L’uomo contemporaneo è chiamato a vivere in una realtà
sociale, nella quale tutti i valori vengono messi in discussione e quei punti
di riferimento che una volta costituivano i fondamenti della convivenza civile
come la famiglia, la chiesa, la patria, le istituzioni di garanzia dello stato,
vanno gradualmente perdendo la loro autorevolezza. In una tale situazione,
caratterizzata da fragilità, vuoto, insicurezza, l’uomo, a poco a poco, va
rendendosi conto che i prodotti della scienza e della tecnica, ai quali si era
affidato nell’illusione di poter acquisire maggior autonomia e potenza, pur
avendo contribuito a migliorare la qualità esteriore della vita, si rivelano
insufficienti a soddisfare le esigenze più profonde della sua persona e,
pertanto, sente riemergere il bisogno di tornare a credere in qualcosa di più
valido. La fede, infatti, è una delle componenti più legate all’essere
umano, che, sin dall’infanzia, per crescere e maturare, ha bisogno di affidarsi
a chi si prenda cura di lui: genitori, parenti, amici, insegnanti, gruppo di
appartenenza. Chi ha avuto la grazia di ricevere il sacramento del Battesimo, ha avuto in dono un meraviglioso
patrimonio di fede ed è chiamato a prendere coscienza di essere entrato a far
parte della grande FAMIGLIA dei FIGLI di
DIO in seno alla CHIESA, fondata da GESU’ CRISTO. Il cristiano che accoglie
in pienezza il DEPOSITO di VERITA’ che, in nome di Dio, la Chiesa gli
trasmette, ha la possibilità di ritrovare le sue vere radici, di ricostruire la
sua identità e di riconoscersi, perciò, come libera creatura di Dio, che porta
in sé il germe, sia del BENE che del MALE. Proprio per liberare l’uomo dalla
schiavitù del male che è il peccato, per amore, Dio, in suo Figlio
Gesù, si è incarnato, è venuto sulla terra e si è offerto come vittima sulla
CROCE, per donarci la salvezza e renderci partecipi della VITA ETERNA, in unione alla SS. TRINITA’: Padre, Figlio, Spirito
Santo. La FEDE, il credere, è la condizione necessaria per instaurare un
rapporto di amore e di amicizia con il Signore, traendo profitto dalla Parola
di Dio, rivelata nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, tenendo sempre a mente
quanto ci ricorda il profeta Isaia: “Se non crederete, non avrete luce” (Is
7, 9). La fede produce la conoscenza
e la conoscenza genera l’AMORE. Nel
considerare quanto grande sia l’affetto personale che Gesù nutre nei confronti
di ciascuno di noi, non possiamo esonerarci dal ricambiarlo, poiché, come ci
ricorda anche il nostro poeta Dante “Amor
che a nullo amato amar perdona”, vale
a dire: chi è amato, deve riamare”. Non dobbiamo, però, dimenticare
l’aspetto dinamico dell’amore, che, se non cresce, ristagna e perde tutta la
sua bellezza e vitalità. L’amore al Signore va alimentato e coltivato con la
preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, l’approfondimento delle verità di
fede, la pratica dei Sacramenti e delle virtù, nutrendo sempre la certezza che
quanto ci è stato promesso, si realizzerà e troverà il suo compimento. Come
testimoni di Cristo Risorto, dobbiamo accogliere e presentare Gesù come la speranza del mondo, la buona notizia, che ci consente di affrontare senza
timore il presente e di guardare con fiducia all’avvenire. Solo Gesù, infatti, può illuminare i misteri, gli interrogativi ed
i problemi legati alla nostra esistenza ed in Lui, l’esigenza di “infinito” che caratterizza la persona
umana può, senza dubbio, trovare una fonte inesauribile di serenità, gaudio e appagamento.
CREDERE, AMARE, SPERARE è il cammino
verso la felicità eterna, che siamo chiamati a percorrere, seguendo l’esempio
di fede, umiltà, silenzio, amore e
preghiera della BEATA VERGINE MARIA, onorata nel Carmelo come Sorella,
Madre, Regina, che, in segno di benevolenza e di protezione, ha donato
all’Ordine lo Scapolare, come simbolo del suo stile di vita.
Ella, come si legge in un’antica iscrizione in lingua greca
sotto una sua icona, situata in una piccola cappella nell’isola di Patmos,
viene definita “LA GIOIA DEL MONDO”, poiché con il suo sì, ha reso possibile l’Incarnazione di Gesù, che ha portato la
salvezza e la pace a tutti gli uomini della Terra. MARIA è la vera Ancella
dell’Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica di Papa Francesco, che
ci aiuta a riscoprire la gioia del Vangelo e nella Madre di Gesù, donna orante e contemplativa del mistero
di DIO, vede la Stella della nuova evangelizzazione, indicandoci in Cristo
Risorto la vera SPERANZA del mondo.
Nei momenti di ansia, difficoltà e scoraggiamento, invochiamo la Madonna e
meditiamo in profondità queste parole, poste a conclusione del “TE DEUM”,
antico inno liturgico della S. Chiesa: “IN TE, DOMINE, SPERAVI: NON CONFUNDAR
IN AETERNUM”, in Te, Signore, ho sperato: non sarò confuso in eterno.
Caprarola, 09/07/2017
Maria Teresa Cristofori (Carmelitana secolare:OCDS)