Il quadro che ritrae le due beate della Provincia napoletana |
"Innamorata del mare e immersa nell'amore di Dio" è il titolo dell'incontro (aperto a tutti) che si terrà domani, 5 marzo alle 16.30, nella sede del monastero delle Carmelitane ai Ponti Rossi (in via S. Maria ai Monti 301 Napoli). Il convegno nasce per ricordare la beata Elia di San Clemente, nel decennale della sua beatificazione avvenuta a Bari il 18 marzo 2006.
Terzogenita di Giuseppe Fracasso e Pasqua Cianci, nacque a Bari il 17 gennaio 1901, battezzata quattro giorni dopo con il nome di Teodora nella chiesa di San Giacomo dallo zio paterno, don Carlo , cappellano del cimitero. A 5 anni, la piccola disse di aver sognato una bella “Signora” che passeggiava tra gigli fioriti, prima di sparire, avvolta dalla luce. La madre le spiegò il possibile significato di quella visione e la bimba promise alla “Signora” di diventare monaca.
Perché è stata scelta Napoli come sede dell’evento? Perché questa giovanissima carmelitana (morta a soli 26 anni) è la prima beata della provincia napoletana dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Dopo di lei è stata beatificata Giuseppina di Gesù Crocifisso vissuta nel monastero che ospiterà l'omaggio dalla b. Elia.
Monaca, ma anche poetessa. Suor Elia, al secolo, Teodora Fracasso, ha lasciato versi in cui non solo ha cantato l’amore per il Signore, ma parlato del cielo, delle stelle dell’immenso mare in cui bambina sognava di immergersi.
Ne parlerà p. Andrea L'Afflitto, carmelitano scalzo. Ma il pomeriggio riserverà anche una sorpresa. «Ascolteremo la voce di una carmelitana scalza leggere una pagina del diario della beata e sarà come entrare nel mistero della vocazione claustrale», spiegano gli organizzatori (la fraternità ocds dei Ponti Rossi e la comunità claustrale)