Cari amici,
la preghiera
prolunga l’amicizia con Cristo Gesù nata con la comunione eucaristica: ci
permette di gustare Dio, di assaporare la presenza di Colui che già dimora
nella nostra anima in virtù del battesimo. Per farsi più vicini all’Amico
divino, alcuni di voi desiderano prendere parte alle scuole di preghiera
carmelitane, altri le creano nelle loro parrocchie. Per altri ancora questo unico
approccio, pur bello e meritevole in sé, non sazia il loro desiderio di Dio.
Vogliono di più: desiderano stabilire una comunione più stretta con i loro
fratelli carmelitani e con le loro sorelle carmelitane, godere di una parte più
grande dei beni spirituali del Carmelo ed essere infine coinvolti in modo più
profondo, senza riserve, alla missione della Chiesa nel mondo. Lo Spirito di
Gesù Cristo soffia su di loro queste parole: «Maestro buono, cosa devo fare per
avere in eredità la vita eterna?» (Lc 18,18) o ancora: «Maestro, dove abiti?»
(Gv 1,38).
Il Carmelo ha
tre rami e uno di loro, ancora troppo poco conosciuto e tuttavia molto vivo, è
probabile possa unire in sé la loro triplice aspirazione e li possa aiutare a
rispondere ai richiami insistenti dello Spirito Santo. È il Carmelo secolare,
comunemente noto con le sue iniziali: l’O.C.D.S.[1] In
queste pagine, attraverso testimonianze e brevi analisi, vogliamo descrivervi
le sue caratteristiche principali come farebbero degli amici che testimoniano
quanto hanno di più caro e, inoltre, con molta semplicità, offrirvi l’occasione
di un primo discernimento.
Amici, «venite (leggete) e vedrete» (cf. Gv 1,39)…
A nome dei
membri dell’O.C.D.S. della provincia di Avignone-Aquitania,
Fra Benoit-Marie
di Gesù Bambino (Montpellier)
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