Il Teresianum organizza, nei giorni tra il 12 e il 16 marzo 2023, la 64° edizione della Settimana di Spiritualità con il titolo “Abitare la fragilità, conquistare la fortezza”.
Le varie riflessioni filosofico-letterarie dell’epoca moderna hanno estremizzato la fragilità, cogliendola nella sua dinamica esistenziale negativa e distruttiva. Sul piano antropologico, tale visione iper-realistica ha contribuito a spegnere ogni scintilla di speranza nel cuore dell’uomo, a farlo credere una «passione inutile», destinandolo ad una vita depressa e all’auto-soppressione.
Come contro-risposta, il cristianesimo fa della fragilità non un motivo di frustrazione o di condanna, ma via di liberazione, di redenzione e di resurrezione. Nonostante Gesù Cristo sia una «risposta critica» alle ambiguità e alle negatività di cui la storia umana è portatrice, a non pochi progetti umani che presentano lati di inconciliabilità con lo spirito del Vangelo, Egli dà vita all’uomo segnato dalla limitatezza e dalla fragilità. Anzi, la stessa vulnerabilità umana esprime la condizione per aprirsi a Dio, fondamento ultimo di una realtà frammentaria ed incompiuta.
Il tempo presente, caratterizzato dalla caducità e dalla friabilità, da un’apparente crisi irreversibile della Chiesa, ci sprona a compiere un passaggio definitivo dall’immagine collettivo di un Dio totalmente trascendente e lontano dall’uomo, «mago dell’ordine» del cosmo, al Dio crocifisso, vulnerabile, ma pro-esistente. La Croce ricorda il testamento di amore che riassume la vita di Gesù come quella di Colui che, sposando la condizione dei vinti, dei piccoli, degli oppressi e dei poveri, rivela la potenza dell’amore misericordioso e liberatore di Dio.
In questa Settimana di Spiritualità vogliamo imparare ad «abitare la fragilità», a capire e amare questa condizione nella nostra vita di fede, approfondendo l’argomento dal punto di vista biblico, antropologico, teologico e spirituale. L’Incarnazione del Figlio di Dio servirà da fondamento, in quanto proclama che non dobbiamo «arrossire delle humanitates, delle passività, delle sofferenze, delle infermità di Cristo, di tutto ciò che egli ha di simile a noi fin nelle nostre deficienze» (J. Moignt). Tale verità sosterrà in questi tempi incerti il popolo di Dio, che riconoscendo il proprio limite, sarà in grado di conquistare la fortezza e costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società.
La partecipazione alla 64° settimana di Spiritualità è libera.
Le conferenze potranno essere seguite online alla pagina YouTube del Teresianum