lunedì 14 marzo 2022

Piccole storie per l'anima - 42

PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
 a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda 

Un uomo benestante e suo figlio, amavano collezionare rare opere d'arte, possedevano di tutto nella loro collezione, da Picasso a Raffaello. Spesso si sedevano insieme ad ammirare le grandi opere possedute, finché arrivò la guerra in Ucraina ed il figlio dovette partire.

        Fu un soldato molto coraggioso e morì in battaglia mentre salvava uno dei suoi compagni. Il padre fu informato della sua morte, ed una profonda tristezza lo colse, poiché era il suo unico figlio. Circa un mese più tardi, qualcuno bussò alla porta... un giovane uomo era in piedi all'entrata con un grande pacco tra le mani.

         Disse:"Signore, voi non mi conoscete, ma io sono il soldato per cui vostro figlio ha dato la vita; quel giorno ne salvò molti altri e fu mentre mi portava al sicuro che una pallottola lo colpì e morì. Spesso mi parlava di voi, e del vostro comune amore per l'arte."

       Il giovane uomo mostrò il pacco: "So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che vostro figlio avrebbe voluto averlo". Il padre aprì il pacco, era il ritratto di suo figlio, fatto dal ragazzo. In particolare l'uomo fu colpito dal modo in cui il ragazzo era riuscito a catturare la personalità di suo figlio nel dipinto. Il padre fu attirato dagli occhi, tanto che i suoi si riempirono di lacrime. Ringraziò il giovane e si offerse di pagare il quadro.

       "Oh, no signore, non potrò mai ripagare quello che vostro figlio ha fatto per me. Questo è un dono." L'anziano signore abbracciò il ritratto. Ogni volta che i visitatori venivano a casa sua egli li portava a vedere il quadro di suo figlio, prima di mostrare loro qualsiasi altra opera d'arte della sua collezione. L'uomo morì pochi mesi più tardi.

Ci fu una grande asta per i suoi dipinti.

       Molte persone influenti vennero, eccitate di vedere i grandi quadri ed avere l'opportunità di possederne qualcuno per le loro collezioni. Sulla piattaforma fu messo il ritratto del figlio. Il banditore batté il martelletto: "Cominceremo le offerte con questo dipinto del figlio.

       "Chi offre per questo quadro?" Ci fu silenzio. Poi qualcuno dal fondo della sala gridò: "Vogliamo vedere i famosi dipinti! Quello saltalo!". Ma il banditore insistette: "C'è qualcun altro che vorrebbe offrire per questo dipinto? Chi comincerà le offerte? 100 ? 200?". Un'altra voce gridò piena d'ira: "Noi non siamo venuti qui per vedere questo quadro, siamo venuti per vedere i Van Gogh, i Rembrandt. Vai avanti con le vere offerte!".

       Ma il banditore ancora continuò: "Il figlio! Il figlio! Chi prenderà il figlio?". Finalmente una voce venne dalla parte più lontana della sala era il vecchio giardiniere che da sempre aveva lavorato con l'uomo e suo figlio. "Io offro 10 dollari per il quadro". Essendo povero era tutto ciò che poteva offrire. "Abbiamo 10 dollari, chi ne offre 20?". Disse il banditore. "Datelo a lui per 10 dollari e vediamo gli altri capolavori.". "10 dollari ,venduto nessuno vuole offrirne 20?".

       La folla divenne veramente arrabbiata, non volevano il ritratto del figlio, volevano i più validi investimenti per le loro collezioni. Il banditore batté il suo martelletto: "E Uno e due e tre... Venduto per 10 dollari!".

Un uomo seduto nelle seconda fila gridò: "Ah! Adesso proseguiamo con il resto della collezione!". Il banditore poggiò il martelletto: "Mi spiace, l'asta è finita."

"E cosa ne è del resto dei quadri?" rispose un altro.

     "Mi dispiace, quando fui chiamato per condurre l'asta mi fu parlato di una stipulazione segreta, riguardante il testamento e non mi è stato permesso di rivelarla fino a quel momento. Solo il dipinto del figlio sarebbe stato messo all'asta; chiunque l'avesse comprato avrebbe ereditato tutto il patrimonio, incluso i dipinti. L'uomo che ha preso il figlio ha preso tutto!"

L'uomo di oggi , come l'uomo di ieri, è sempre alla ricerca di un amore e di una  felicità che non trova mai, che non lo soddisfa mai.

Dio diede suo Figlio più di 2000 anni fa, e molto similmente al banditore, il suo messaggio oggi è: "Il Figlio! Il Figlio, chi lo prenderà? Perché chiunque prende il Figlio eredita tutto". Amore e Felicità compresi...

«Se l’anima cerca Dio, molto più il suo Amato cerca lei» S. Giovanni della Croce

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Da" VOGLIO VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD

DISTRAZIONE E ARIDITA' seconda parte

        Una disciplina paziente e perseverante, come quella dell'ascesi del raccoglimento può rendere i sensi più docili all'azione della volontà. Teresa ci insegna:” Appena la volontà fa capire di volersi raccogliere, i sensi le obbediscono e si raccolgono in essa. E, anche se dopo tornano a uscirne, è una gran cosa che siano ormai assoggettati”( Cammino, c. XXVIII, 7).

       La Santa ci indica anche il rischio che possono causare all'orazione le malattie, alle quali dobbiamo aggiungere le tendenze patologiche o i difetti che derivano dal carattere o dal temperamento: ”..moltissime volte questa povera anima partecipa delle miserie del corpo, di cui è come una piccola prigioniera; i cambiamenti di stagione, il mutamento degli umori fanno si che molte volte , senza sua colpa, essa non possa far ciò che vuole, e soffra ogni genere di patimenti”(Vita,c. XI, 15).

       Vediamo quindi come il malinconico che si accusa sempre, lo scrupoloso continuamente assillato dai suoi dubbi, il fantasioso che non può bloccare le sue divagazioni immaginarie, l'agitato instabile le cui facoltà sono sempre in movimento, trovano particolare difficoltà a raccogliersi.

      “Quando le distrazioni e i turbamenti dell'intelletto sono eccessivi.....ne è autore il demonio” afferma s. Teresa. La Santa sottolinea soprattutto l'inquietudine, che è il segno della presenza del demonio e che causa turbamento durante l'orazione.

     “Credo che per il nostro bene Sua Maestà voglia condurci attraverso queste prove, per farci capire che siamo ben poca cosa. Sono tanto sublimi le grazie che dopo ci concederà, che vuole farci vedere prima di darcele, le nostre miserie per esperienza diretta, affinché non ci accada ciò che avvenne a Lucifero.”( Vita, c. XI, 11) Continua ...