sabato 11 novembre 2023

Meditazione sul Vangelo della Domenica

 


Poverette, quelle cinque ragazze che sono rimaste senza olio! Sono state sciocche a non averne portato una riserva come le altre, ma la durezza delle altre cinque e dello stesso sposo, pare eccessiva. Non poteva essere un poco più indulgente con queste poverette, benché arrivate alquanto in ritardo? Questo sposo, infatti, rappresenta Gesù che, per sua stessa ammissione, non è venuto per i giusti, ma per i peccatori. E queste povere vergini che hanno solo il peccato di giungere tardi, allora?



Possiamo comprendere la fermezza delle cinque vergini prudenti che, pensandoci bene, hanno ragione. Il rischio sta nel pericolo che l’olio di scorta non basti e che tutte rimangano con le lampade spente. “No, perché non venga a mancare a noi e a voi”, dicono alle poco previdenti, “andate piuttosto dai venditori e compratevene". Loro hanno ragione, mentre lo sposo – con il solo motivo del rifiuto – ci pare troppo severo, anche se, e non può essere che così, Gesù ha qualcosa di specifico da insegnare anche con questa parabola.

Che cosa?

Desidera dirci che la salvezza viene da Lui, sempre disposto a perdonarci, ma che dobbiamo mostrare interesse per questa salvezza e questo perdono. Gesù è venuto per i peccatori ed è sempre pronto a perdonare tutte le volte che è necessario. Qui, tuttavia, parla per coloro che lo hanno ormai riconosciuto e desiderano agire da suoi discepoli.

Egli aspetta sempre alla porta della nostra casa (del nostro cuore), però bisogna desiderare che entri davvero a cena con noi. Precisamente come le cinque ragazze prudenti che non desideravano altro che portare luce al corteo dello sposo. Venivano con il desiderio di incontrarlo e, per questo, portavano l’olio di riserva nel caso tardasse.

Le lampade di questa parabola sono il simbolo di questo amore e della fede che illumina la nostra vita e spinge incontro al Signore. L’olio, da parte sua, rappresenta le opere che fecondano e rendono credibile la nostra fede.

A chiunque può succedere di addormentarsi, però una certa riserva di amore è sempre necessaria. Quella che basta, per lasciar entrare il Signore. Basta ricordare il “buon” ladrone. Di buono quasi non aveva nulla, però, vedendo morire Gesù al suo fianco, si lasciò prendere dall’entusiasmo e prese coraggio per chiedere pietà. Le cinque ragazze stolte, al contrario, parrebbe che fossero andate di mala voglia alla festa, senza pensare alla gioia di partecipare alle nozze. Stanno lì come studenti annoiati ad una lezione di fisica quantistica che non ha alcun interesse per loro. O come molti che vanno a messa per compiere il dovere e non attendono altro che finisca.

L’entusiasmo, la fede e l’amore, non si possono scambiare. Uno può pregare i santi e la Vergine per essere aiutato, però l’olio dell’amore non glielo dà nessuno, neppure il Signore, se non lo chiede desiderandolo, come il buon ladrone di essere accolto. Solo per questo Gesù dice alle cinque vergini che arrivano tardi, “non vi conosco”. Non per spaventarci, ma per dirci che, per essere conosciuti da lui come suoi discepoli, bisogna avere nel cuore una lampada accesa di sincero desiderio di esserlo.

E se la nostra fede è debole, basta dire, come gli Apostoli un giorno: “Signore, aumenta la nostra fede!”.

p. Bruno Moriconi ocd