Meditiamo con P. Paolo Calabrese ocd
“Vieni
Santo Spirito”. Con l'invocazione allo Spirito Santo si conclude la
celebrazione del tempo di Pasqua per avviarci a vivere in modo speciale, contrassegnati
dal sigillo dello Spirito Santo, il tempo dell'annuncio del vangelo, della
Chiesa, della nuova umanità . Il Dono di “Gesù in mezzo a noi” si compie oggi
sotto forma dell'azione dello Spirito Santo che agisce nella Chiesa e nel cuore
dei credenti che veramente l'accolgono con docilità. Una umanità “nuova”,
“redenta”, quella che viene annunciata dalla predicazione dei discepoli che
mostrano con la loro vita e le opere la misericordia di Dio su di essi. I
discepoli sono strumenti attivi e consapevoli dello Spirito, “parlano in
lingue”, “operano guarigioni”, soprattutto annunciano la buona notizia del dono
della misericordia di Dio a tutti gli uomini. Nasce in Cristo un “popolo nuovo”
dal “cuore nuovo”.
La Parola di Dio descrive l'azione dello Spirito prima
singolarmente ponendosi su ciascun uomo poi mettendo in comunicazione tutti gli
uomini che l'ascoltano. Ad ognuno dà un dono e tutti raduna in unità. La
dispersione degli uomini nella babele dei culti, culture e tradizioni si
risolve così nella azione di grazia dello Spirito Santo che unisce l'umanità nel nome di Gesù. Unità e
diversità, pluralità di carismi e fedeltà. La Chiesa è tutto questo. In ogni
epoca il Signore ha assistito la sua Chiesa in modo nuovo dotandola di carismi
e doni che spesso sono nati nelle prove della storia, dalle divisioni, dalle
guerre. Spesso ha dovuto riformare se stessa nel suo modo di testimoniare il
Signore per mantenere inalterata questa fedeltà allo Spirito. E' la lunga
storia dei testimoni, dei santi e dei Concili che dapprima con imprevedibilità
e fantasia crea la diversità dei carismi e poi indirizza in modo nuovo il
cammino della Chiesa. In questo percorso riviviamo anche il dono della vita
consacrata. Santa Teresa di Gesù amava definirsi “figlia della Chiesa” e voleva
che i suoi monasteri fossero fiaccole di preghiera e carità a favore di tutti
gli uomini e i sacerdoti in particolare. In un momento storico di divisione
della cristianità tra cattolici e protestanti durante le guerre di religione, una umile monaca ricorda con la testimonianza della sua vita
il primato dell'azione dello Spirito nel cuore dei credenti. Il suo incontro
con l'umanità di Cristo rivissuto nella preghiera ha segnato il suo cammino di
conversione ed è diventato per tutti fonte di ispirazione nella Chiesa. La
santità è il dono dello Spirito nella Pentecoste. Dona che perdura ancora oggi.
Con la Pentecoste abbiamo ricevuto in pienezza il primo dono del Risorto: il
suo Spirito di Riconciliazione. Misericordia e libertà, vita oltre le logiche
di odio e di morte. Lo spirito del perdono, che tutto risolve nella concordia
ci spinge a rifiutare via alternative di menzogna e potere. Questo è il fuoco
d'amore che lo Spirito Santo ci ha donato, Spirito che rigenera il cuore dei
credenti e che ci dà la forza di ridire ogni giorno: Abbà, Padre.
P. Paolo Calabrese ocd