martedì 18 febbraio 2025

Piccole storie per l'anima

C'era una volta una bambina che si chiamava Cecilia. Il papà e la mamma della bambina lavoravano tanto. La loro era una bella famiglia e vivevano felici. Mancava solo una cosa, ma Cecilia non se ne era mai accorta. Un giorno, quando aveva nove anni, andò per la prima volta a dormire a casa della sua amica Adele.

Quando fu ora di dormire, la mamma di Adele rimboccò loro le coperte e diede a ognuna il bacio della buonanotte. « Ti voglio bene» disse la mamma ad Adele. «Anch'io» sussurrò la bambina. Cecilia era così sconvolta che non riuscì a chiudere occhio. Nessuno le aveva mai dato il bacio della buonanotte o le aveva detto di volerle bene. Rimase sveglia tutta la notte, pensando e ripensando: «È così che dovrebbe essere».
Quando tornò a casa, non salutò i genitori e corse in camera sua. Li odiava. Perché non l'avevano mai baciata? Perché non l'abbracciavano e non le dicevano che le volevano bene? Forse non gliene volevano? Cecilia pianse fino ad addormentarsi e rimase arrabbiata per diversi giorni. Alla fine decise di scappare di casa. Preparò il suo zainetto, ma non sapeva dove andare. Era bloccata per sempre con i genitori più freddi e peggiori del mondo.
All'improvviso, trovò una soluzione. Andò dritta da sua madre e le stampò un bacio sulla guancia: «Ti voglio bene». Poi corse dal papà e lo abbracciò: «Buonanotte papà», disse, «ti voglio bene». Quindi andò a letto, lasciando', i genitori ammutoliti in cucina.
Il mattino seguente, quando scese per colazione, diede un bacio alla mamma e uno al papà. Alla fermata dell'autobus si sollevò in punta di piedi e diede ancora un bacio alla mamma: «Ciao, mamma. Ti voglio bene». Cecilia andò avanti così giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese. A volte, i suoi genitori si scostavano, rigidi e impacciati. A volte ne ridevano. Ma Cecilia non smise. Aveva il suo piano e lo seguiva alla lettera.
Poi, una sera, dimenticò di dare il bacio alla mamma prima di andare a letto. Poco dopo, la porta della sua camera si aprì e sua madre entrò. «Allora, dov'è il mio bacio?» chiese, fingendo di essere contrariata. Cecilia si sollevò a sedere: «Oh, l'avevo scordato». La baciò e poi: «Ti voglio bene, mamma».
Quindi tornò a coricarsi e chiuse gli occhi. Ma la mamma rimase lì e alla fine disse: «Anch'io ti voglio bene». Poi si chinò e baciò Cecilia proprio sulla guancia. Poi aggiunse con finta severità: «E non ti dimenticare più di darmi il bacio della buonanotte». Cecilia rise e promise: «Non succederà più».
Oggi, qualcuno sta aspettando il «suo» bacio. Da te.


"Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore"
(Cantico dei Cantici 1,2)


"Che cosa chiedi dunque e che cosa cerchi, anima mia?
Tutto ciò è tuo e tutto per te.
Non ti fermare in cose meno importanti
e non contentarti delle briciole che cadono dalla mensa del Padre tuo.
Esci fuori e vai superba della tua gloria.
Nasconditi in essa e gustala ed otterrai quanto chiede il tuo cuore"
(Orazione dell'anima innamorata - S. Giovanni della Croce)