domenica 14 febbraio 2016

La lotta di Gesù contro il male per donarci la speranza



MEDITIAMO CON P. FEDERICO BARBIERI
LE TENTAZIONI DI GESU'
1 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». 
5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». 
9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano;11e anche:  Essi ti porteranno sulle loro mani  perché il tuo piede non inciampi in una pietra».


12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». 13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Il ‘novizio’ Gesù, se ci è consentito usare questa terminologia monastica, riceve la formazione nel deserto. Soltanto dopo questo necessario discernimento della propria vocazione potrà iniziare la missione messianica di predicatore itinerante del Regno di Dio. Maestro di formazione è lo Spirito Santo, che aveva già ricevuto al battesimo nel Giordano. Manuale di base è la Scrittura composta dal Pentateuco dai Profeti e dagli Scritti sapienziali. Solitudine, ascesi, digiuno,essenzialità, preghiera costituiscono l’ambiente e l’atmosfera di questo tempo iniziatico di quaranta giorni. Tempo simbolico, che nella memoria biblica di ogni pio ebreo significa soprattutto l’esodo di Israele da Egitto, cammino di liberazione verso la terra promessa. Per il Figlio diletto di Dio si tratta soprattutto di una iniziazione alla conoscenza e esperienza del Dio unico di Israele suo popolo eletto e santo.


E’ anche e soprattutto un tempo di tentazione, prova e lotta corpo a corpo con il diavolo, l’antico avversario, il menzognero che allontana e distoglie da Dio, dagli altri, da se stessi e dal creato. 
primo round di questo scontro frontale e radicale consiste nella tentazione di anteporre alla ricerca di Dio la ricerca di se stessi. Ma Gesù ribadisce il primato di Dio e della sua Parola nella propria vita e nella propria missione profetica.

Il secondo assalto è quello della tentazione idolatrica del potere, dell’avere e del possesso egoistico, si potrebbe dire: vendere la propria anima al diavolo. Gesù sceglie Dio, il Dio unico e vero, come è prescritto nel primo e più importante dei comandamenti, e come si legge nello Shema’ Israel, sintesi e cuore della fede di ogni ebreo credente e orante.
Nell’ultimo confronto Gesù difende la libertà dell’uomo di servire Dio anziché di servirsi di Dio e di strumentalizzare la sua Parola per un interesse personale di affermazione di sé.

In questa formidabile sfida il diavolo si mostra un fine conoscitore della Scrittura, un abile teologo sì, ma dove la conoscenza di Dio ha lo scopo non di amarlo e farlo amare ma di odiarlo e farlo odiale. E parla così bene che si è tentati di credergli, ma tutto in lui è contrario alla verità e all’unità, alla comunione, al bene dell’uomo e della Chiesa.
Superati questi ripetuti agguati Gesù esce vincitore dalla prova e il diavolo si allontana, anche se non definitivamente. L’ultimo e definitivo assedio è rimandato al Calvario e avrà la croce come campo di battaglia, dove lo scontro sarà mortale, all’ultimo sangue. Il Principe del mondo verrà sconfitto per sempre, e la vittoria del Cristo risorto sul peccato e sulla morte per la redenzione dell’uomo e del mondo sarà assoluta e perfetta.
I Padri della Chiesa sottolineano che Gesù ha subito la tentazione ed è stato provato in ogni cosa eccetto il peccato avendo abbracciato in tutto la nostra condizione umana, solidale con i peccatori eccetto il peccato. E aggiungono che ha vinto anche per noi confermandoci nella speranza, attraverso tutte le prove della vita e della fede, che Gesù è il Signore e tiene nelle sue mani le redini della storia e del mondo.


Convento Monte Carmelo
P. Federico Barbieri

Fraternità ocds B. V. Maria del Monte Carmelo e S. Teresa di Gesù