La Comunità OCDS “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo" di
Piacenza il 20 settembre 2015 ha
organizzato per il V Centenario della nascita di S. Teresa di Gesù, una giornata in onore della “Santa Camminatrice” presso il Monastero
delle Carmelitane Scalze di Piacenza.
La giornata si è svolta con la recita della Liturgia delle
Lodi, a seguire una riflessione su: “Vocazione e appartenenza all’Ordine
Secolare” tenuta dalla Presidente Provinciale, la celebrazione Eucaristica
svolta dal P. Assistente Renzo Bertoli, seguita da un’ agape fraterna.
Al pomeriggio si è
svolta la rappresentazione del “ Dialogo tra due anime” tenuta da un gruppo di
attori dilettanti, regista Vittoria Lozzi OCDS. Il dialogo tra due anime
riguarda due libri aventi lo stesso titolo, che sono stati scritti a tre secoli
di distanza. Il Castello Interiore
composto nel 1577 da S. Teresa, l’altro è un romanzo scritto nel 1922 da Franz
Kafka, un grande scrittore moderno e il più celebre interprete dell’angoscia
contemporanea.
Romanzo attuale e moderno è più un -grido- attesa che risposta. Il Castello
Interiore di S. Teresa , anche se scritto alcuni secoli prima, continua ad
avere un valore di risposta “graziosa” anche per l’uomo moderno; una risposta
piena di grazia. Nell’accostamento dei due autori ci chiediamo che cosa abbiano
da dire “ all’uomo d’oggi” e quale sia il
messaggio che ci raggiunge. Non è l’uomo moderno contemporaneo che
interroga il testo del passato, ma è il
testo “ antico” che chiama a sé l’uomo di oggi e si offre a lui come risposta,
come promessa, come salvezza e speranza; come futuro verso cui si è incamminati.
E’ esattamente questo che accade quando si legge S. Teresa. Si tratta di una
risposta che la Santa ha sperimentato, e rivela il futuro che Dio promette
anche all’uomo d’oggi, anche all’uomo più lontano più estraneo, perfino più
ostile. Questo strano e affascinante
rapporto tra S. Teresa e Kafka entrambi
incornano un diverso destino dell’uomo. ( “ Castello Interiore” di S. Teresa D’Avila –
Introdotto da L’inaccessibile Castello da Franz Kafka a S. Teresa. Di P.
Antonio Maria Sicari – Jaca Book
La rappresentazione ha voluto descrivere tutta l’angoscia
accumulata dall’uomo moderno che si sente sradicato e in balia di avvenimenti e
di forze incomprensibili. L’uomo spaesato strappato dalla sua casa e “ gettato
dove non è atteso”, dove è di troppo dove nessuno ha bisogno di lui. Il
castello forse è abitato da un lontanissimo signore, o forse governato da leggi
inflessibili e cieche, o amministrato da malvagi. In Teresa l’uomo estraneo è
chiamato a scoprire d’essere lui stesso il Castello prezioso.
Hanno partecipato all’incontro fratelli/sorelle OCDS di Piacenza e provenienti da altre Comunità, simpatizzanti,
persone del luogo.
Un sentito grazie alla regista Vittoria, agli attori, alle
Monache che ci hanno ospitati e a tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita della giornata.
Con il P. Generale Cannistrà diciamo: grazie Teresa, perché
non per te , ma veramente per tutti noi sei nata!
La
Comunità OCDS di Piacenza