PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda,
Un giorno, un uomo, famoso per il suo scetticismo, andò da
un vecchio saggio e chiese: "Vorrei tanto vedere il tuo Dio!"
"È impossibile!", rispose il saggio.
"Impossibile? Allora, come posso affidare la mia vita a
qualcuno che non posso vedere?" "Siete sposato?" domandò il
saggio.
"Sì, da quindici anni! Ma perché me lo chiedete?"
"Se siete sposato da quindici anni, allora mostratemi
la tasca dove avete riposto l'amore per vostra moglie. E lasciate che io lo
pesi, per vedere se è grande".
"Non siate sciocco! Nessuno può conservare l'amore in
una tasca!", rispose l'uomo, sorpreso dall'insolita richiesta.
"Il sole è soltanto una delle opere che Dio ha messo
nell'universo, eppure se lo fissate, non potete vederlo. Tanto meno potete
vedere l'amore, ma sapete di essere capace di innamorarvi di una donna e di
affidarle la vostra vita. Non vi sembra evidente che esistono nella vita alcune
cose nelle quali confidiamo anche senza vederle?"
"Beati quelli che crederanno pur non avendo visto..." - (Vangelo di Giovanni 20,29)
LE AMICIZIE SPIRITUALI prima parte
S. Teresa
comprende che grande è la debolezza dell'uomo, specialmente agli inizi della
vita spirituale; la compagnia e l'aiuto del prossimo gli sono sicuramente
necessari. E' una legge della sua natura, l'isolamento sarebbe non solo
doloroso per lui, ma lo lascerebbe impotente e sterile.
L'anima
troverà l'aiuto necessario nelle amicizie e nella direzione spirituale.
L'amicizia è uno scambio di affetto e S. Teresa, ardente, trascinatrice e
fondatrice audace, fu per tutta la sua vita in cerca di appoggio e di aiuti.
Da giovane
ragazza entrò nel monastero delle agostiniane, dove si educavano persone della
sua condizione e dove capì “quanto sia grande la grazia che Dio concede a chi
egli pone in compagnia dei buoni.”
Quando esce da quel monastero Teresa è trasformata ed ha”un
po' più di attrattiva per la vita religiosa.” Ma non vuole impegnarsi in quella
casa, un'altra amicizia l'attira altrove; aveva una grande amica, Giovanna
Suarez, religiosa carmelitana nel monastero dell'Incarnazione. L'amicizia ha
semplicemente fornito una indicazione per determinare la scelta del monastero.
Talvolta
Teresa stessa viene beneficata da amicizie con laici del tempo, per esempio
Francesco de Salcedo, come lei stessa racconta:” un santo cavaliere....sposato,
ma di una vita così esemplare e virtuosa...che gran bene è venuto a molte anime
per mezzo suo....Questo benedetto e santo uomo....mi sembra sia stato il
principio della salvezza per la mia anima”.(Vita, c. XXIII, 6-7)
Vi era poi un
cerchio di amiche nel monastero dell'Incarnazione dal quale uscirà l'idea della
fondazione del monastero di s. Giuseppe d'Avila dove s. Teresa non tollera le
amicizie particolari, per quanto sante possano essere.