Per crescere come cristiani in un mondo che tende a dimenticare i valori della fede ed è sempre più autoreferenziale, abbiamo bisogno del grande apporto spirituale che può darci il Carmelo teresiano in cui il Signore ci ha chiamati a vivere.
Avrei voluto essere a Sassone, ero pronta a lanciare qualche provocazione - senza polemica - per interagire con tutte le fraternità d'Italia su un aspetto su cui mi sembra siamo ancora carenti: l'identità laica del carmelitano scalzo teresiano. Non abbiamo bisogno di cappe per sentirci parte di questa famiglia, nè di segni particolari: dobbiamo - e si potrebbe farlo con i nostri Statuti - venire incontro alla realtà quotidiana, al vissuto di ciascuno, per integrare quello che le Costituzioni ci indicano.
Spero che queste tematiche comincino a essere un imperativo della coscienza di ciascuno: solo così riusciremo a vivere, attraverso il Carmelo, il nostro impegno battesimale, la nostra testimonianza fra la gente.
L'ho detto di recente nel convegno della Provincia Napoletana: S. Teresa non smaniava per fare adepti al Carmelo. La nostra santa Madre mostrava agli altri il suo volto gioioso, la sua disponibilità, per far innamorare di Cristo anche gli altri. Scrivendo al fratello Lorenzo sottolineava che in una vocazione laica c'è un tempo per pregare, un tempo per lavorare, un tempo per pensare ai figli e al loro futuro, un tempo per riposare....e tutto va vissuto in armonia.
Penso sia questa la testimonianza che ci tocca dare, in famiglia e nei luoghi che frequentiamo.
Il senso di appartenenza all'Ordine, il fatto di essere un'unica famiglia viene da sè. Io posso darvi la mia testimonianza di questi giorni, quando ho sentito tutto l'Ordine - dal Padre Generale, alle monache e al più piccolo laico come me - unito nella preghiera per l'intenzione che ho affidato.
Per me questo è sentirsi a casa: poter contare sull'affetto di tutti e sulla comune convinzione che la preghiera sposta le montagne.
Cercherò di svolgere al mio meglio il compito di informarvi, attraverso il blog, anche nei prossimi giorni.
Grazie a tutti.
Buon Convegno.
Stefania De Bonis