mercoledì 23 ottobre 2013

La Fede è ascolto, preghiera e sequela



RELAZIONE SINTETICA DEL CORSO DI FORMAZIONE OCDS
(Montecompatri, 11-13 ottobre 2013)
 La fede è la virtù fondamentale perché è per essa che ascoltiamo Dio e ci lasciamo da Lui guidare; per essa accogliamo Cristo e ci mettiamo a seguirLo percorrendo la sua stessa via. La fede nasce dall’incontro con Cristo che si accoglie come tesoro della vita, e raggiunge la pienezza nella piena conformazione a Lui. Con la fede ci si fida di Gesù e ci si affida a Lui, dall’intimo di sé, dal proprio io profondo, dal proprio cuore.
Si stabilisce un rapporto intimo e profondo che si alimenta nella preghiera e si traduce in una vita che, a imitazione della Sua, è attuazione della volontà del Padre, cioè dell’amore con il quale ci avvolge e ci guida.
È nel cuore che Gesù ci vuol toccare, ed è il nostro cuore che Egli vuole conquistare. Per questo San Paolo afferma: “Con il cuore si crede” (Rom. 10,10). E Papa Francesco citando S. Agostino: “Toccare con il cuore, questo è credere” (LF 31).
Senza questo incontro con Gesù la fede rimane un’astrazione che non influenza la vita. Bisogna aderire a Cristo, alla sua persona per credere davvero, non solo ad un’idea su Cristo.

La fede poggia sulla testimonianza degli apostoli che sono stati scelti da Gesù per tale scopo, ma poggia anche sulla comprensione che ne hanno avuto coloro che lungo la storia l’hanno fedelmente accolta e vissuta, trasmettendola alle generazioni successive. La nostra è partecipazione alla fede della comunità ecclesiale ed è nostra responsabilità mantenerla viva e comunicarla. Una fede privata, chiusa in se stessa, non è vera fede.
È Cristo che ci comunica la verità (origine della fede); è Cristo la verità che ci viene comunicata (oggetto della fede); è Cristo la ragione per cui crediamo (motivo della fede). Infine Cristo è Colui a cui ci uniamo per credere; infatti la fede non solo guarda a Gesù, ma guarda dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione del suo modo di vedere.
Gesù è il perfezionatore della fede perché contenuto e rivelazione definitiva di Dio e dei progetti di Dio: chi è Dio e come vive (Trinità); chi vuol essere per noi (Padre e amico); chi siamo noi per Lui (figli ed eredi).
La fede intesa come capacità di “conoscere” cioè di stabilire un “contatto “ misterioso con Dio in Cristo Gesù, è un seme che abbiamo ricevuto in dono nel Battesimo e che deve crescere.
Essa si nutre e cresce nell’ascolto della Parola incarnata che è Gesù. Se meditiamo la Scrittura, e soprattutto la accogliamo nel cuore attraverso i sacramenti e la preghiera; se ci lasciamo da Lui guidare nella vita e Lo imitiamo, la fede ci fa, necessariamente, seguaci. È la sequela che dice l’autenticità della fede e ne misura la perfezione.
Questo appare soprattutto nel momento della prova. Per chi crede la croce è la rivelazione suprema di Dio Amore, è attuazione suprema di questo amore nei nostri riguardi, ed è via che ci si offre per entrare in questo mistero di amore e venirne trasfigurati.
La fede è ascolto: attenzione a Lui.
La fede è preghiera: intimità con Lui.
La fede è sequela: imitazione di Lui.


La Segreteria Generale