nasce a Fontiveros, un borgo della Castiglia, in Spagna, il padre è un nobile di Toledo, Gonzalo de Yepes, cacciato di casa e diseredato per aver sposato una povera tessitrice di seta, Catalina Álvarez. È per questo che sono poveri, e lo diventeranno ancor di più alla morte del padre. Catalina parte verso le terre toledane per chiedere aiuto ai familiari di Gonzalo: va a Torrijos, ma senza esito; prosegue fino a Gálvez, dove il medico del paese accoglie Francesco. Catalina ritorna a Fontiveros con Giovanni. Dopo un anno va a Gálvez e ritorna a casa con Francesco e Giovanni perché le cose non erano andate bene. Si trasferiscono ad Arévalo, ma ritornano probabilmente a Fontiveros per partire verso Medina del Campo.
Data la povertà, Catalina può far entrare il piccolo Giovanni nel Collegio della Dottrina dove nel periodo tra il 1551 e il 1559 ha una formazione culturale ed artigiana. Viene anche ammesso come infermiere nell’Ospedale della Concezione o “de las Bubas” (dei tumori), ed è pure alunno esterno del Collegio dei Gesuiti dal 1559 al 1563. 
Giovanni quindi negli anni della giovinezza e della formazione fa il falegname, il sarto, il pittore e l'intagliatore, l'accolito della Chiesa della Maddalena, il commesso e l'aiutante infermiere, ma manifesta fin da allora un’inclinazione alla carità verso i poveri e ancora di più verso la preghiera contemplativa.
 Nel 1563 entra nell’Ordine del Carmelo di Sant’Anna a Medina come novizio e professa l’anno seguente. Subito passa a studiare nell’Università di Salamanca: tre anni di filosofia come alunno ordinario e uno di teologia (1567-1568). Quest’ultimo, dopo l’incontro con Santa Teresa a Medina durante le vacanze del 1567. La Santa lo distoglie dall’idea di farsi certosino. 
Accetta la richiesta della Madre perché entri nella nuova famiglia carmelitana che sta organizzando, però le pone la condizione che la faccenda non vada per le lunghe. Santa Teresa aveva per lui una grande considerazione, chiamandolo il suo "piccolo Seneca", con scherzoso ma affettuoso riferimento alla sua corporatura esile, e definendolo "padre della sua anima". 
Il 9 agosto 1568, dopo numerosi colloqui con Teresa, va con lei a Valladolid per la fondazione di un monastero delle Carmelitane Scalze e vi rimane fino a ottobre, informandosi dettagliatamente sulla nuova vita riformata; all'inizio di ottobre va a Duruelo (Segovia), adattandovi un cascinale a primo convento dei Carmelitani Scalzi; il 28 novembre, I domenica d'Avvento, vi inaugura la vita riformata. 
A Duruelo, Giovanni della Croce è nominato primo maestro dei novizi della Riforma e con quest’incarico si trasferisce a Mancera, dove la comunità si é trasferita definitivamente nel 1570. Nello stesso anno, è chiamato a riorganizzare il noviziato degli scalzi di Pastrana (Guadalajara). Ritorna a Mancera. 
Nell'aprile del 1571 è destinato ad Alcalà de Henares come Rettore del primo Collegio di Carmelitani Scalzi, recentemente fondato. L’anno seguente, probabilmente in maggio, è richiesto da santa Teresa come confessore del grande monastero dell’Incarnazione, ad Avila, di cui ella è priora. 
Ad Avila trascorre cinque anni, si rende famoso come esorcista per il suo potere contro gli spiriti maligni e come insigne direttore spirituale. Nel dicembre del 1577 ad Avila è preso a forza dai carmelitani calzati che lo imprigionano nel convento di Toledo: vi rimase rinchiuso per più di otto mesi, sottoposto a maltrattamenti e torture fisiche, psicologiche e spirituali, trovando peraltro l'ispirazione per comporre alcuni dei suoi poemi mistici più noti e riuscendo alla fine a fuggire, tra le 2 e le 3 del mattino del 17 agosto 1578, in modo assai avventuroso. 
Nel 1578 ad Almodovar del Campo (Ciudad Real) partecipa al capitolo degli Scalzi, dove viene nominato superiore del convento del Calvario (Jaen). Parte per il nuovo convento in Andalusia e da lì, nel 1579, fonda il convento-collegio dell’Ordine nella città universitaria di Baeza, ove sarà Rettore. Nel gennaio del 1582 è trasferito a Granada e qui, nel convento dei Santi Martiri, è nominato per tre volte priore. Nel 1585 è Vicario Provinciale dell’Andalusia. 
Ad Alcalà de Henares partecipa al Capitolo della separazione in cui è eretta la Provincia indipendente dei Carmelitani Scalzi; e qui viene eletto terzo Definitore. 
Nel 1584 termina a Granada la prima redazione del Cantico Spirituale, mentre in questi anni redige e perfeziona i suoi principali trattati spirituali. Partecipa ai successivi Capitoli: Almodovar 1583, Lisbona-Pastrana 1585, Valladolid 1587, Madrid 1588. 
Nel Capitolo del 1588 è la seconda autorità dell’Ordine e come tale si trasferisce a Segovia come membro del nuovo Governo della Consulta, presiedendo le sessioni quando è assente il Vicario Generale Nicola Doria. Costruisce un nuovo convento a Segovia. 
Nel 1590 prende parte al Capitolo Generale straordinario a Madrid opponendosi alle misure estremiste del P Doria nei riguardi delle Scalze e del Padre Graciàn. Poi torna a Segovia. Nel 1591 assiste al Capitolo Generale ordinario che si apre a Madrid il 1 giugno. Esce dal capitolo senza uffici. Chiede di andare in Messico, ma i Superiori gli offrono il priorato di Segovia, che però non accetta e viene così destinato alla Provincia di Andalusia dove lo accompagnano l’abbandono e una sorda persecuzione.
 Il 10 agosto del 1591 arriva come suddito alla Peñuela , un mese dopo si ammala e il 28 settembre parte ammalato per Ubeda (Jaèn), dove trascorre gli ultimi mesi di vita. Soffre non poco a causa del priore del convento e per l’infame persecuzione di Diego Evangelista. Muore ad Ubeda il 14 dicembre del 1591.
 Il suo corpo è traslato a Segovia nel 1593. 
Viene dichiarato Beato nel 1675 e proclamato Santo nel 1726 
Nel 1926 è proclamato Dottore della Chiesa 
Nel 1952 viene dichiarato patrono dei poeti spagnoli .
Nel 1990 Giovanni Paolo II firma la Lettera Apostolica  in occasione del IV Centenario della morte di S. Giovanni della Croce. in cui sottolineò "Giovanni della Croce cercò di realizzare nel suo tempo una autentica pedagogia della fede".

domenica 21 luglio 2019

P. Alzinir: Con Giovanni, verso "il dolcissimo amore di Dio"

Anche quest’anno più di 50  membri dell’OCDS italiano si recheranno ad Avila, culla dei nostri santi Padri del Carmelo teresiano per una esperienza di approfondimento degli Scritti di S. Giovanni della Croce e di preghiera presso il CITeS, Università di Mistica.
Faranno esperienza delle varie Opere nei luoghi dove sono vissuti la Santa Madre Teresa di Gesù e il Santo Padre  Giovanni della Croce, ad Avila e dintorni.
Preghiamo perché  sia un’esperienza che porti molti frutti in tutti;  e che guidati dalla Dottrina del Santo Padre i partecipanti possano conoscere “il dolcissimo amore di Dio”.
Ringrazio il Coordinamento Interprovinciale dell’OCDS d’Italia per aver riproposto queste iniziative comunitarie oranti e formative, così importanti per la crescita dell’OCDS.
Grazie agli organizzatori del corso e al CITeS nella persona di Fr Javier Sancho OCD che guiderà la formazione dei partecipanti e a tutta l’equipe del CITeS per l’accoglienza fraterna e il servizio di accompagnamento all’OCDS Italiano.
Ricordiamoci che: “Dio non guarda la grandezza dell’anima per innamorarsene, ma la grandezza della sua umiltà”. (Detti 102)
 Fr Alzinir Francisco Debastiani OCD

Del. Generale per l’OCDS
Corso D’Italia, 38
00198 – Roma – Italia

sabato 20 luglio 2019

Insieme sui passi di Giovanni della Croce

Seguiamo i nostri amici dell' ocds nelle loro tappe del corso di formazione che avrà inizio lunedì prossimo ad Avila sui passi di San Giovanni della Croce. 
Titolo del percorso è "SGUARDO EMPATICO A SAN GIOVANNI DELLA CROCE". 
Una delle cose importanti che impareremo a conoscere da questo nostro santo è il suo inscindibile rapporto con la Parola di Dio, sua unica guida.
Il frate carmelitano non parte da dati esperienziali (a differenza di Teresa) ma per spiegare la sua dottrina spirituale si basa sulla Bibbia. E lo dice chiaramente  nella Salita al Monte Carmelo: “sotto la sua guida non possiamo errare perché è la parola dello Spirito Santo”. Giovanni è cosciente che la forza vitale della Bibbia sta nel suo essere rivelazione attuale, contemporanea a ogni credente: «in essa parla lo Spirito Santo» (scrive nel Prologo) e usa il presente per sottolineare che a ciascuno parla qui, ora. La persona spirituale giungerà alle vette dell'unione con Dio solo restando in ascolto di quest'unica Parola che il Padre pronunzia e sempre ripete nell'eterno suo silenzio (scrive in Parole di luce e d'amore, «Spunti d'amore», nr. 21). La Parola di Dio è come un seme gettato nel cuore dell’uomo e tende a educarlo a nutrire il desiderio di raggiungere Dio, di vedere il suo Volto, di stabilire con lui rapporti familiari.
Ecco perché è importante seguire i passi che i nostri fratelli e le nostre sorelle stanno per fare ad Avila. Anche questo può essere un momento di grazia e condivisione.
Domani, pubblicheremo il messaggio di p. Alzinir Debastiani Delegato Generale e alcuni brani che ci introdurranno nel clima di questo viaggio, nei luoghi e nell'anima del santo padre Giovanni (e una guida alla lettura del Cantico).

Giorno per giorno seguiremo il programma preparato per i partecipanti. Infine allegheremo l'intero libretto.

PROGRAMMA CITeS –Ávila, 22 – 29 Luglio 2019
Al mattino meditazioni di Padre Francisco Javier Sancho Fermín ocd
Nel pomeriggio visite guidate con riflessioni e Lectio.

22 LUGLIO: Arrivo, visita delle Mura, spiegazione e visita del CITeS


23 LUGLIO: Introduzione a San Giovanni della Croce: Fondatore, Santo, Dottore Mistico. - Mattino: Avvicinamento biografico-spirituale per riscoprire la vita di S. Giovanni della Croce. - Pomeriggio: Casa Natale di S. Teresa di Gesù e Battistero. - S. Messa: Chiesa alla Casa natale della Santa, ore 17.00


24 LUGLIO: Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente. (1S 13,11)

Mattino: Introduzione alla Salita con riferimento agli aspetti centrali per la vita spirituale. - Pomeriggio: Segovia: S. Messa nella Cappella del Sepolcro de San Juan de la Cruz, ore 16.30

25 LUGLIO: Oh Notte che riunisti l’Amato con l’amata. (Canto dell’Anima str.5)

Mattino: La Notte Oscura sotto il profilo della liberazione del nostro ego e dell’apertura alla conoscenza di sé. - Pomeriggio: Monastero dell’Incarnazione. - S. Messa: Monastero dell’ Incarnazione (Cappella grande), ore 16.30 22

26 LUGLIO: Una voce! L’Amato mio! Eccolo viene…(Ct 2,8)

Mattino: Verso la pienezza e l’unione d’Amore. Un cammino di umanizzazione.1^ Parte. - Pomeriggio: Fontiveros e Medina del Campo.

27 LUGLIO: Un rumore! La voce del mio Amato che bussa…(Ct 5,2)

Mattino: Verso la pienezza e l’unione d’Amore. Un cammino di umanizzazione. 2^ Parte. - Pomeriggio: CITeS - S. Messa: Monastero di San Giuseppe - (Cappella primitiva), ore 17.00

28 LUGLIO:Rompi la tela a questo dolce incontro!(FB 1)

Mattino: La potente forza trasformante dell’Amore fa gustare e vivere la vita stessa di Dio Trinità. - Pomeriggio: Monastero di San Giuseppe.

29 LUGLIO: Buon ritorno a casa

venerdì 19 luglio 2019

Con il nostro blog potrete seguire il corso di formazione



Carissimi,  lunedi 22 luglio un gruppo OCDS proveniente da tutta Italia partirà per Avila CITeS dove avrà inizio il corso di Formazione Carmelitana “ Sguardo empatico a S. Giovanni della Croce”, guidato da P. Javier OCD. 
Il corso terminerà lunedì 29 luglio.
 Per l'occasione, tutti i membri OCDS d'Italia e chi visita il nostro blog potranno seguire, attraverso il sito http://ocdsditalia.blogspot.com/,  lo svolgimento del corso giorno per giorno, dando così a chi non può partecipare la possibilità di rimanere in comunione e di seguirci passo dopo passo nella conoscenza del nostro Santo Padre Giovanni . Rimaniamo uniti attraverso il ricordo nella preghiera reciproca. 

Un abbraccio.
Rosa Pellegrino
Presidente del coordinamento nazionale

sabato 6 luglio 2019

S'inizia domani la novena alla beata Vergine del Monte Carmelo

Ha inizio domani la novena per la Beata Vergine del Monte Carmelo. A tutte le comunità dell'Ocds d'Italia la presidente del Coordinamento interprovinciale propone questo testo, da scaricare qui

mercoledì 3 luglio 2019

Nel "deserto" di Ariccia per scoprire chi è Gesù per noi


Ad Ariccia lo scorso 20 Giugno hanno avuto inizio gli Esercizi Spirituali dell'Ocds della Provincia dell'Italia Centrale. Il  predicatore Padre Basilio, Delegato Provinciale ocds ha invitato tutti  a “ vivere un po’ di deserto per conoscere i disegni di Dio così da poterli attuare”. 
Gli Esercizi ruotavano intorno alla frase di Gesù: “E voi chi dite che sia il Cristo?” (Mt 13,16) Una domanda che vuole richiamare la nostra attenzione sull’identità del Cristo. Stupisce che Gesù sia interessato a sapere quello che la gente pensa e dice di Lui.  Ma p. Basilio ha spiegato che la sua non è curiosità:  questa inchiesta avviene in un luogo appartato, dove Gesù si trovava con i suoi discepoli per pregare… L'evangelista cioè, pone questo brano di Vangelo in un contesto di preghiera e di profonda riflessione, in cui le domande e le risposte hanno il valore di una rivelazione e di uno svelamento del mistero del Cristo. 

Materiale per condividere con noi questa esperienza: