martedì 11 luglio 2017

CREDERE, AMARE, SPERARE IN GESU’ CON LA B. V. MARIA, GIOIA DEL MONDO.



                                                          
L’uomo contemporaneo è chiamato a vivere in una realtà sociale, nella quale tutti i valori vengono messi in discussione e quei punti di riferimento che una volta costituivano i fondamenti della convivenza civile come la famiglia, la chiesa, la patria, le istituzioni di garanzia dello stato, vanno gradualmente perdendo la loro autorevolezza. In una tale situazione, caratterizzata da fragilità, vuoto, insicurezza, l’uomo, a poco a poco, va rendendosi conto che i prodotti della scienza e della tecnica, ai quali si era affidato nell’illusione di poter acquisire maggior autonomia e potenza, pur avendo contribuito a migliorare la qualità esteriore della vita, si rivelano insufficienti a soddisfare le esigenze più profonde della sua persona e, pertanto, sente riemergere il bisogno di tornare a credere in qualcosa di più valido. La fede, infatti, è una delle componenti più legate all’essere umano, che, sin dall’infanzia, per crescere e maturare, ha bisogno di affidarsi a chi si prenda cura di lui: genitori, parenti, amici, insegnanti, gruppo di appartenenza. Chi ha avuto la grazia di ricevere il sacramento del Battesimo, ha avuto in dono un meraviglioso patrimonio di fede ed è chiamato a prendere coscienza di essere entrato a far parte della grande FAMIGLIA dei FIGLI di DIO in seno alla CHIESA, fondata da GESU’ CRISTO. Il cristiano che accoglie in pienezza il DEPOSITO di VERITA’ che, in nome di Dio, la Chiesa gli trasmette, ha la possibilità di ritrovare le sue vere radici, di ricostruire la sua identità e di riconoscersi, perciò, come libera creatura di Dio, che porta in sé il germe, sia del BENE che del MALE. Proprio per liberare l’uomo dalla schiavitù del male che è il peccato, per amore, Dio, in suo Figlio Gesù, si è incarnato, è venuto sulla terra e si è offerto come vittima sulla CROCE, per donarci la salvezza e renderci partecipi della VITA ETERNA, in unione alla SS. TRINITA’: Padre, Figlio, Spirito Santo. La FEDE, il credere, è la condizione necessaria per instaurare un rapporto di amore e di amicizia con il Signore, traendo profitto dalla Parola di Dio, rivelata nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, tenendo sempre a mente quanto ci ricorda il profeta Isaia:   “Se non crederete, non avrete luce” (Is 7, 9). La fede produce la conoscenza e la conoscenza genera l’AMORE. Nel considerare quanto grande sia l’affetto personale che Gesù nutre nei confronti di ciascuno di noi, non possiamo esonerarci dal ricambiarlo, poiché, come ci ricorda anche il nostro poeta Dante “Amor che a nullo amato amar  perdona”, vale a dire: chi è amato, deve riamare”.       Non dobbiamo, però, dimenticare l’aspetto dinamico dell’amore, che, se non cresce, ristagna e perde tutta la sua bellezza e vitalità. L’amore al Signore va alimentato e coltivato con la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, l’approfondimento delle verità di fede, la pratica dei Sacramenti e delle virtù, nutrendo sempre la certezza che quanto ci è stato promesso, si realizzerà e troverà il suo compimento. Come testimoni di Cristo Risorto, dobbiamo accogliere e presentare Gesù come la speranza del mondo, la buona notizia, che ci consente di affrontare senza timore il presente e di guardare con fiducia all’avvenire. Solo Gesù, infatti, può illuminare i misteri, gli interrogativi ed i problemi legati alla nostra esistenza ed in Lui, l’esigenza di “infinito” che caratterizza la persona umana può, senza dubbio, trovare una fonte inesauribile di  serenità, gaudio e  appagamento.           
CREDERE, AMARE, SPERARE è il cammino verso la felicità eterna, che siamo chiamati a percorrere, seguendo l’esempio di fede, umiltà, silenzio, amore e preghiera della BEATA VERGINE MARIA, onorata nel Carmelo come Sorella, Madre, Regina, che, in segno di benevolenza e di protezione, ha donato all’Ordine lo Scapolare, come simbolo del suo stile di vita.   
Ella, come si legge in un’antica iscrizione in lingua greca sotto una sua icona, situata in una piccola cappella nell’isola di Patmos, viene definita “LA GIOIA DEL MONDO”, poiché con il suo , ha reso possibile l’Incarnazione di Gesù, che ha portato la salvezza e la pace a tutti gli uomini della Terra. MARIA è la vera Ancella dell’Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica di Papa Francesco, che ci aiuta a riscoprire la gioia del Vangelo e nella Madre di Gesù, donna orante e contemplativa del mistero di DIO, vede la Stella della nuova evangelizzazione, indicandoci in Cristo Risorto la vera SPERANZA del mondo. Nei momenti di ansia, difficoltà e scoraggiamento, invochiamo la Madonna e meditiamo in profondità queste parole, poste a conclusione del “TE DEUM”, antico inno liturgico della S. Chiesa: “IN TE, DOMINE, SPERAVI: NON CONFUNDAR IN AETERNUM”, in Te, Signore, ho sperato: non sarò confuso in eterno.
Caprarola, 09/07/2017
                                                                   Maria Teresa Cristofori  (Carmelitana secolare:OCDS)