martedì 12 novembre 2013

Vocazione e carisma del Carmelitano secolare

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Raduno annuale dell' Ordine Secolare
dei Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure

Il Vicario dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, P. Emilio Martinez e il presidente della Provincia Ligure, Alessio Rosciano

Ocds Sabato 9 novembre si è svolto il raduno annuale dell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi a Monte Carmelo di Loano. E' intervenuto Padre Emilio Martinez, visitatore dell' Ordine, sul tema "Vocazione e carisma del Carmelitano secolare". Di seguito il racconto dei partecipanti.
"Padre Emilio ha prima affrontato i termini “secolare” e “laico” per meglio definire la figura del Carmelitano secolare come componente secolare dell’Ordine del Carmelo. In realtà la definizione secolare deve essere correttamente interpretata per evitare di contrapporre due mondi che sembrerebbero così non essere sotto un unico Spirito creatore: quello religioso e quello laico.  Entrambi sono del mondo ma il secondo vive costantemente una realtà di famiglia, di lavoro ed anche ti svago calata socialmente in mezzo alla mondanità.  Da questo deriva una contrapposizione che se si va in profondità ci si accorge che è – come si diceva prima – solo apparente.
Dalla Lumen Gentium si può trarre il carattere proprio del “secolare” cioè di coloro che devono raggiungere il Regno di Dio vivendo nel secolo/mondo contribuendo alla salvezza del mondo dal di dentro con l’esempio e la testimonianza della propria vita.
La vocazione del Terz’Ordine (dal codice di diritto canonico al punto 203) è quella della ricerca della santità come scopo della vita ponendosi al servizio di Cristo e del Vangelo svolgendo un apostolato nella realtà di ogni giorno.
Il punto di partenza è in primo luogo se stessi. Prima bisogna evangelizzare se stessi cercando una sempre crescente intimità con Cristo, teresianamente attraverso l’orazione come rapporto con Gesù non solo limitato ad un tempo definito nella giornata ma che deve tendere ad estendersi come atteggiamento che si protrae tutta la giornata sia nella veglia che nel riposo.
L’orazione deve portare il secolare ad “un desiderio di imitare Cristo” come scrive San Giovanni della Croce e quindi alla sequela di Cristo intesa come :
·         Capacità di scoprire l’Amore di Dio che ci ama senza riserve
·         Vivere al servizio degli altri: apostoli = mandati 


Una delle conseguenze di questo atteggiamento  è di portare ad una cura di se stessi non derivante solo da un puro fatto esteriore né da un fatto culturale (formazione sui testi e letture carmelitane) bensì uno stile di vita che ci trasforma dall’interno mettendo in  luce alcune virtù quali la pazienza, la capacità d’ascolto, la misericordia, la mansuetudine ed altre che possono essere riassunte nella dolcezza.
Il Carisma del secolare attinge profondamente alla dottrina della Santa Madre Teresa intesa come:
·         Zelo apostolico che si riallaccia all’impostazione vocazionale di cui si è parlato sopra inteso come conseguenza della sovrabbondanza dell’Amore di Dio derivante da un rapporto di amore profondo e di familiarità con Gesù.
·         La spiritualità Teresiana  ci offre un cammino di autenticità, liberazione, abbandono a Gesù che deve essere messa a disposizione della Chiesa. In questo senso Padre Emilio cita gli insegnamenti del libro “il Cammino di perfezione” che “non dovrebbe mai cadere dalle mani”  per la sua importanza feconda.
·         Integrazione fra azione e contemplazione nella vita: il rapporto con il mondo viene letto attraverso il rapporto di intimità con Cristo che viene coltivato quotidianamente attraverso l’orazione mentale. In questo senso si dischiude - come un fiore del giardino del Carmelo - la vita mistica cioè vita con Dio ed in Dio che porta a vivere per Dio. Questo permette di vedere progressivamente la realtà con gli occhi di Dio.
·         Ascolto docile ed attento della Parola di Dio: questo si collega al punto precedente e ne è una conseguenza ed un completamento. Si realizza un miglior discernimento della realtà alla luce degli insegnamenti della Parola e si procede in modo migliore lungo la strada del progetto che Dio ha per noi.
I contenuti del carisma possono essere individuati come capacità di :
·         Capire che è Dio che agisce
·         Di implicarsi con la Chiesa vale a dire rendersi parte attiva al progetto che Dio ha di noi (vedi Cammino ca.1 nn. 1-2/5).
·         Di far sorgere in noi le virtù messe in grande evidenza da Santa Teresa di amore, distacco dal mondo e soprattutto dell’umiltà che racchiude ed influenza le due precedenti.
·         Di dare frutto ed essere il sale della terra: realizzare opere in cui ci sia la trasparenza dell’Amore di Dio compiute attraverso una scelta libera di seguire la volontà di Dio.
·         Di capire che c’è un Dio che ci ama in Cristo alla cui imitazione siamo chiamati
·         Di comprendere che Gesù è sempre vicino a noi sia che lo percepiamo sia che non lo percepiamo e che guida costantemente i nostri passi se noi lo vogliamo attraverso un Amore sconfinato che ci avvolge e che deve essere donato agli altri.
Gianluigi di Gesù e Maria, OCDS