domenica 5 marzo 2017

Chiamati a scegliere

I domenica di Quaresima

Le tentazioni di Gesù riassumono i grandi inganni della nostra vita, e il primo è quello di sostituire Dio con delle cose: «dì che queste pietre diventino pane, questa è tutta la vita, non c'è altro!». Proclamare assolute le cose. Credere che tutto il nostro futuro è già presente in un po' di pane. Pietre o pane? Gesù esce da questa alternativa, dove l'uomo sopravvive ma non vive, dilatando la fame del corpo verso la fame del cuore: «Non di solo pane vive l'uomo». Anzi di solo pane l'uomo lentamente muore. Il pane è un bene inequivocabile, è buono, ma più buona è la parola di Dio. Il pane fa vivere, ma più vita viene dalla Parola di Dio. Io non sono solo mendicante di pane, ma mendicante di cielo, di giustizia e di bellezza, di felicità e di amore per me e per gli altri. L'uomo vive di ciò che viene dalla bocca di Dio.
L'uomo vive di Dio per questo ne prova una segreta fame inappagata e di ciò che viene dalla sua bocca. Dalla bocca di Dio è venuta la luce, con la prima parola della genesi; poi sono venuti il cosmo e tutte le creature; è venuto il bacio con cui il creatore ha alitato il suo alito di vita sulla polvere del suolo che era Adamo. Da allora, per ogni figlio di Adamo, respirare è respirarLo. Dalla sua bocca è venuto il Verbo e il Vangelo. L'uomo vive di tutto ciò, vive di Dio e di creature. Riceve vita dal pane ma anche dall'abbraccio, dalla parola di Gesù e dai sogni di una creatura che gli cammina a fianco; l'uomo vive di profezia e di parole appena sussurrate. Anche noi siamo bocca di Dio, che respiriamo il suo respiro. Gesù ci mostra il metodo biblico per affrontare le tentazioni. Alla parola dell'inganno oppone la parola di Dio. Anche noi siamo chiamati a scegliere: vivere è scegliere. La luce per le mie scelte la trovo nel Vangelo, fonte di uomini liberi .
 La forza per scegliere viene dalla forza dei miei ideali, nasce quando evangelizzo di nuovo me stesso, ridicendomi amori e valori; viene dalla forza con cui Dio mi ha preso il cuore. Così mi oppongo a ciò che dà morte . Il racconto delle tentazioni ci chiama così al lavoro mai finito di mettere ordine nelle nostre scelte, a scegliere come vivere le tentazioni che investono l'intero mondo delle relazioni quotidiane. Il rapporto con noi stessi e con le cose (l'illusione che i beni riempiano la vita). La sfida aperta alla nostra relazione con Dio (un Dio magico a nostro servizio). 
La relazione con gli altri (la fame di potere, l'amore per la forza). La Parola di Dio è il Vangelo, ma anche l'intero creato. Se l'uomo vive di ciò che viene da Dio, io vivo della luce, del cosmo, ma anche di te: fratello, amico amore, che sei parola pronunciata dalla bocca di Dio per me. Gesù ci mette in guardia dal volere un Dio magico a nostra disposizione, dal cercare non Dio ma i suoi benefici, non il Donatore ma i suoi doni.
 «Non tentare il Signore»: io so che sarà con me, ma come lui vorrà, non come io vorrei. Forse non mi darà tutto ciò che chiedo, eppure avrò tutto ciò che mi serve, tutto ciò di cui ho bisogno. Il diavolo alza sempre la posta: adorami e ti darò tutto il potere del mondo. Il diavolo fa un mercato, esattamente il contrario di Dio, che non fa mai mercato dei suoi doni. È come se dicesse: Gesù, vuoi cambiare il corso della storia con la croce? non funzionerà. Il mondo è già tutto una selva di croci. Cosa se ne fa di un crocifisso in più? Il mondo ha dei problemi, tu devi risolverli Prendi il potere, occupa i posti chiave, cambia le leggi. Così risolverai i problemi: con rapporti di forza e d'inganno, non con l'amore. 
 «Ed ecco gli angeli si avvicinarono e lo servivano». Avvicinarsi e servire . 
 Se in questa Quaresima ognuno di noi volesse avvicinarsi e prendersi cura di una persona che ha bisogno, perché malata o sola o povera, regalando un po' di tempo e un po' di cuore, allora per lei sarebbe come se si avvicinasse un angelo, come se fiorissero angeli nel nostro deserto e scegliere che tipo di Messia diventare, la scelta decisiva di tutta la sua vita.
P. Enzo Viviani ocd