lunedì 9 maggio 2022

Piccole storie per l'anima -50

PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
 a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda

Una bambina viveva felice con il suo papà e la sua mamma. Ma per una meschina vendetta, alcuni uomini perfidi la rapirono. Arrivarono un giorno nei loro grandi mantelli e, sulla strada che portava alla scuola, s’impadronirono della bambina.
Galoppando di gran carriera su cavalli neri si allontanarono ben presto dal villaggio e presero la strada della foresta. La buia e tenebrosa foresta che ingoiava per sempre gli incauti che vi si avventuravano senza guida. Quegli uomini dal cuore di pietra portarono la bambina nel cuore della foresta. Volevano che si perdesse per sempre nella foresta. La bambina piangeva terrorizzata.
E ripeteva, quasi gridava, la preghiera che la mamma le aveva insegnato: "Ave Maria, piena di grazia...". Giunsero dove la foresta era più intricata e impenetrabile. Là abbandonarono la bambina. La poverina si accucciò ai piedi di un grande albero, continuando a ripetere tra i singhiozzi: "Ave Maria... Ave Maria...".
Improvvisamente, fra le lacrime, proprio ai suoi piedi scorse una rosa. Una rosa dai petali teneri come una carezza. Poco più avanti, ben visibile, tra l’erba e le foglie, c’era un’altra rosa, poi un’altra, un’altra ancora... formavano un sentiero che si snodava tra gli alberi. La bambina cominciò a camminare da una rosa all’altra, prima esitante, poi quasi di corsa. Dopo un po’ arrivò al margine della foresta e si trovò nelle braccia della mamma e del papà. Anche loro avevano visto il sentiero di rose ed erano partiti alla sua ricerca. Perché anche la mamma e il papà avevano continuato a dire l’Ave Maria.
E tutte quelle Ave Maria, quelle dei genitori e quelle della figlia, erano diventate un sentiero di rose. Che li aveva riportati tutti insieme.


Anche le nostre Ave Maria formano il sentiero che ci aiuta a non perderci
nelle foreste tenebrose di questo mondo.
E che ci riporta al sicuro nelle braccia del Padre dei Cieli.
Seguiamo questo sentiero prima che sia troppo tardi…


"Cari figli! Vi guardo e vedo che siete persi. Perciò vi invito tutti: ritornate a Dio, ritornate alla preghiera e lo Spirito Santo vi colmerà del Suo amore che dona gioia al cuore. La speranza crescerà in voi e in un futuro migliore e voi diventerete testimoni gioiosi della Misericordia Divina in voi ed attorno a voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
(25 Aprile 2022 - Messaggio Regina della Padre di Medjugorie)






Da" VOGLIO VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD


VITA REGOLATA E ORAZIONI SEMPLIFICATE prima parte

Ecco il prezioso insegnamento di S. Teresa: “Che cosa diremo a coloro che per la misericordia di Dio sono usciti vittoriosi da tutte queste lotte e che aiutati dalla perseveranza sono entrati nelle terze Mansioni, se non “Beato l'uomo che teme il Signore”....In verità, a ragione chiameremo beato chi procede in questo modo perché, se non torna indietro, per quanto possiamo giudicarne, è sulla strada sicura ai fini della salvezza.
(III Mansioni, c. I, 7)

“Il Signore non ha fatto loro una piccola grazia” sottolinea la Santa per coloro che sono giunti alle terze Mansioni,”credo che, per sua bontà, ce ne siano molte nel mondo”.(III Mansioni, c. I, 1)

Ecco una brillante e precisa descrizione di tali anime: (Queste anime) vivamente desiderose di non offendere sua Maestà,si guardano anche dai peccati veniali e amano fare penitenza; hanno le loro ore di raccoglimento, impiegano bene il loro tempo, attendono a opere di carità verso il prossimo; sono molto regolate nel modo di parlare, di vestire e nel governo della casa se ne hanno una a cui badare. Certamente, è uno stato degno di invidia.(III Mansioni, c I, 5)

Queste persone”hanno le loro ore di raccoglimento,”afferma Teresa parlando delle terze Mansioni, aggiungendo tuttavia che, a volte, vi trovano aridità. Anche qui gli sforzi compiuti con perseveranza hanno creato una certa facilità di raccoglimento.”Appena (l'anima) comincerà a pregare, i suoi sensi si raccoglieranno come quando le api, tornate all'alveare, rientrano per fare il miele.....e i sensi..dopo che tornano a uscirne....se la volontà li richiama, ritornano subito.”(Cammino, c. XXVIII,7)

Una volta servivano lunghe preghiere, ma ora”dopo esserci sforzate di stare accanto a Nostro Signore, Egli ci capirà per mezzo di segni. E se precedentemente per farci capire da Lui dovevamo recitare il Pater Noster molte volte, ora Egli ci capirà fin dalla prima...purchè comprendiamo di essere con Lui, siamo consapevoli delle nostre richieste, del vivo desiderio che Egli ha di esaudirle e del piacere che prova a stare con noi; Egli non ama che ci rompiamo la testa a fare lunghi discorsi.”(Cammino, c. XXIX, 6)

“Il fuoco dell'amore divino si accende più facilmente; stando infatti, proprio vicino al fuoco, basta un minimo soffio dell'intelletto perchè tutto alla minima scintilla, si incendi.”(Cammino, c. XXVIII, 8)

Continua...

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