PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda
L’Inferno era al completo ormai, e fuori della porta una
lunga fila di persone attendeva ancora di entrare. Il diavolo fu costretto a
bloccare all’ingresso tutti i nuovi aspiranti.
"È rimasto un
solo posto libero, e logicamente deve toccare al più grosso dei
peccatori!", proclamò. "C’è almeno qualche pluriomicida tra
voi?".
Per trovare
il peggiore di tutti, il diavolo cominciò ad esaminare i peccatori in coda.
Dopo un po’ ne vide uno di cui non si era accorto prima.
"Che cosa
hai fatto tu?", gli chiese. "Niente. Io non ho fatto nulla di male
nella mia vita! Io sono un uomo buono e sono qui solo per un equivoco".
"Hai fatto certamente qualcosa", ghignò il diavolo, "tutti fanno
qualcosa!".
"Ah, lo so
bene", disse l’uomo convinto, "ma io mi sono sempre tenuto alla
larga. Ho visto come gli uomini perseguitavano altri uomini, ma non ho
partecipato a quella folle caccia. Lasciano morire di fame i bambini e li
vendono come schiavi; hanno emarginato i deboli come spazzatura.
Non fanno che
escogitare perfidie e imbrogli per ingannarsi a vicenda. Io solo ho resistito
alla tentazione e non ho mai fatto niente di male! Mai!" "Assolutamente
niente?", chiese il diavolo incredulo.
"Sei sicuro di aver visto tutto?".
"Con i miei occhi!".
"E non hai fatto niente?", ripeté il diavolo.
"No!".
Il diavolo ridacchiò: "Entra, amico mio. Il posto è
tuo!".
A volte siamo solo preoccupati di non fare il male.
Ma anche non fare il bene che il Signore ci chiede di fare è
un grande male…
A che serve che tu dia al Signore una cosa quando da te ne
richiede un'altra?
Rifletti su quello che Dio vuole e compilo;
per questa via
il tuo cuore sarà soddisfatto
più che con quelle cose alle quali ti porta la tua inclinazione.
( S. Giovanni della Croce)
Da" VOGLIO VEDERE DIO"
di P. Maria Eugenio di Gesù
Bambino, OCD
LE LETTURE SPIRITUALI prima parte
Santa Teresa
precisa i bisogni dei principianti nella vita di orazione: la lettura e la
solitudine sono loro necessarie allo stesso modo. La solitudine assicura alla
preghiera la sua atmosfera; la lettura le fornisce il suo alimento.
L' amore per
Dio procede solo dalla conoscenza, e anche se non è sempre proporzionale alla
conoscenza senza di essa non può svilupparsi.
Ciò dimostra
come l'orazione, soprattutto agli inizi, abbia bisogno della verità rivelata.
Nel1559 il grande Inquisitore di Spagna credette giusto proibire la maggior
parte dei libri spirituali scritti in spagnolo.
“Quando si
proibì la lettura di molti libri in lingua volgare,io ne soffrii molto”,ci dice
Teresa ,” perchè la lettura di alcuni mi procurava gioia, e non potendo ormai
più leggere perchè quelli permessi erano in latino, il Signore mi disse: Non
darti pena, perchè io ti darò un libro vivente. Io non riuscivo a capire che
cosa quelle parole potessero significare, non avendo ancora avuto
visioni.”(Vita, c. XXVI, 5)
Da quel
momento cominciano per lei le visioni dell'umanità di Cristo, visioni
intellettuali nelle quali la Santa non vede nulla: “Mi sembrava molto vicino
(Gesù Cristo) e capivo che era proprio lui a parlarmi...Mi sembrava che Gesù
Cristo mi camminasse sempre a fianco e, poiché non era una visione immaginaria,
non vedevo in che forma fosse.” (Vita, c. XXVII, 2)
Vengono in
seguito le visioni immaginarie:”...dopo aver visto la grande bellezza del Signore,
non trovai più nessuno che al suo confronto mi piacesse né mi occupasse la
mente...Mi rendevo conto che pur essendo Dio, egli è anche uomo, e come tale
non si meraviglia della debolezza umana.”(Vita, c. XXXVII, 4-5)
Tutta la
scienza spirituale è contenuta nel Cristo Gesù perchè egli è il Verbo eterno e
nello stesso tempo il Verbo pronunziato nel tempo.
S. Giovanni
della Croce commenta:” (Dio) Avendoci donato suo Figlio, che è l'unica sua
Parola, non ha altra parola da darci. Ci ha detto tutto in una volta e una
volta per sempre in questa sola Parola...”(2 Salita, c. XXII, 3-6)
Per alimentare
l'orazione dobbiamo sforzarci di raccogliere tutto ciò che la rivelazione e la
teologia ci dicono di Cristo, della sua divinità, della sua umanità.
E' così che
fede e amore si uniscono per attingere in questo libro vivente” nel quale sono
nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza”(Col.2,3) ciò che a Dio
piace rivelarci. Continua.... Mariachiara, suora e medico, tornò nella corsia
di un ospedale per gli ammalati di Covid-19. Ogni mattina, per trenta giorni,
Mariachiara ha lasciato il suo abito francescano negli armadietti del pronto
soccorso di Piacenza.
Per trenta
giorni ha indossato il camice e i panni quotidiani della sua vita precedente,
quella di medico, specializzato in medicina interna. Oggi, suor Mariachiara
porta con sé tanti volti e tante voci: «Sono quelli che ancora mi visitano di
notte». I volti degli ammalati, le voci dei familiari.
Un volto:
quello di una signora quarantenne, madre di due bambini. «L'ho accolta in
pronto soccorso. Aveva combattuto qualche mese prima contro una leucemia dalla
quale stava guarendo. Nel frattempo aveva contratto il Covid-19. Era una
persona brillante, sorridente, vivace, molto consapevole del rischio che
correva, vista la sua situazione clinica». «Mi è rimasta particolarmente nel
cuore. L'unico suo pensiero erano i figli. Aveva grinta e determinazione
nell'affrontare quest'ennesima prova per quei bambini. Purtroppo, non ce l'ha
fatta».
Una voce: quella
del figlio di una paziente anziana arrivata al pronto soccorso con una
polmonite grave, che poco tempo dopo sarebbe morta. «La situazione era
compromessa. Questo ragazzo, prima di tutto, mi ha ringraziato. E ciò mi ha
colpito tantissimo. In un turno ha chiamato tre o quattro volte per chiedermi
di avvicinarmi a sua madre, che era già incosciente. E lui lo sapeva. Mi
chiedeva solo di andare a dire una Ave Maria vicino a lei e sussurrargli che
lui le voleva bene. L'insistenza di un figlio in lacrime non la scorderò».
E' bello scoprire che esistono persone che non vivono per qualcosa da ottenere ma per qualcuno da amare Di loro ci si può fidare. Sono il sale della terra.
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il
sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dalla gente".
(Matteo 5,13)