mercoledì 5 luglio 2017

Condividere le emozioni: un viaggio in Terra Santa - 3

BANIAS   


Nei Vangeli sinottici si narra che Gesù nelle sue peregrinazioni abbia sostato con i suoi discepoli nei villaggi intorno a Cesarea di Filippo, situata ai piedi del Monte Hermon. Il suo nome attuale – Banias – deriva da quello del dio Pan, in greco Paneas. Erode costruì in questo luogo un tempio a Cesare e suo figlio abbellì la città e le pose il nome di Cesarea. Qui Simon Pietro riconobbe in Gesù il Messia: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16).


LAGO DI TIBERIADE

Il lago di Tiberiade o Mare di Galilea è chiamato anche mare di Kinneret, per la sua forma ovale irregolare, simile ad una lira. La sua lunghezza è di 21 Km, da nord a sud e la sua larghezza massima di 12 Km. Il livello delle acque è di 210 m. sotto il livello del mare e la loro profondità varia dai 40 ai 50 m. E’ ricco di pesce di ogni sorta, pescato con la rete, secondo l’uso di un tempo.  
Al tempo di Gesù, la Galilea era una regione ricca, prospera e popolosa, dove si incrociavano importanti vie di comunicazione. Gesù cominciò ad annunciare il Regno di Dio sulle sponde di questo lago e in questa radiosa cornice. La parte essenziale  della sua vita pubblica, i suoi insegnamenti, i suoi miracoli si svolsero intorno al lago. Sulle sue rive chiamò a sé Pietro, Andrea, Giacomo e gli altri apostoli (Mt 4,18); guarì un lebbroso (Mt 8,1); si rivolse alle folle riunite per ascoltarlo (Mc 3,7); comandò alla tempesta e venne la bonaccia (Mt 8,23); camminò sulle acque agitate dal vento (Mt 16,21); sulla montagna vicina istituì i Dodici (Mc 3,13).
 Alle rive del lago si trovano Cafarnao (Casa di Pietro), Betsaida, Corazìn, il Monte delle Beatitudini, Tabgha (luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci) e Magdala (paese di santa Maria Maddalena), così come la Chiesa del Primato di Pietro (apparizioni del Signore risorto, pesca miracolosa e l’incarico del Signore a Pietro di pascolare il suo gregge).
 Il momento in assoluto più esaltante ed emozionante è attraversare con un barcone il lago dalle acque limpide e trasparenti e contemplarne il panorama che ci ha permesso di meditare  profondamente.

TABGHA

In questo luogo ricco di acque, la tradizione ha posto il ricordo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sbarcando, Gesù vide una gran folla e ne ebbe pietà. Prese i cinque pani e li divise, come pure i due pesci. E tutti mangiarono a sazietà nonostante fossero cinquemila (Cf. Gv 6). Nel 1932 sono stati trovati i resti di due chiese bizantine i cui mosaici sono fra i più belli della Terra Santa.
A poche centinaia di metri c'è la Chiesa del Primato che fu costruita sulla riva del lago nel 1934, su una roccia che fin dal Medio Evo era chiamata “Mensa Christi” (la mensa del Signore). La tradizione ha sempre collocato qui l’incontro del Signore risorto con i suoi discepoli, vicino al fuoco acceso sulla riva. Disse loro: “Suvvia, mangiate e poi rivoltosi a Pietro, che lo assicurava della sua fedeltà dicendo: “Signore tu lo sai che ti amo”, gli affidò la Chiesa: “Pasci i miei agnelli; Pasci le mie pecorelle” (Cf Gv 21).

CAFARNAO

Sorse sulle rive del Lago a 4 Km dal punto dove il Giordano si getta e si perde nel lago di Tiberiade. Situata sulla via di Damasco.

Gesù, dopo aver lasciato Nazareth, si stabilì a Cafarnao nel periodo del suo ministero pubblico che doveva durare circa due anni. Pietro abitava a Cafarnao (Mt 8,5). Gesù insegnò nella sinagoga della città e dimostrò qui, con i suoi miracoli, la pietà di Dio verso gli uomini e guarì un lebbroso, la suocera di Pietro, il servo del centurione e molti altri (Mt 8, 1-15). Basta ricordare ancora il paralitico calato nella casa attraverso il tetto (Mc 2,1-5); la figlia di Giairo strappata alla morte (Mt 9, 23-25); l’emorroissa (Mt 9,20-2); l’uomo dalla mano secca (Mt 12, 9-14.
  
IL MONTE DELLE BEATITUDINI

Sul pendio del colle che domina il lago, vicino alla Chiesa francescana costruita del 1934, si ha l’impressione di udire ancora la voce del Signore che proclama al mondo intero: “Beati i poveri di spirito… Beati gli afflitti…, beati i perseguitati… perché di essi è il Regno dei cieli”.
In questa solitudine, nel silenzio scandito solo dal cinguettio degli uccelli, davanti al lago, è stato molto bello fermarsi a meditare i misteri del Regno. 


IL GIORDANO   

Dalle nevi eterne dell’Hermon, il Giordano scende fino alle profondità del Mar Morto.
Giovanni Battista stava sulle sponde del fiume santo, predicando e battezzando, nutrendosi di cavallette e di miele selvatici. Lasciando la nativa Galilea Gesù avanzò verso di lui per essere battezzato nelle acque del Giordano. «Appena battezzato, Gesù risalì dalle acque; ed ecco che i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e posarsi su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che dice: “Questo è il mio Figlio prediletto nel quale io mi compiaccio”» (Mt 3,16-17). Il luogo che ricorda il Battesimo del Signore è situato a 8 Km a est di Gerico. Fin dai tempi antichi i cristiani sono soliti immergersi nelle acque del fiume, rivestiti di vesti bianche. Scendere alle rive del fiume Giordano e rinnovare la promessa battesimale è  un momento che   regala  emozioni intense. Angela Parisi ocds

I DESERTI

In Israele ci sono tre grandi deserti:
1)      Il deserto della Giudea (in ebraico Midbar Yehuda), discende da Gerusalemme fino al mar Morto, composto da montagne. Termina in una scarpata che cade fino alla valle del Giordano.
2)      Il deserto di Aravà, quello che abbiamo attraversato noi, è una valle di 166 Km che discende dal mar Morto fino al mar Rosso, ed è circondata da montagne affilate. E’ la zona più pianeggiante.

3)      Il deserto del Negueb , che si estende dal deserto della Giudea fino a quello del Sinai.


QUMRÁN

Partito alla ricerca di una capra perduta nei monti dolomitici di Qumràn ad ovest del Mar  Morto, un beduino è stato la causa della scoperta più esaltante dei tempi moderni: i manoscritti (Regola di vita, Libro di Isaia, commenti biblici, inni…) del mar Morto che non cessano di appassionare gli studiosi, perfettamente conservati dopo 2000 anni. Oggi si pensa di potere attribuire questi manoscritti alla setta religiosa degli Esseni, uomini solitari e austeri che avevano abbandonato la vita corrotta della città e il Tempio di Gerusalemme per condurre nel deserto una vita di preghiera e di meditazione, nella povertà e nella castità.

IL MAR MORTO

Il Mar Morto che giace fra le falesie rossicce dei monti di Moab e della Giudea, affascina il visitatore per il mistero che sembra circondarlo. Le sue acque blu scuro si estendono su una superficie di 900 Km.²  La sua profondità non supera i 400 m., ma essendo a 430 m. sotto il livello del mare, rappresenta la depressione più profonda della crosta terrestre. Il suo nome gli è appropriato, perché non vi è vita né animale né vegetale. Le sue acque sono sature di sale: sei volte di più di quanto ve ne è nell’oceano. A causa della evaporazione molto forte il Mar Morto si arricchisce continuamente di sale, per cui i corpi galleggiano nell’acqua. Malgrado il caldo soffocante, i raggi del sole dannosi per la pelle arrivano filtrati e l’aria ha un 10 per cento di più di ossigeno rispetto agli altri posti. I suoi sali medicinali sono ottimi per i problemi respiratori, i reumatismi, le malattie della pelle ecc.
E’ la terra di Sodoma e Gomorra, simbolo della distruzione causata dal peccato dell’uomo. E’ anche il luogo della intercessione di Abramo per i peccatori.
(3- continua)