PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda
Un uomo benestante e suo figlio, amavano collezionare rare opere d'arte, possedevano di tutto nella loro collezione, da Picasso a Raffaello. Spesso si sedevano insieme ad ammirare le grandi opere possedute, finché arrivò la guerra in Ucraina ed il figlio dovette partire.
Fu un soldato molto coraggioso e morì
in battaglia mentre salvava uno dei suoi compagni. Il padre fu informato della
sua morte, ed una profonda tristezza lo colse, poiché era il suo unico figlio.
Circa un mese più tardi, qualcuno bussò alla porta... un giovane uomo era in
piedi all'entrata con un grande pacco tra le mani.
Il giovane uomo mostrò il pacco:
"So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che vostro
figlio avrebbe voluto averlo". Il padre aprì il pacco, era il ritratto di
suo figlio, fatto dal ragazzo. In particolare l'uomo fu colpito dal modo in cui
il ragazzo era riuscito a catturare la personalità di suo figlio nel dipinto.
Il padre fu attirato dagli occhi, tanto che i suoi si riempirono di lacrime.
Ringraziò il giovane e si offerse di pagare il quadro.
"Oh, no signore, non potrò mai ripagare
quello che vostro figlio ha fatto per me. Questo è un dono." L'anziano
signore abbracciò il ritratto. Ogni volta che i visitatori venivano a casa sua
egli li portava a vedere il quadro di suo figlio, prima di mostrare loro
qualsiasi altra opera d'arte della sua collezione. L'uomo morì pochi mesi più
tardi.
Ci fu una grande asta per i suoi
dipinti.
Molte persone influenti vennero,
eccitate di vedere i grandi quadri ed avere l'opportunità di possederne
qualcuno per le loro collezioni. Sulla piattaforma fu messo il ritratto del
figlio. Il banditore batté il martelletto: "Cominceremo le offerte con
questo dipinto del figlio.
"Chi offre per questo quadro?"
Ci fu silenzio. Poi qualcuno dal fondo della sala gridò: "Vogliamo vedere
i famosi dipinti! Quello saltalo!". Ma il banditore insistette: "C'è
qualcun altro che vorrebbe offrire per questo dipinto? Chi comincerà le
offerte? 100 ? 200?". Un'altra voce gridò piena d'ira: "Noi non siamo
venuti qui per vedere questo quadro, siamo venuti per vedere i Van Gogh, i
Rembrandt. Vai avanti con le vere offerte!".
Ma il banditore ancora continuò:
"Il figlio! Il figlio! Chi prenderà il figlio?". Finalmente una voce
venne dalla parte più lontana della sala era il vecchio giardiniere che da
sempre aveva lavorato con l'uomo e suo figlio. "Io offro 10 dollari per il
quadro". Essendo povero era tutto ciò che poteva offrire. "Abbiamo 10
dollari, chi ne offre 20?". Disse il banditore. "Datelo a lui per 10
dollari e vediamo gli altri capolavori.". "10 dollari ,venduto
nessuno vuole offrirne 20?".
La folla divenne veramente arrabbiata,
non volevano il ritratto del figlio, volevano i più validi investimenti per le
loro collezioni. Il banditore batté il suo martelletto: "E Uno e due e
tre... Venduto per 10 dollari!".
Un uomo seduto nelle seconda fila
gridò: "Ah! Adesso proseguiamo con il resto della collezione!". Il
banditore poggiò il martelletto: "Mi spiace, l'asta è finita."
"E cosa ne è del resto dei
quadri?" rispose un altro.
"Mi dispiace, quando fui chiamato per
condurre l'asta mi fu parlato di una stipulazione segreta, riguardante il
testamento e non mi è stato permesso di rivelarla fino a quel momento. Solo il
dipinto del figlio sarebbe stato messo all'asta; chiunque l'avesse comprato
avrebbe ereditato tutto il patrimonio, incluso i dipinti. L'uomo che ha preso
il figlio ha preso tutto!"
L'uomo di oggi , come l'uomo di
ieri, è sempre alla ricerca di un amore e di una felicità che non trova mai, che non lo
soddisfa mai.
Dio diede suo Figlio più di 2000
anni fa, e molto similmente al banditore, il suo messaggio oggi è: "Il
Figlio! Il Figlio, chi lo prenderà? Perché chiunque prende il Figlio eredita
tutto". Amore e Felicità compresi...
«Se l’anima cerca Dio, molto più il suo Amato cerca lei» S.
Giovanni della Croce
***
Da" VOGLIO VEDERE DIO" di
P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD
DISTRAZIONE E ARIDITA' seconda parte
Una disciplina
paziente e perseverante, come quella dell'ascesi del raccoglimento può rendere
i sensi più docili all'azione della volontà. Teresa ci insegna:” Appena la
volontà fa capire di volersi raccogliere, i sensi le obbediscono e si raccolgono
in essa. E, anche se dopo tornano a uscirne, è una gran cosa che siano ormai
assoggettati”( Cammino, c. XXVIII, 7).
La Santa ci
indica anche il rischio che possono causare all'orazione le malattie, alle
quali dobbiamo aggiungere le tendenze patologiche o i difetti che derivano dal
carattere o dal temperamento: ”..moltissime volte questa povera anima partecipa
delle miserie del corpo, di cui è come una piccola prigioniera; i cambiamenti
di stagione, il mutamento degli umori fanno si che molte volte , senza sua
colpa, essa non possa far ciò che vuole, e soffra ogni genere di
patimenti”(Vita,c. XI, 15).
Vediamo quindi
come il malinconico che si accusa sempre, lo scrupoloso continuamente assillato
dai suoi dubbi, il fantasioso che non può bloccare le sue divagazioni
immaginarie, l'agitato instabile le cui facoltà sono sempre in movimento,
trovano particolare difficoltà a raccogliersi.
“Quando le
distrazioni e i turbamenti dell'intelletto sono eccessivi.....ne è autore il
demonio” afferma s. Teresa. La Santa sottolinea soprattutto l'inquietudine, che
è il segno della presenza del demonio e che causa turbamento durante
l'orazione.
“Credo che per il
nostro bene Sua Maestà voglia condurci attraverso queste prove, per farci
capire che siamo ben poca cosa. Sono tanto sublimi le grazie che dopo ci
concederà, che vuole farci vedere prima di darcele, le nostre miserie per
esperienza diretta, affinché non ci accada ciò che avvenne a Lucifero.”( Vita,
c. XI, 11) Continua ...