Dal 9 al 12 novembre scorso, una quarantina di fratelli e sorelle del Carmelo Secolare della Provincia Ligure hanno partecipato agli Esercizi Spirituali 2023 presso il Monastero S. Croce di Bocca di Magra (La Spezia); un luogo incantevole che favorisce la contemplazione e con un bel parco dove passeggiare, respirare, riflettere e pregare, in compagnia o da solo con Colui dal quale sappiamo di essere amati!
Il tema è stato ”NELL’ASCOLTO DELLA PAROLA: IL SEGRETO DELLA FEDELTÀ“ e gli Esercizi Spirituali sono stati guidati da Suor Cristiana Dobner, monaca carmelitana del Monastero “Santa Maria del Monte Carmelo” presso Concenedo di Barzio (LC).
Suor Cristiana, poliglotta, grande conoscitrice delle Sacre Scritture, sia della Bibbia, sia della Torah, che ha approfondito a partire dalla lingua originale, ci ha affascinato e guidato nelle varie meditazioni cosicché ognuno potesse accogliere e raccogliere quanto più utile per la propria fase di vita e crescita spirituale.
Ci ha donato, inoltre, immagini di grande ricchezza e bellezza, spiegando anche l’etimologia di più parole in lingua ebraica e facendo riferimento a molte citazioni bibliche, ci ha fatto cogliere le radici comuni tra Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.
L’originalità individuale di noi laici, che ci nutriamo della Parola, deve sfociare in un atteggiamento quotidiano, senza essere troppo astratto, perché anche noi viviamo in un ‘monastero invisibile’, meditando giorno e notte la legge del Signore.
Ciascuno di noi ricerca il cammino che il Signore ha tracciato personalmente per noi, tenendo presente che il nostro cuore ha un istinto buono ed un istinto cattivo ( LEVAV cuori in lingua ebraica) e quindi la tensione è verso un cuore unificato ( LEV) , il cuore di Cristo, ma più ci avviciniamo, più incontriamo difficoltà e allora, per affrontare questa lotta preparati, è necessario rivestire l’armatura di Dio, come è scritto nella nostra Regola.
Dobbiamo trovare un modo nostro di ascolto e sotto l’azione dello Spirito, possiamo adottare una metodologia che si chiama ‘collana’ nel momento in cui accostiamo i versetti della Scrittura come perle.
Noi carmelitani dobbiamo portare la collana della Regola e quella personale per tentare di capire il significato della Parola, che richiede lo stesso rispetto dell’Eucarestia.
Ricordiamoci che Gesù Cristo ci dichiara il Suo Amore, non si ritira e quando viene respinto non si indigna ma ci aspetta sulla porta. Solo la nostra risposta d’amore può far sì che la persona sia inondata della Misericordia e ogni debito sia cancellato ed estinto.
Quando Dio fa irruzione nella nostra vita, siamo come su un ponte di diamante tra l’abisso dell’infinità divina ed il nostro nulla. Se ci rifiutiamo di percorrere questo ponte di diamante, non sperimentiamo ne’ la pienezza di vita ne’ la gioia profonda, ma posso testimoniare con la mia vita che se ci fidiamo, confidiamo e ci affidiamo totalmente a Dio, possiamo arrivare a vivere con stupore e meraviglia malgrado le nostre debolezze, fragilità, limiti e nonostante la sofferenza.
Un’intera meditazione è stata incentrata sulla Benedizione, ricordandoci che è un bene universale di cui tutti abbiamo bisogno e tutti dobbiamo benedire Dio. Si tratta di diventare benedizione. Tutto proviene dal Signore: ”Benedetto sei Tu Signore, Giusto Giudice”.
Dobbiamo cercare di diventare anche costruttori di SHALOM che non significa solo pace, ma include una gamma di significati: prosperità, socievolezza, gentilezza, liberazione, completezza e altro ancora.
Naturalmente la vera pace è la pace di Cristo che riceviamo per grazia, ma che dobbiamo chiedere e desiderare tenendo il cuore sgombro ed aperto per Lui. Abbiamo tuttavia necessità di essere educati alla pace nei suoi tre aspetti che sono il rispetto dell’altro, il senso del pluralismo e la lotta contro il fanatismo .
Tutto ciò che abbiamo ascoltato deve incarnarsi nel nostro quotidiano ed aiutarci a crescere nell’Amore che è servizio; come Gesù ha lavato i piedi ai Suoi discepoli, così dovremmo fare anche noi accettando il bisogno altrui con rispetto e riverenza.
Come riflessione conclusiva, ecco le parole di Madeleine Delbrel che mi commuovono fino alle lacrime e mi spronano ad andare avanti con fedeltà e fiducia piena nella Volontà di Dio verso una fratellanza universale, senza temere fragilità e debolezze, ma lasciando spazio al Suo Amore che passa attraverso ognuno di noi.
Ringraziamo il Signore per questi giorni di grazia vissuti in un clima fraterno con spazi insieme, per la liturgia, l’Adorazione e la preghiera comunitaria.
Un sentito grazie ai Padri ed in particolare a coloro che ci hanno ospitato (anche per la visita al Fortino, l’ultima residenza del Card. Anastasio Ballestrero), raccontandoci alcuni aneddoti sullo sguardo lungimirante del Cardinale.