lunedì 16 ottobre 2023

Piccole storie per l'anima - 100


 E  ADESSO?


In principio Dio creò il cielo e la terra. Dopo parecchi milioni di anni, l'uomo, forte della sua intelligenza, della sua scienza e della sua tecnologia, si fece coraggio e decise di assumere il comando del mondo e del futuro. Allora cominciarono gli ultimi sette giorni della storia.
             

Nel mattino del primo giorno, l'uomo si convinse che per essere felice nella vita non aveva proprio bisogno di Dio. Così decise di non essere più a immagine di Dio, ma di essere semplicemente uomo. Un uomo però che ben presto fece l’amara esperienza che la felicità tanto desiderata non era di questo mondo.
 Così trasformo la sua ricerca di felicità in ricerca di piaceri della vita: l’edonismo sarebbe diventato il fine della sua vita.
        Dovendo credere in qualcosa, credette nella scienza, nella tecnologia, nella borsa valori, nel progresso, nella pianificazione, nello sviluppo e specialmente nella sicurezza. Sì, la sicurezza era la base. Doveva essere pronto a difendersi dai nemici. Lanciò satelliti di investigazione, preparò missili carichi di bombe atomiche. E fu La sera e la mattina del primo giorno.

         Nel secondo giorno degli ultimi tempi, morirono i pesci dei fiumi inquinati dagli scarichi industriali, morirono i pesci del mare per gli scoli delle grandi navi petroliere e per il deposito del fondo degli oceani: i depositi erano radioattivi; morirono gli uccelli del cielo impregnati da gas velenosi, morirono gli animali che attraversavano incauti le grandi autostrade, avvelenati dalle scariche soffocanti del traffico infernale. E fu la sera e la mattina del secondo giorno.
 
         Nel terzo giorno seccò l'erba nei prati, le foglie sugli alberi, il muschio delle rocce e i fiori nei giardini. Poiché l'uomo aveva deciso di controllare le stagioni in modo conforme a una pianificazione precisa, le piogge si diradarono, le temperature crebbero e i ghiacciai si sciolsero,  le sorgenti seccarono e le barche che veleggiavano sui fiumi si arenarono nei letti rinsecchiti. E fu la sera e la mattina del terzo giorno.

       Nel quarto giorno, morirono milioni di uomini; alcuni contaminati da virus coltivati in provette scientifiche, altri per la dimenticanza imperdonabile di chiudere i depositi batteriologici, preparati per la guerra. E maledissero Dio: se Egli era buono, perché permetteva tanti mali? E fu la sera e la mattina del quarto giorno.

        Nel quinto giorno, gli uomini, smarriti nella babele che avevano creato, iniziarono a diffidare di tutto e di tutti. E poiché si sentivano minacciati, decisero di azionare il pulsante rosso della guerra nucleare. Il fuoco avvolse il pianeta, le montagne fumarono, i mari evaporarono. Nelle città gli scheletri di cemento armato diventarono neri, Lanciando fumo dalle orbite aperte. E gli angeli del cielo assistettero spaventati nel vedere il pianeta azzurro prendere il colore del fuoco, e coprirsi poi di un marrone sporco e infine rimanere color cenere. Essi interruppero i loro canti per dieci minuti. E fu la sera e la mattina del quinto giorno.

        Nel sesto giorno si spense la luce: polvere e cenere coprirono il sole, la luna e le stelle. E fu la sera e la mattina del sesto giorno.

      Nel settimo giorno, c'era pace, finalmente! La terra però era diventata informe e vuota e lo spirito dell'uomo, il fantasma dell'uomo, aleggiava sulle cose. Anche all’inferno giunsero le notizie di come l’uomo aveva ridotto la creazione. In ogni angolo dell'inferno si commentava la storia affascinante dell'uomo che aveva preso il comando del mondo e che si credeva un dio...Risate sguaiate echeggiarono fino ai cori degli angeli del paradiso.

         Nella sua perfidia Satana era orgogliosamente soddisfatto, perché il suo piano di dannare le anime e di distruggere la creazione si stava pienamente realizzando... 


24 Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione;
25 avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto;
26 anch'io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,
27 quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore, quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione.
28 Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno.
29 Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore;
30 non hanno accettato il mio consiglio e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;
31 mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni.
32 Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male».
(Libro dei Proverbi Cap 1  24-32)