SO
IN CHI HO CREDUTO…
Vivere
a tu per tu con Colui
dal quale SAPPIAMO DI ESSERE AMATI
“La fede
– scrive Papa Francesco nella Lumen
Fidei – sa che Dio si è fatto molto
vicino a noi, che Cristo ci è stato dato come grande dono che ci trasforma
interiormente, che abita in noi, e così ci dona la luce che illumina l’origine
e la fine della vita, l’intero arco del cammino umano” (…) Nella fede, l’"io" del credente si
espande per essere abitato da un Altro, per vivere in un Altro, e così la sua
vita si allarga nell’Amore. Qui si situa l’azione propria dello Spirito Santo.
Il cristiano può avere gli occhi di Gesù, i suoi sentimenti, la sua
disposizione filiale, perché viene reso partecipe del suo Amore, che è lo
Spirito
Se leggiamo San Paolo, un uomo che inizialmente non
ha creduto, anzi ha messo a morte di primi cristiani, comprendiamo come la fede
nasca da un incontro e in una conoscenza che potremmo dire affettiva. Agli
Efesini egli dice . Che il Cristo abiti
per la fede nei vostri cuori e nella
Lettera ai Romani ribadisce “Con il cuore si crede”. E quando, nella Lettera, a Timoteo scrive “So
in chi ho riposto la mia fede” egli vuole testimoniare che in lui la fede, come
spiega il Papa, ha trasformato la persona intera …
Quindi Colui in cui io
pongo la mia fiducia è la stessa Persona che Teresa di Gesù riconosce come Colui dal quale sappiamo di essere
amati. Teresa ci dice anche che “non
arriveremo mai a conoscerci, se insieme non procureremo di conoscere Dio”.
Vedete come il Carmelo,
che è la nostra vocazione particolare (indirizza cioè la nostra prima vocazione
che è l’essere cristiani) ci aiuta a vedere in che modo si fa esperienza di Dio?
Per leggere il testo dell'incontro di Formazione a cura di Stefania De Bonis incaricata alla formazione dell'OCDS dei SS. Teresa e Giuseppe di Napoli (Ponti Rossi) clicca QUI