PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda
Mariachiara, suora e medico, tornò nella corsia di un
ospedale per gli ammalati di Covid-19. Ogni mattina, per trenta giorni,
Mariachiara ha lasciato il suo abito francescano negli armadietti del pronto
soccorso di Piacenza.
Per trenta
giorni ha indossato il camice e i panni quotidiani della sua vita precedente,
quella di medico, specializzato in medicina interna. Oggi, suor Mariachiara
porta con sé tanti volti e tante voci: «Sono quelli che ancora mi visitano di
notte». I volti degli ammalati, le voci dei familiari.
Un volto:
quello di una signora quarantenne, madre di due bambini. «L'ho accolta in
pronto soccorso. Aveva combattuto qualche mese prima contro una leucemia dalla
quale stava guarendo. Nel frattempo aveva contratto il Covid-19. Era una
persona brillante, sorridente, vivace, molto consapevole del rischio che
correva, vista la sua situazione clinica». «Mi è rimasta particolarmente nel
cuore. L'unico suo pensiero erano i figli. Aveva grinta e determinazione
nell'affrontare quest'ennesima prova per quei bambini. Purtroppo, non ce l'ha
fatta».
Una voce: quella
del figlio di una paziente anziana arrivata al pronto soccorso con una
polmonite grave, che poco tempo dopo sarebbe morta. «La situazione era
compromessa. Questo ragazzo, prima di tutto, mi ha ringraziato. E ciò mi ha
colpito tantissimo. In un turno ha chiamato tre o quattro volte per chiedermi
di avvicinarmi a sua madre, che era già incosciente. E lui lo sapeva. Mi
chiedeva solo di andare a dire una Ave Maria vicino a lei e sussurrargli che
lui le voleva bene. L'insistenza di un figlio in lacrime non la scorderò».
E' bello scoprire che esistono persone
che non vivono per qualcosa da ottenere ma per qualcuno da
amare
Di loro ci si può fidare.
Sono il sale della terra.
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il
sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dalla gente".
(Matteo 5,13)
Da" VOGLIO
VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD
LE LETTURE SPIRITUALI seconda parte
Il
principiante, che si trova nelle seconde Mansioni, potrà dunque mettersi alla
scuola di Gesù Cristo con delle buone letture, mezzo modesto e imperfetto, ma
indispensabile in questi inizi. Una lettura è utile a noi nella misura in cui
ci dona la scienza del Cristo.
La
preoccupazione di trovare il Cristo Gesù ci conduce prima di ogni cosa alla
Sacra Scrittura e assegna a questa il primo posto tra i libri da leggere e
meditare. Il suo merito incomparabile è quello di avere Dio per autore
principale. Lo Spirito Santo ha usato l'attività umana libera di un autore
ispirato per dirci ciò che vuole e come lo vuole. Non c'è opera come la Scrittura
che possa illuminarci su Dio e sul Cristo, assicurare alla nostra meditazione
un nutrimento più sostanzioso, favorire il contatto vivo con Gesù e creare
l'intimità con lui. Così non c'è contemplativo a cui la Sacra Scrittura non
diventi molto cara. Santa Teresa trova che nulla procura il raccoglimento come
i versetti della Sacra Scrittura. Santa Teresa di Gesù Bambino porta sempre con
sé il Santo Vangelo; cerca in esso il carattere del Buon Dio.
Sarà buona
cosa per il principiante nelle vie dello spirito, cercare libri dottrinali
molto semplici, il catechismo per esempio. La verità di cui la Chiesa è
depositaria e dispensatrice può offrire alla persona il nutrimento sostanzioso
e l'appoggio sicuro di cui ha bisogno per andare a Dio.
Gesù si è
proclamato la verità e, nello stesso tempo,
la via, l'unica che conduce al Padre. Questa via che è Cristo , ha
bisogno di essere illuminata per noi e tale ruolo viene svolto dai maestri di
vita spirituale, che spiegano i precetti e i consigli evangelici, evidenziando
le esigenze delle virtù e i mezzi per praticarle.
Immenso è
l'influsso della lettura sullo sviluppo della vita spirituale. E' dunque
necessario applicarvisi con cura, con spirito di fede e con perseveranza.