sabato 31 ottobre 2015

Il convegno della Provincia Veneta


 Sabato 24 e domenica 25 ottobre si è svolto presso il Centro diocesano di Spiritualità di S. Fidenzio (Verona) il Convegno Provinciale OCDS della Provincia Veneta. Due sono stati i momenti forti del Convegno : 
1. Sabato pomeriggio – La riflessione di P. Gianni Bracchi ocd sul tema “Spiritualità della comunione significa innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto” (NMI 43) 
 2. Domenica mattina – La presentazione da parte della Presidente Nazionale dell’Iter Formativo che, unitamente allo Statuto Provinciale, è stato in parte modificato. L’intervento di P. Gianni ha sottolineato due verità fondamentali

Tutti davanti a Dio per uno

L' OCDS d'Italia è unito al fratello p. Davide che sta attraversando una dura prova. Abbiamo organizzato una catena di preghiera al Signore, attraverso l'intercessione del Servo di Dio, p. Anastasio Ballestrero, per chiederne la guarigione.
La nostra preghiera servirà anche a far salire sugli altari p. Anastasio del SS. Rosario (al secolo Anastasio Alberto Ballestrero, 1913 – 1998), carmelitano scalzo nominato dal Papa cardinale e arcivescovo. Fu anche presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Parafrasando Edith Stein (che intendeva il Carmelo come lo "stare davanti a Dio per tutti") possiamo dire che, con questa iniziativa, saremo tutti davanti a Dio per Davide.
Sicuri della fraterna e sollecita partecipazione, chiediamo a chiunque apra questa pagina di unirsi a noi. Qui sotto la preghiera con cui chiedere la grazia.

venerdì 30 ottobre 2015

Si conclude domani a Napoli il V centenario

Il 31 OTTOBRE 2015 alle ore 18,30, nella Chiesa di S. Teresa a Chiaia in Napoli, a conclusione dell'anno centenario della nascita della S. Madre Teresa di Gesù, si terrà una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta per la circostanza da S.E. Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli. 

mercoledì 28 ottobre 2015

Silvana De Grandi spiega come nasce una vocazione

Come nasce una vocazione, che strade misteriose si percorrono per seguire il cammino che ci porta alla nostra maggiore realizzazione? "Non solo Rosa", programma di Telepace ha intervistato  Silvana Brigida De Grandi, presidente Nazionale dell’Ordine Secolare degli Scalzi, a Verona in occasione della presentazione della mostra itinerante “Nata per te” nel V Centenario della Nascita di S. Teresa di Gesù.
L'intervista è ora inserita nel sito della trasmissione, visibile QUI

Nuove ammissioni all'Ocds di Caprarola

Nel pomeriggio di sabato 24 ottobre 2015, dopo un lungo periodo di intensa ed approfondita preparazione, sono stati ammessi alla nostra Fraternità OCDS di Caprarola i seguenti Candidati, provenienti dal Gruppo in Formazione di Montevirginio: Michele Torre, Giovanna Giannico in Torre, Esper Russo, Massimo Brini, Patrizia Cecchini.  Il Rito di Ammissione, come previsto dal Rituale, si è svolto durante una Celebrazione della Parola ed è stato presieduto da Padre Arnaldo Pigna, Delegato Provinciale OCDS , Priore del locale Convento OCD e nostro Padre Assistente.        Dopo un canto appropriato, eseguito dalla numerosa assemblea intervenuta, Padre Arnaldo, presentando coloro che hanno richiesto di essere ammessi all’OCDS, ha chiarito il significato di una tale adesione, dettata dall’aspirazione a realizzare la vocazione alla santità, alla quale  Dio ha chiamato tutti gli uomini, sin dal momento in cui, per un gratuito atto di amore, li ha creati.          
L’accoglienza di tale  progetto che Dio ha riservato ad ogni uomo, comporta per ciascuno di noi la scelta della via da seguire per poterlo attuare e metterlo in pratica nella quotidianità della  vita. La decisione di  appartenere all’Ordine Secolare Carmelitano, va intesa come vocazione e deve rappresentare una risposta alla personale chiamata che il Signore fa sentire all’interno del proprio cuore. Come membri praticanti della Chiesa Cattolica, i membri OCDS devono avvertire l’esigenza di mettersi sotto la protezione della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, sentendola particolarmente vicina come madre, sorella, sposa. Il Carmelitano Secolare è chiamato ad imitare Maria, a seguire, cioè, l’esempio di Colei che, nell’umiltà e nel silenzio, serbava tutto nel suo cuore. E’ nostro compito guardarla, onorarla ed amarla per imparare  da Lei a meditare e ad esercitare le virtù, come hanno fatto i nostri S. Dottori della Chiesa S. Teresa di Gesù, S. Giovanni della Croce, S. Teresa di G. B. e tutti i numerosi altri Santi Carmelitani, da conoscere, studiare e prendere a modello, per cercare, al pari di loro, la bellezza del volto di Dio: “Il tuo volto, Signore, io cerco !”.  
Dopo la LITURGIA DELLA PAROLA, le cui letture sono state tratte da Isaia, dal Salmo 15, dagli Atti degli Apostoli e dal Vangelo di Giovanni, Padre Arnaldo, nella sua OMELIA, le ha commentate evidenziando l’efficacia della Parola di Dio, che se si ascolta col cuore, come dice il Signore per bocca di Isaia: “Non ritornerà a Me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (Is 55, 11).  


Durante il Rito di Ammissione, i cinque candidati sono apparsi visibilmente commossi e tutti, con il loro comportamento, ci hanno dimostrato quanto fosse grande la loro gioia ed il loro desiderio di entrare in comunione con Dio e con i Fratelli, nella piena  consapevolezza che “un membro OCDS deve essere in grado di costruire la comunità, testimoniando con una vita evangelica, la sua capacità di voler bene  a tutti.                       
Al termine della cerimonia, ci siamo ritrovati tutti in una sala del convento, per salutare i nuovi Ammessi, congratularci con loro e vivere insieme un momento di pura gioia fraterna, assaporando i gustosi dolci e  altre buone cose preparate.
Sia sempre LODE , ONORE e GRAZIA a Dio, alla B. V. Maria ed a tutta la Corte Celeste .
Caprarola,  24 / 10 / 2015

                                                             Maria Teresa Cristofori

mercoledì 21 ottobre 2015

Una libreria delle edizioni OCD al Teresianum

Il 15 ottobre scorso è stata aperta a Roma  nell’atrio di ingresso della Facoltà Teresianum la libreria delle Edizioni OCD. Il bookshop è a servizio soprattutto degli studenti e dei docenti, ma è aperto anche al pubblico esterno

Convegno Provinciale a Verona

S'inizia l'attività formativa nella Provincia Veneta e comincia con un convegno provinciale il prossimo 26 ottobre, a Verona, nella Casa di Spiritualità di “S. Fidenzio”. Per scaricare il programma con tutti i dettagli per la partecipazione
Clicca qui .

A proposito di vocazione

VOCAZIONE UMANA, CRISTIANA, CARMELITANA
di Maria Teresa Cristofori
L’uomo contemporaneo sta vivendo in una situazione di profonda crisi, che viene evidenziata da un rilevante numero di studiosi appartenenti a correnti di pensiero diverse, ma tutti concordi a denunciare il rischio della perdita di identità, che quotidianamente incombe sull’essere umano.       I molteplici nuovi strumenti che il progresso scientifico e tecnologico offre ed immette sul mercato a ritmo continuo, espongono l’uomo al pericolo di trasformarsi in un essere “digitale”, esperto nel manovrare i tasti, ma sempre più incapace di rientrare in se stesso, per scoprire ed utilizzare l’immenso patrimonio di valori  insito nelle sue facoltà interiori. E’ perciò molto importante riuscire a porci ed a dare una personale risposta a tale interrogativo : “ CHE COS’E’ L’UOMO?”.       
Il Concilio Vaticano II, consapevole delle opinioni varie e contrarie espresse su tale argomento, alcune delle quali esaltano l’uomo fino a farne una regola assoluta, mentre altre lo abbassano fino a portarlo alla disperazione, ha riflettuto su tale quesito, esprimendo il suo parere in proposito.     Nella Costituzione Pastorale “GAUDIUM ET SPES”, si fa presente che la  Chiesa avverte profondamente queste difficoltà e che “ ad esse può dare una risposta che le viene dalla divina Rivelazione, che descrive la vera condizione dell’uomo, dà una ragione delle sue miserie, e insieme aiuta a riconoscere giustamente la sua dignità e vocazione” (GS 12). Dalla sacra Scrittura si apprende che l’uomo è stato creato “ad immagine di Dio” ed il Salmo 8 ricerca una risposta da dare riguardo alla sua natura: ”Che cos’è l’uomo, che Tu ti ricordi di lui? L’hai fatto di poco inferiore agli angeli, l’hai coronato di gloria e di onore, e l’hai costituito sopra l’opera delle tue mani. Tutto hai sottoposto ai suoi piedi” (Sal 8, 5-7). Il documento conciliare ci ricorda che l’uomo “costituito da Dio in uno stato di santità”, abusò della sua libertà e preferì servire la creatura piuttosto che il Creatore, venendo, così, a trovarsi diviso in se stesso.Pertanto, la vita umana, sia individuale che collettiva, trova impedimento a conseguire la sua pienezza e “presenta i caratteri di una lotta drammatica tra il bene e il male, tra luce e tenebre”, in cui trovano insieme la loro ragione ultima  “sia la sublime vocazione e sia la profonda miseria, che gli uomini sperimentano”  (GS 13).
VOCAZIONE CRISTIANA
La Chiesa, in linea con la Divina Rivelazione, muove dalla convinzione che il Signore stesso è venuto a soccorrere l’uomo, a dargli forza ed a liberarlo, in Cristo Gesù, dalla schiavitù del peccato. Il Concilio evidenzia che “l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione  con Dio” (GS 19) e quindi ribadisce che  la dignità dell’uomo trova proprio in Dio il suo fondamento, poiché è da Dio Creatore che riceve le doti di intelligenza e di libertà. (cfr.GS 21).  I Cristiani sono chiamati ad accogliere la “BUONA NOVELLA”, cioè l’annuncio di salvezza  che , per amore, il Signore Gesù, incarnandosi, è venuto a portare sulla terra, come ci ricorda decisamente l’apostolo Paolo nella sua lettera ai Galati: “ Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli (Gal 4, 4-5).  L’adesione al Cristianesimo comporta l’accettazione del “Depositum fidei” della Chiesa, che pone il suo fondamento in DIO-TRINITA’, svelato in Cristo, Figlio di Dio e Salvatore dell’uomo e da Lui reso capace di partecipare alla stessa vita del Dio vivente. I cristiani che prendono sul serio l’opportunità di entrare in rapporto personale con il Signore, formano il nuovo “Popolo di Dio” che trova il suo centro in CRISTO, nostro Redentore e Sommo Sacerdote, che continua la sua opera di salvezza nella Chiesa, la quale attraverso la liturgia diviene espressione e attuazione dell’azione salvifica di Dio, che culmina nel mistero pasquale del suo  Figlio Gesù. Papa Francesco, nella sua Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium, invita ogni cristiano a rinnovare il proprio incontro personale con Gesù Cristo ed a lasciarsi incontrare da Lui,  “Vangelo eterno, che è lo stesso ieri e oggi e sempre”,  che non esclude nessuno dalla sua gioia.    Il Papa, convinto della costante creatività divina, ci ricorda che “la proposta cristiana non invecchia mai” (n°11) i ed esorta i fedeli ad accogliere l’annuncio evangelico ed a farsi evangelizzatori, poiché “ Annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove” (n°167).  Per offrire un aiuto a coloro che si sentono chiamati a partecipare nella carità all’unica santità di Dio, in risposta all’esortazione evangelica: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei Cieli (Mt 5, 48), lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, sin dai primi secoli, degli Ordini Religiosi con particolari carismi. Al seguito di essi, oltre a frati e monache, si sono  posti anche dei laici, che pur restando nel mondo, hanno desiderato condividere la  stessa spiritualità della famiglia religiosa da essi prescelta.
VOCAZIONE CARMELITANA NELL’ORDINE SECOLARE
L’Ordine Religioso dei Carmelitani Scalzi, non prende il nome da un fondatore, ma dal monte Carmelo situato in Palestina, luogo caro al Profeta Elia, dove sorgeva un piccolo oratorio dedicato alla Vergine Maria, sul quale si ritrovarono alcuni crociati desiderosi di unirsi maggiormente a Dio, vivendo in preghiera, in solitudine e coltivando  una particolare devozione a Maria, scelta come Madre, Sorella e modello perfetto da imitare. Intorno agli anni 1209-1214, il Vescovo di Gerusalemme Sant’Alberto, diede una Regola di Vita a quegli eremiti, che assunsero il nome di   “Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il nuovo Ordine, ottenuta l’approvazione pontificia, si diffuse in varie parti d’Europa e specialmente nella Spagna. Sin dall’inizio, la sua spiritualità, oltre che vissuta dai Religiosi nei conventi, fu seguita ed apprezzata anche da fedeli laici, che pur continuando a restare in famiglia e nel proprio ambiente sociale, intendevano uniformare la  loro vita, ispirandosi a quella condotta dai frati carmelitani. Sorse così il terz’ordine, che attualmente viene denominato Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi (sigla OCDS),costituito da comunità laicali e regolato da Costituzioni eStatuti approvati dalle autorità della Santa Chiesa.   Coloro che, mossi dall’amore di Dio e da un vivo desiderio di perfezione si sentono spinti ad entrare nell’OCDS, sono chiamati a prendere coscienza dell’identità carmelitana da assumere e quindi a riscoprire le fonti dalle quali scaturisce il nutrimento per avviare le anime verso la santità. Il punto  n° 3 delle attuali Costituzioni OCDS chiarisce 
CHI SONO I CARMELITANI SCALZI SECOLARI ed in conformità al CIC (Codice di Diritto Canonico), stabilisce che essi sono “MEMBRI DELLA CHIESA”. Tale affermazione riveste un’importanza fondamentale per la formazione dei Carmelitani Secolari, poiché ricorda loro che l’organismo primario al quale appartengono è, innanzi tutto, la CHIESA, alla quale si deve sempre professare, con lealtà, 
AMORE, SOTTOMISSIONE, OBBEDIENZA. Essa, infatti, come ci viene ricordato dal Concilio Vaticano II, è Sposa di Cristo, suo Corpo mistico, suo Sacramento per donare a tutti verità e grazia, da Lui Fondata e costituita come “Popolo che deriva la sua UNITA’ dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (LG 4). La specificità della chiamata al Carmelo Secolare, deve potenziare e giammai distogliere i fedeli dal principale compito affidato loro dal Battesimo, concernente “la testimonianza a Cristo, che devono rendere con la vita e con la parola nella famiglia, nel gruppo sociale cui appartengono e nell’ambito della professione che esercitano” (Ad Gentes, 21). Per vivere in pienezza le promesse battesimali, i membri OCDS, al pari di tutti i cristiani, hanno bisogno di una seria ed accurata formazione, che possa dare valore e credibilità alla loro testimonianza. 
L’aspetto specifico della loro vocazione che li impegna a vivere “IN OSSEQUIO DI GESU’ CRISTO” (Regola di Sant’Alberto n°2), comporta per ciascuno di essi l’esigenza di tradurre nella realtà quotidiana, una vita evangelica incentrata sul Cristo e quindi rivolta a proclamare la sua gloria, a zelare il suo onore, a configurarsi a Lui, fino a divenire dei tabernacoli viventi del suo amore. Tale itinerario di perfezione va posto sotto la protezione di Nostra Signora del Monte Carmelo, ispirandosi a Santa Teresa di Gesù, a San Giovanni della Croce,  alla tradizione biblica del Profeta Elia (Cost n°3), avvalendosi del contributo offerto dai Documenti della Chiesa e seguendo l’esempio degli altri numerosi Santi Carmelitani.
SANTA TERESA DI GESU’. S. Teresa di Gesù fu colei che si impegnò a ripristinare nell’Ordine lo spirito primitivo ed è perciò all’origine del Carmelo Riformato, successivamente denominato ”Ordine dei Carmelitani Scalzi”. Ella nacque nel 1515 ad Avila in Spagna, da una distinta famiglia costituita da devoti genitori e da tre sorelle e nove fratelli. Il 2 novembre 1535 entrò, per farsi religiosa, nel grande Monastero Carmelitano dell’Incarnazione di Avila, nel quale dimoravano circa 180 monache consacrate.  Donna intelligente e di grande spirito, dopo aver trascorso oltre venti anni in quel monastero, si sentì chiamata dal Signore a rinnovare la vita religiosa del suo Ordine, centrandola in Cristo e riconducendola sulla via dell’Orazione, intesa come efficace mezzo per instaurare un vero rapporto di amicizia e di comunione con Dio. Il 24 agosto 1562, festa di S. Bartolomeo, diede inizio alla Riforma Carmelitana, aprendo in Avila il suo primo monastero dedicato a San Giuseppe. Sempre sospinta dall’amore di Dio e del prossimo, non si lasciò scoraggiare dalle difficoltà, né da critiche ed incomprensioni e con “determinata determinazione”, portò avanti il suo progetto continuando a fondare nuovi monasteri, da lei denominati anche“Colombai della B.V. Maria”.    Nel 1568 riuscì  ad introdurre la Riforma anche tra i frati, aprendo a Durvelo un piccolo e povero convento, di cui San Giovanni della Croce, suo devoto sostenitore, fu uno dei primi due religiosi. Per la sua dottrina, per i suoi numerosi “Scritti” come “Vita”, ”Cammino di perfezione”, “Castello interiore”,  S. Teresa di Gesù viene concordemente considerata “maestra di vita spirituale” e quale prima donna, fu proclamata da Paolo VI Dottore della Chiesa universale il 27 settembre 1970.     
 SAN GIOVANNI DELLA CROCE:   Nacque a Fontiveros (Spagna) nel 1542 ed entrato nell’Ordine Carmelitano, dopo essersi incontrato con S. Teresa, aderì alla sua Riforma e l’aiutò a portarla avanti. Incontrò persecuzioni, fatiche e sofferenze, ma mosso da una viva “fiamma d’amore”, coltivò sempre in lui e nelle anime da lui formate, la bellezza e la gioia dell’amicizia con Dio. Fu insigne poeta e scrisse opere come la “Salita del Monte Carmelo”, la “Notte Oscura”, il “Cantico Spirituale, per le quali il Papa Pio XI lo proclamò  “Dottore Mistico” della Chiesa Universale.   Meravigliosa è la vocazione al Carmelo, perché sa come additare alle anime la via della santità. 
Caprarola, 16/10/ 2015                                    Maria Teresa Cristofori.   

martedì 20 ottobre 2015

Avviso per le fraternità della Provincia ligure

Riportiamo, di seguito, alcune comunicazioni della Provincia Ligure:

Una festa per il dono dei due santi Martin


In ogni comunità il significato della canonizzazione dei coniugi Martin è stato e sarà approfondito con giornate di preghiera, lectio, e venerazione delle reliquie. 

Ricordiamo i bei momenti di preghiera vissuti dalla fraternità della Sacra Famiglia di Lago Patria ad Angri, in visita alla cappella dei Martin. Qui sotto è raffigurato l'altare.




Un triduo di ringraziamento dal 20 al 22 ottobre anche per il monastero di Santa Teresa Nuova e l'ocds di Bari che trascorreranno ore di riflessione e preghiera all'insegna dell' "Amarsi oltre la morte".








Sabato sera 24 ottobre arriveranno nel Convento dei Padri Carmelitani di Monza le urne con le reliquie dei Santi Coniugi Martin e della loro figlia Santa Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo. Sarà l'occasione per  ringraziare il Signore per il dono di questi due modelli di sanità laica e familiare.

Vedere programma qui

Il 31 ottobre la fraternità dei Ponti Rossi di Napoli nel corso di una lectio condividerà la lettura di alcune lettere di S. Zelia Guerin e di S. Louis Martin e la testimonianza di una giovane coppia su santità e famiglia.

sabato 17 ottobre 2015

Una coppia esemplare per la Chiesa: Zelia e Luigi Martin

Domani, 18 ottobre, in piazza San Pietro, papa Francesco iscriverà solennemente  i coniugi Luigi Martin e Zelia Guérin, genitori di S. Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, nel canone dei Santi, che la Chiesa propone come esempi di vita cristiana ai fedeli di tutto il mondo, affinché diventino fonte di ispirazione e compagni di cammino dai quali ricevere impulso, luce e conforto

Presente in san Pietro (e stasera alla veglia nella parrocchia di Santa Teresa a Roma) una folta delegazione dell'Ocds d'Italia.

P. Romano Gambalunga ocd, Postulatore generale dell'Ordine e padre della Provincia veneta, sarà ospite della trasmissione Cristianità (Rai Italia) che andrà in onda domenica 18 ottobre e che avrà come argomento proprio la canonizzazione dei due santi genitori di S. Teresa di Lisieux. 
Dal sito della Curia Generalizia inoltre riportiamo l'estratto della lettera del Preposito Generale  P. Saverio Cannistrà ocd a tutto l’Ordine in occasione di quest'evento importante per noi carmelitani, ma fondamentale per tutta la Chiesa. 

Vediamo come p. Saverio ci aiuta a comprendere questo dono:


Il dono dei figli: «desideravo di averne molti, per allevarli per il Cielo»
Nove furono i figli che nacquero dalla loro unione riempiendo di gioia le loro vite: «Quando abbiamo avuto i nostri figlioli, le nostre idee sono un po’ cambiate: non vivevamo più che per loro, questa era la nostra felicità e non l’abbiamo mai trovata se non in loro. Insomma, tutto ci riusciva felicissimo, il mondo non ci era più di peso. Per me era il grande compenso, perciò desideravo di averne molti, per allevarli per il Cielo. Fra loro, quattro sono già ben sistemati e gli altri, sì, gli altri andranno pure in quel regno celeste, carichi di maggiori meriti, poiché avranno combattuto più a lungo» (Lettere familiari 192).
Vita familiare, cammino di santità
L’aspirazione di Zelia alla santità, per sé e per i propri cari, era costante, pur nella consapevolezza dei propri limiti e del tempo perduto: «Voglio farmi santa: non sarà facile, vi è molto da sgrossare e il legno è duro come una pietra. Sarebbe stato meglio iniziare prima, mentre era meno difficile, ma, infine, “è meglio tardi che mai”» (Lettere familiari 110). Scrive al fratello: «Vedo con piacere che sei molto stimato a Lisieux: stai per diventare una persona di merito; ne sono felicissima, ma prima di tutto desidero che tu sia santo» (Lettere familiari 116). Anche di fronte alla figlia dal carattere difficile, Leonia, che a scuola avevano definito “una bambina terribile”, pur nella penosa consapevolezza dei suoi grandi limiti – «la povera bambina è coperta di difetti come da un mantello. Non si sa come prenderla» (Lettere familiari 185) – non manca la fiducia alimentata dalla fede nella bontà di Dio e dall’abbandono al suo disegno di salvezza: «Il buon Dio è così misericordioso che ho sempre sperato e spero ancora» (ivi).
Amore di Dio, amore del prossimo
Conosciamo bene, dalla testimonianza di santa Teresina, la grande intimità di Luigi con Dio e come questa trasparisse dal suo volto: «A volte i suoi occhi si facevano lucidi di commozione, ed egli si sforzava di trattenere le lacrime; sembrava non essere più legato alla terra, tanto la sua anima si immergeva nelle verità eterne» (Manoscritto A, 60); «mi bastava guardarlo per sapere come pregano i santi» (Manoscritto A, 63). Durante la sua malattia, nei momenti di consapevolezza, pur sentendosi umiliato, Luigi ripeteva: «Tutto per la maggiore gloria di Dio!».
L’amore verso Dio, quando c’è, è inscindibilmente amore verso il prossimo e, in modo speciale, verso chi ha bisogno di aiuto. Sono molti gli episodi nei quali emerge con chiarezza nella vita di Zelia e Luigi la bellezza di questa dedizione verso il prossimo – a partire dalle operaie che lavorano nella propria azienda di merletti, trattate come figlie (cf Lettere familiari 29) – perché sono la carne di Cristo, persone che stanno particolarmente a cuore a Dio (cf Evangelii gaudium 24.178). È un’attenzione alla persona tutta intera, al suo corpo e alla sua anima, che diventa giustizia retributiva, condivisione della propria tavola, ricerca di cure e di un letto per il senzatetto, preoccupazione di dare il conforto della vicinanza sensibile di Dio nel momento del trapasso trovando un sacerdote, generosità nell’aiutare economicamente un fratello in difficoltà, piacere nell’ essere al servizio della gioia altrui, solidarietà nella sofferenza di chi è colpito da un lutto, visita agli ammalati.
La bellezza straordinaria delle cose ordinarie
Il grande messaggio che gli sposi e la famiglia Martin ci comunicano è la possibilità offerta a tutte le famiglie, in primo luogo a quelle cristiane, la bellezza straordinaria delle cose ordinarie, quando la propria storia viene ricevuta dalle mani di Dio e ci si offre a Lui, con la rasserenante consapevolezza che «la cosa più saggia e più semplice in tutto questo è di rassegnarsi alla volontà di Dio e di prepararsi in anticipo a portare la propria croce il più coraggiosamente possibile» (Lettere familiari 51), mettendosi «nella disposizione di accettare generosamente la volontà di Dio, quale che sia, poiché sarà sempre quello che vi può essere di meglio per noi» (Lettere familiari 204).
In questa canonizzazione possiamo cogliere l’invito rivolto al Carmelo teresiano a essere di più famiglia, a scoprire la bellezza e l’importanza delle nostre responsabilità quotidiane, imparando umilmente dalle famiglie, che vivono con impegno la propria vocazione e missione.
La famiglia, «comunità che sa accompagnare, far festa e portare frutto»
Guardando ai coniugi Martin e ai frutti visibili di santità del loro essere u
n cuore solo e un’anima sola, ci rendiamo meglio conto che, imparando a comunicare, diventiamo «comunità che sa accompagnare, festeggiare e fruttificare», e comprendiamo che «la famiglia più bella, protagonista e non problema, è quella che sa comunicare, partendo dalla testimonianza, la bellezza e la ricchezza del rapporto tra uomo e donna, e di quello tra genitori e figli» (Messaggio del Santo Padre Francesco per la 49a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 17 maggio 2015).
Il mio auspicio è che, a partire dalla grazia che riceviamo attraverso questa canonizzazione, ci impegniamo a conoscere da vicino, anche attraverso la lettura della loro corrispondenza, la testimonianza di questa coppia e ci inseriamo creativamente nel cammino che la Chiesa sta tracciando, invitandoci a riscoprire la famiglia come soggetto imprescindibile per l’evangelizzazione e scuola di umanità.


P. Saverio Cannistrà
Preposito Generale OCD

venerdì 16 ottobre 2015

Auguri alle sorelle e al fratello ammessi nell'Ordine Secolare!

Luisa Soirto (presidente ocds Chiaia), Francesca Napolitano, Ciro Esposito, Nicoletta Aveta, p. Luigi Borriello (assistente di fraternità) e Giulia Bile (maestra di formazione)
Il 15 ottobre, nella solenne festività di S. Teresa di Gesù, si è tenuta nella Chiesa di Santa Teresa a  Chiaia in Napoli una solenne liturgia eucaristica in cui Nicoletta Aveta, Ciro Esposito e Francesca Napolitano sono stati ammessi al Carmelo (più precisamente al periodo di formazione all'Ordine dei Carmelitani Scalzi della Provincia di Napoli, al cui termine seguirà, se Dio vuole, l'impegno della Promessa Temporanea a vivere l'impegno battesimale) .
Già accolti nella piccola, ma storica Fraternità di Chiaia i tre nuovi componenti sono stati festeggiati anche dai rappresentanti di altre fraternità della Provincia. 

Nella stessa funzione i componenti della Fraternità hanno voluto confermare e rinnovare le loro Promesse definitive e, con grande sorpresa ed emozione di tutti, si sono uniti a loro i confratelli e le consorelle presenti  delle altre fraternità della Provincia napoletana. Il tutto a riprova, se ce ne fosse bisogno,  del grande amore che unisce tutti i figli di Teresa d’Avila.

lunedì 12 ottobre 2015

A Pavia si parla di Teresa

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L’Università di Pavia si è unita alle celebrazioni per il V centenario della nascita di Santa Teresa che si stanno tenendo in tutto il mondo dedicando alcune giornate di studio alla santa di Avila, riformatrice del Carmelo, donna, mistica, scrittrice dall'eccezionale personalità. I molteplici aspetti della sua grande figura saranno illustrati da eventi di varia natura, tutti segnati, però, dal fascino segreto che Teresa continua a esercitare su chiunque di noi, e da appassionato rigore scientifico.
Scarica qui l'invito

Fraternità in preghiera per la famiglia


Mercoledì 14 ottobre dalle ore 8.00 alle 24.00 giornata di preghiera per la santità delle famiglie. Ogni membro dell' Ocds accenda una lampada nella propria casa e viva con la propria famiglia alla presenza di Dio in apertura all'ascolto e all'offerta di sé.


Nel monastero di Santa Teresa nuova, a Bari, il 20, 21 e 22 ottobre giornate di studio e preghiera dedicate ai nuovi santi, Louis e Zelia Martin
(R. S. Provincia Napoletana)

domenica 11 ottobre 2015

Parte anche la formazione in Campania e Puglia

La formazione dei formatori nella Provincia di San Giuseppe

Provenienti dalle varie parti dei due Territori, Romano e Toscano, nel primo pomeriggio di venerdì 2 ottobre, ci siamo incontrati a Montecompatri per il Corso di Formazione che aveva come tema “Come fare orazione”, conP. Arnaldo Pigna – Delegato Provinciale OCDS (nella foto)
Eravamo oltre quaranta membri dell’OCDS: una bellissima fraternità che si va visibilmente allargando sempre di più nel desiderio di conoscersi e di fondersi nell’amicizia e soprattutto nella preghiera.
L’appuntamento, ben preparato, era stato preceduto da un consistente fascicolo che anticipava l’argomento ed è avvenuto in un ambiente fraterno, accogliente e di rara bellezza e pace. Clicca qui per leggere la relazione
A questa esperienza formativa,  il sito della Provincia di San Giuseppe ha dedicato ampi servizi

Programma e attività della Provincia Ligure



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A "Non solo Rosa" su Telepace la Presidente dell'Ocds d'Italia



L'intervista con la Presidente del Coordinamento interprovinciale ocds, Silvana Brigida De Grandi,  trasmessa oggi  su Telepace, nel programma "NON SOLO ROSA"dedicato al mondo della donna  e ai vari ruoli che ricopre nella famiglia e nella società (alle ore 18.30 circa)  sarà replicata martedì 13 alle ore 11,30 e alle ore 22. L'intervista scopre i "segreti" del conciliare la nostra vita familiare con l'impegno nell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi e anche la bellezza della vocazione teresiana.
Sarà visibile, successivamente, sul sito http://www.telepaceverona.it/non-solo-rosa/

sabato 10 ottobre 2015

Esercizi Spirituali. E' tempo di camminare con Teresa


Il 25, 26 e 27 settembre 2015 si sono svolti gli Esercizi Spirituali dell’Ordine Secolare Carmelitano della Sardegna, presso il Centro di Spiritualità “Nostra Signora del Rimedio” a Oristano (località Donigala). Il predicatore degli esercizi è stato padre Attilio Ghisleri, OCD che ha trattato il tema “In orazione con Teresa di Gesù. Es tiempo de caminar!” 
Hanno partecipato le fraternità sarde di Bosa, Nuoro, Cagliari Ozieri e Pula.
Il tema è stato particolarmente coinvolgente e profondo in quanto imperniato sul nucleo del carisma teresiano: in orazione con Teresa di Gesù e alla scoperta del Gesù di Teresa per stupirci, elevare gli animi, contemplare e riempire i cuori per rispondere alla Parola con amore.

Gli argomenti trattati sono stati diversi:
  • -    Elementi in relazione alla preghiera (vita di fede, apertura alla speranza teologale, raccoglimento)
  • -          Cosa vuol dire pregare (rapporto con Dio, per mezzo di Cristo nello S. Santo)
  • -          I frutti della preghiera (uno spirito di pace, vita specchio del Vangelo, partecipazione all’azione salvifica di Cristo)
  • -          Signore, insegnaci a pregare
  • -          Valori fondamentali nell’orazione per Teresa di Gesù
  • -          Gli attori dell’orazione (Dio Padre, Dio Figlio, Dio S. Santo)
  • -          Il cammino dell’orazione
Vi sono stati momenti di fraterna condivisione scanditi dalle celebrazioni liturgiche ed eucaristiche, dai canti liturgici, dalle meditazioni e dalla preghiera silenziosa.
Nella mattinata di sabato, durante la celebrazione liturgica, in un clima partecipato ed intenso si è svolto il rito di ammissione all’Ordine Secolare della fraternità di Nuoro di una sorella (Piera Demontis). E’ stato un bel momento di preghiera, di intensa condivisione e di grazia con parole del Padre dense di significato, di gioia e speranza per tutti, che possiamo vivere nell’amore a Cristo nell’orazione e carisma della santa Madre Teresa.

giovedì 8 ottobre 2015

Incontro a Sassone domani e domenica


L’anno 2015 ha visto l’OCDS italiano impegnato in molte e importanti iniziative: il Corso biblico in Terra Santa, i vari festeggiamenti per celebrare il V Centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù, nostra Madre, l’Incontro Teresiano Internazionale ad Avila; e ora, nel riprendere il cammino, guardiamo con speranza e fiducia al prossimo Convegno Nazionale OCDS dal 7 al 10 luglio 2016.
Come da precedenti accordi presi insieme, si è deciso di incontrarci il 10-11 Ottobre p.v. per continuare il cammino nella condivisione fraterna della nostra comune responsabilità (per leggere la convocazione della Presidente clicca qui)

martedì 6 ottobre 2015

NAPOLI. Tre ammissioni all'Ocds di Chiaia

Per innamorarsene, Dio non posa lo sguardo sulla grandezza dell’anima,
ma sulla grandezza della sua umiltà . (S. Giovanni della Croce)


La Comunità dei Padri Carmelitani Scalzi e la Fraternità Ocds di “Santa Teresa a Chiaia ” in Napoli, nella gioia del V centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù, sono liete di comunicare l’Ammissione all’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi, per il cammino di formazione nella Famiglia del Carmelo Teresiano, di Nicoletta Aveta, Ciro Esposito e Francesca Napolitano.
 Il rito di Ammissione avrà luogo nel corso di una solenne Liturgia Eucaristica presieduta dal rev. P. Luigi Borriello, Assistente dell’Ocds e Superiore del Convento di Santa Teresa a Chiaia in Napoli, presso l’omonima Chiesa di Via V. Colonna, in data 15 Ottobre 2015, alle ore 18.30

La peregrinatio delle reliquie dei Martin

L'urna con le reliquie dei coniugi Martin (che saranno canonizzati domenica 18 ottobre) e di S. Teresina sono nelle Basilica di santa Maria Maggiore a Roma. Le fraternità del Nord e quanto non hanno avuto la possibilità di arrivare a Roma, potranno anche venerarle a Monza, Lugo, Montecchio come indicato nel calendario che pubblichiamo QUI