venerdì 26 novembre 2021

Prepariamoci all'Avvento: raggiungiamo il Bambino che è in noi




Sia santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo (1873-1897) sia Maria Montessori (1870-1952) sono dottori. La prima condusse la Chiesa verso l’infanzia, l’altra il bambino verso la Chiesa. Donne profetiche hanno entrambe attinto alla fonte dello stesso Vangelo. Attraverso le loro voci che s’echeggiano, Dio solleva il misterioso velo del suo volto di Bambino.

La giovane Carmelitana lascia in eredità alla Chiesa una piccola via, semplice e diritta, come un ascensore per innalzarsi sino al Cielo: la via dell’infanzia spirituale. In santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo si riconciliano perfettamente i due volti, quello dell’adulto e quello del bambino. Nel suo nome e nella sua vita, Teresa è lo specchio adulto dei bambini piccoli, il riflesso di un’anima giovane.

Quando Teresa Martin nasce, Maria Montessori ha 2 anni e, nel 1897, quanto Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo entra nella Vita, Maria Montessori ha da poco iniziato la sua attività pubblica ben poco ordinaria diventando una delle prima donne medico d’Italia. Non sappiamo se Maria Montessori leggerà Storia di un’anima che sarà tradotta in italiano nel 1901. Sappiamo solo che tra il 1901 e il 1907, la giovane dottoressa attraversò un periodo più nascosto, anche più spirituale, durante il quale fece l’esperienza della croce, in cui la chiamata della sua vita si chiarì: «Nel primo momento mi sembrò di esser chiamata tra le Ancelle del S. Cuore (che ora sono in via Salaria) e la Madre del Patrocinio Le può raccontare che le chiesi di essere ammessa tra le sue figlie, nel 1904. Ma prima di entrare, mentre facevo una vita di assoluto raccoglimento, ebbi l’impressione, trovandomi nella Chiesa di santa Teresa in Roma, di dover fare un’altra opera. Rispondendo a questa impressione col fare gli Esercizi presso le Ancelle (già molte altre volte li avevo fatti presso di loro), ne derivò il mio metodo di educazione. E non fui io a riconoscerlo, ma fu la Madre del Patrocinio che mi disse: “Ecco questo metodo è l’opera che il Signore vuole da lei”. E fu così che io lo riconobbi (il metodo), l’amai e lo difesi – e cercai di capirlo e di svilupparlo. Ma basta questa origine per comprendere che non potrei mai valermene a fare alcuna cosa contraria ai principî della Chiesa, essendo appunto il suo frutto!».

Nel solco della giovane carmelitana, Maria Montessori rivelò alla Chiesa e al mondo i segreti del bambino. Il suo metodo porta alla luce ciò che è celato in lui: l’orientamento della sua anima verso Dio, le leggi che la governano, esibendo così ciò che è da imitare nel bambino e che risveglia le nostre aurore. La dottoressa rese testimonianza dell’impronta divina nel cuore di ogni uomo. E non solo: essa mostrò al mondo il bambino così com’egli è sin dall’origine: proviene dell’Amore, va verso l’Amore, è capace di Dio. Con il suo metodo educativo propose un cammino di riconciliazione tra il bambino e l’adulto, denunciando al contempo il nostro accecamento, la nostra lentezza a convertirci per accogliere questo bambino che Dio creò più meraviglioso di quanto non si sia mai creduto e che invoca uno stile di vita semplice, ordinato, pacificato.

Con santa Teresa, possiamo parlare di un cammino di Redenzione quando l’adulto si lascia scuotere, modellare, trasformare dalle esigenze di questa nuova relazione. Senza Cristo che vive in noi, i nostri occhi resterebbero ciechi ai tesori nascosti dell’infanzia. Non ci vogliamo infatti ingannare: la nostra salvezza non proviene del bambino in quanto tale, il bambino non è Dio. Tuttavia, così come Giovanni Battista nel deserto è l’eletto messaggero della Misericordia di Dio, il bambino è vettore della salvezza, l’attivatore potente della dinamica della fiducia e dell’amore cantata da santa Teresa in tutta la sua vita.

Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo diventa pertanto una base irrinunciabile di questa pedagogia: apre la via della Misericordia di Dio, necessaria e onnipotente, la sola che può guidarvi verso il Bambino che è in noi. Teresa testimonia che il mistero della nostra Redenzione si vive nella relazione riconciliata tra l’adulto e il bambino che egli è stato, ma anche, e soprattutto, tra l’adulto e il bambino che è chiamato a diventare.

«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3).


  Per iscriversi gratuitamente consigliate la pagina: www.esercizi-online.karmel.at

Svolgimento degli esercizi spirituali:
Domenica dopo domenica, in questo tempo d’Avvento, la Parola ci inviterà a convertirci per accogliere in noi Colui che verrà e che si è fatto Bambino per la nostra salvezza.
Per raggiungere in noi stessi questo Bambino e per andargli incontro, dobbiamo farci piccoli, togliere i sandali, rivestirci d’umiltà e metterci all’ascolto di Colui, con un soave fischio, guida tutti, bambini e adulti, sul cammino della Pace: il Buon Pastore, guida delle nostre anime.


• I settimana: «Rimanere desti»

• II settimana: «La Parola di Dio le fu rivolta nel deserto»

• III settimana: «Che cosa dobbiamo fare?»

• IV settimana: «Elisabetta fu colmata di Spirito Santo»

• Natale: Il Bambino in noi


Pedagogia degli esercizi spirituali

Il Vangelo della domenica sarà spedito il venerdì in forma di un breve video il cui fine è di favorire un approccio contemplativo alla Parola di Dio. L’obiettivo di queste video-lezioni è di risvegliare il nostro cuore ad un ascolto umile e profondo della Scrittura mediante uno pedagogia globale e incarnata, quella della catechesi del Buon Pastore messa a punto da Maria Montessori e Sofia Cavalletti.

Concretizzata e messa in movimento in questo modo, la Parola diventa segno, Presenza. È il nostro augurio: che questi video facilitino il dialogo tra Dio che parla e la creatura che ascolta, che aprano un cammino che conduce all’incontro del Bambino.

Le tre prime video-lezioni che vi proporremo non fanno parte delle presentazioni ordinarie della catechesi del Buon Pastore: sono delle estrapolazioni costruite appositamente per questi esercizi spirituali carmelitani. La parole è stata concretizzata in una forma più essenziale e più vicina possibile alle fonti bibliche. Per fare ciò, abbiamo agito come l’avremmo fatto con i più piccoli: cercando di rispondere con il nostro movimento a ciò che il Vangelo sussurra d’essenziale al nostro cuore di bambino.


A chi sono rivolti questi esercizi?
Che siate soli, in gruppo, in coppia, in comunità, in famiglia, … affinché la Parola risuoni liberamente in ognuno di voi e susciti una risposta personale, vi invitiamo a riceverla in un’atmosfera di silenzio che dispone l’anima a raccogliere le chiamate interiori. Vi suggeriamo anche di prendere un quaderno che di consentirà di annotare ciò che vi interpella.

1. Prepararsi ad un ascolto semplice e umile del Vangelo inventando un rituale per entrare nel silenzio (accendere una candela, cantare l’Alleluia, ecc. …)

2. Leggere una prima volta a voce alta il Vangelo della domenica, senza il video. Mantenere il silenzio per qualche minuto chiudendo gli occhi.

3. Guardare una prima volta la video-lezione. Esprimere ad alta voce una parola/un versetto/un gesto che ci interpella.

4. Riguardare il video. Annotare su di un quaderno la traccia sulla quale si vuole meditare.