domenica 6 aprile 2025

CONVEGNO DELLA PROVINCIA VENETA OCDS

“COME DISCERNERE ALLA LUCE DELLO SPIRITO NEL RISPETTO DEL CARISMA E DELL’UNICITA’ DELLA PERSONA”   CON  P. RAMIRO CASALE - Delegato Generale OCDS.

  

Sabato 29 e domenica 30 marzo presso il  Centro Diocesano di Spiritualità San Fidenzio di Verona si è svolto il nostro Convegno Provinciale con la guida di Padre Ramiro Casale, Delegato Generale per l’Ordine Secolare. Una presenza da tempo attesa e tanto desiderata, e ringraziamo il Signore per questo bel dono.

L’atmosfera che si è creata subito fra noi partecipanti, fin dalle prime battute di P. Ramiro, è stata di grande gioia nel cuore, anche se l’argomento richiedeva riflessione, concentrazione e uno sguardo serio alla propria interiorità. Ma è sempre allettante e gioioso poter riflettere insieme e scoprirsi capaci di migliorare se stessi e le nostre relazioni con il Signore e con i nostri fratelli e sorelle nelle nostre comunità.

 P. Ramiro ci ha fatto iniziare dalla conoscenza di sé, dalla nostra umanità, richiamando i procedimenti mentali e psicologici che dobbiamo imparare a riconoscere per contenere l’istintività ed entrare in un sano meccanismo di autoeducazione. Ci ha illustrato le distorsioni cognitive dettate a volte anche da emozioni o stati d'animo, che proviamo in un determinato momento e che ci fanno percepire una realtà diversa da quella che potrebbe essere realmente, solitamente conducendoci a pensieri e atteggiamenti negativi.

Ma per imparare a discernere dobbiamo utilizzare in armonia sia la capacità riflessiva, sia quella emotiva ed analizzare la nostra vita con entrambe queste capacità. Se lo facciamo su di noi, poi possiamo aiutare anche gli altri e aiutarci in comunità in questo processo.

Ma come riconoscere se un’ispirazione viene da Dio oppure no? Se viene da Dio, contiene un costante incoraggiamento a continuare o a ricominciare nonostante gli ostacoli; S. Teresa ce lo insegna: <<Non fermatevi, anche se crolla il mondo, non fermatevi!>> Se non viene da Dio, allora prevarranno pensieri di scoraggiamento e di sfiducia che indurranno a lasciar perdere.

Impariamo a riconoscere la voce sottile e leggera dello Spirito Santo nel nostro cammino di discernimento, ben sapendo che nel Carmelo abbiamo elementi spirituali e carismatici che ci guidano in questo.

Dopo averli ampiamente analizzati, P. Ramiro ci ha invitato a rielaborare in gruppo quanto ci aveva illustrato perché non basta ascoltare (in quanto si dimentica quanto ascoltato), ma serve riflettere insieme per ricordare e per immaginare un modo migliore di essere e di relazionarsi.


 I lavori nei gruppi sono stati arricchenti e si è fatta una bella condivisione sui punti suggeriti da P. Ramiro.

Curiosando fra gli appunti presi in uno dei gruppi, riportiamo:

 

1.     Il ciclo del pensiero

Dal pensiero derivano le nostre emozioni che ricadono sulle nostre azioni, ma anche sui nostri comportamenti verso l’altro. Dobbiamo fare attenzione a quella che è l'istintività che dobbiamo imparare a contenere conoscendo noi stessi, conoscendo gli altri all'interno della comunità ed entrando in un meccanismo di autoeducazione. È necessario ricordarsi che è presente nell’essere umano sia una parte corporea che una parte spirituale e quindi diventa necessario porre attenzione sempre e comunque alla persona nella sua integralità.

2.     Le distorsioni cognitive

Le distorsioni cognitive sono quei procedimenti mentali, dettati a volte anche da emozioni o stati d'animo, che proviamo in un determinato momento e che ci fanno percepire una realtà diversa da quella che potrebbe essere realmente, solitamente conducendoci a pensieri e atteggiamenti negativi. Esse potrebbero diventare un pericolo quando continuano ad essere presenti nella nostra mente. La comunità ci aiuta a superare queste difficoltà e a capire quando sbagliamo; nel confronto e nella ricerca comune della verità possiamo raggiungere la serenità, senza mai dimenticare ciò che caratterizza l'ordine carmelitano cioè la preghiera che ci mette in un atteggiamento di ascolto e ci fa comprendere e capire i nostri fraintendimenti.

3.     Gli elementi spirituali più importanti nel discernimento.

La comunità ci permette di operare e iniziare un cammino di continuo discernimento, ma quello che ci aiuta a comprendere ciò che è bene e ciò che è male e, dunque, a discernere sicuramente è la parola di Dio. Essa è sempre la migliore risposta alla situazione che stiamo vivendo, alle opere che dobbiamo compiere, alle scelte da fare. Questo perché la parola del Signore è sempre nuova e opera in noi, guidandoci sulla retta via e sul cammino che il Signore ha pensato per noi chiamandoci al Carmelo. È grazie all’orazione, altro aspetto che caratterizza il Carmelo, che riusciamo ad entrare in un silenzio profondo, silenzio che non incute timore, ma anzi invita all'ascolto di quanto il Signore ci vuole trasmettere. Questo è il sacro silenzio che è da considerare come il respiro dell'anima; attraverso  l’orazione si riesce a sentire e percepire quanto il Signore vuole da noi e ad affrontare la sofferenza sull'esempio di nostro Signore Gesù Cristo.

4.     La conoscenza di sé nel processo di discernimento

La conoscenza di sé è fondamentale per arrivare ad un processo di discernimento, ci fa percepire i nostri limiti e le nostre capacità e grazie alla condivisione con l’altro ci permette di accettare serenamente “come siamo fatti” e ascoltare i consigli dei nostri fratelli e sorelle.


5.     Gli altri elementi carismatici utili nel percorso di discernimento alla vocazione OCDS

Sicuramente oltre alla preghiera e al  silenzio, un elemento che caratterizza il discernimento per la vocazione all'interno dell'Ordine Secolare è l'esame di coscienza che viene suggerito anche da Santa Teresa d'Avila, nostra madre, quando ci dice di recitare un confiteor prima di iniziare l'orazione. L'altra caratteristica carismatica per la vocazione OCDS è il pregare per tutti, per la redenzione del mondo, cogliendo il suggerimento di Edith Stein di “Stare davanti a Dio per tutti”, affidando le nostre suppliche per il mondo e quindi aprendo il nostro cuore a Dio per tutti coloro che abitano questa terra.

 

Nella ocds e Silvia ocds