sabato 1 luglio 2023

Solo Dios Basta

 


Dal Cammino di perfezione

Cap. 54

        “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra” Sarei stata fresca io, Signore, se fosse spettato a me realizzare o meno la tua volontà! Ora io ti consegno spontaneamente la mia, anche se è un pezzo che non va immune da interesse, perché ho già constatato per collaudata esperienza quale guadagno ricavo dal rimettere liberamente la mia volontà alla tua. Fatelo comprendere bene a quelle che vorranno fare la professione in questa casa; sottomettetele ad un lungo periodo di prova, perché non pensino che siano sufficienti le sole parole, ma che si convincano che ci vogliono anche le opere.

Cap. 55
         Avete visto figlie, cosa abbia dato il Padre a colui che amava più di tutti; e da qui potete desumere quale sia la sua volontà...sforzatevi di sopportare quanto Sua Maestà vorrà imporvi. In sostanza tutte le avvertenze che vi ho date in questo libro tendono a mettere a fuoco la necessità di abbandonarci completamente al Creatore, innestando la nostra volontà sulla sua e sganciandoci dalle creature
         In effetti, senza donarci completamente al Signore e abbandonarci nelle sue mani permettendogli di agire in tutto e per tutto secondo la sua volontà, da lui non ci verrà mai concesso di bere a quella sorgente. L'acqua che ne sgorga è appunto la contemplazione perfetta. La tua volontà, Signore si compia in me sempre, in tutti i modi e le forme che vorrai. Poichè tuo figlio ti consegnò in nome di tutti anche questa mia volontà, non è giusto che io da parte mia manchi all'impegno.
        Ma perchè io vi tenga fede, fammi tu la grazia di accordarmi quel tuo regno che egli t'ha chiesto per me e disponi pure di me come di cosa tua secondo il tuo volere. Oh, sorelle mie, quale forza racchiude in sé questo dono! Se vien fatto con la dovuta risolutezza, non può mancare di attrarre l'Onnipotente a divenire un tutto unico con la nostra miseria, trasformandoci in Lui e attuando l'unione del Creatore con la creatura.

Cap.56

       Quanto più ferma è la risolutezza con cui agisce l'anima, tanto più energicamente il Signore la attira a sé, sollevandola da tutte le bassezze di quaggiù e strappandola a se stessa per abilitarla a ricevere insigni grazie da Lui. Non contento infatti di averla portata a costituire un tutto unico con lui, per averla ormai trasformata in se stesso, comincia a godere con lei, a rivelarle dei segreti, ad aver piacere che lei capisca quanto ha guadagnato e si faccia un'idea di quanto ancora le tenga in serbo....cominci a a trattarla con tanta amicizia, che non solo le restituisce la sua volontà, ma le dà insieme la propria.
          Il Signore ha piacere che loro due comandino a turno, impegnandosi lui a eseguire ciò che chiede lei, esattamente come lei esegue ciò che comanda lui. L'anima poveretta, sebbene voglia, tante volte non è in grado di fare ciò che vorrebbe, anzi non può far nulla senza un dono dall'alto. Si, perchè quand'anche faccia tutto quanto sta in lei, cosa possiamo pagare noi spiantati che non abbiamo nulla da dare se prima non l'abbiamo incassato? Non ci resta altro da fare che riconoscerci inetti, e compiere perfettamente quel che possiamo, ossia cedere la nostra volontà. Non pensate di arrivare a questo stadio con i vostri sforzi e la vostra abilità, perchè tutto ciò non serve a nulla. Limitatevi soltanto a dire con semplicità e con quell'umiltà che corona tutto, fiat voluntas tua.