sabato 21 novembre 2015

Esercizi sugli inganni del mondo

Dal 6 all'8 novembre scorsi, nella splendida cornice del Monastero carmelitano "Santa Croce", a Bocca di Magra (SP), si sono tenuti gli annuali esercizi spirituali dell'Ordine Secolare Carmelitano, opportunità di grazia e crescita nella fede e nell'appartenenza per tutti i partecipanti ( 45 ) provenienti dalle Comunità secolari della Provincia Ligure: Genova, Savona, Loano, Imperia, Mondovì, Torino e la fraternità nascente di Asti, guidati dal nostro Padre Delegato Enzo Viviani, ocd e da Alessio Rosciano, Presidente Provinciale ocds. Il tema di quest'anno - GLI INGANNI DEL MONDO- sono stati trattati in maniera approfondita e attraente da Padre Daniele Mazzoleni, o.p, Priore della Comunità Domenicana di Varazze.
      Entrando nell'impostazione classica della Teologia Spirituale, composta da 3 passi   (Purificazione- Illuminazione - Unione/comunione), Padre Daniele si è servito dell'aiuto di Papa Francesco, attraverso una sua meditazione sulle "15 MALATTIE del mondo"..ovvero gli inganni del mondo. Un mondo diviso tra il "mondo" del cuore dell'uomo, assetato di Dio e da Lui molto amato, e quello che vi si contrappone, ovvero il mondo delle tenebre, governate dal demonio, che è il principe del mondo. Le "malattie" che il Papa descrive, non sono solo  tipiche del mondo curiale, ma  possono contagiare tutti, ognuno di noi. Il demonio tende tre tipi di trappole: la mossa della ricchezza, con la quale tenta di corromperci, poi la mossa della vanità, proponendo di essere messi in vetrina, vantandoci di noi stessi, infine la mossa della superbia, del potere su tutto il mondo, invitandoci ad adorare il potere.
Siamo stati accompagnati da Padre Daniele a introdurci nei pericoli di questi "virus mortali" che possono rovinare la nostra esistenza, proponendo però per ogni malattia la sua "cura".. Sintetizzando:  Malattia del sentirsi immortale, immune o addirittura indispensabile. Cura: "Siamo servi inutili".      - Malattia del "martalismo" (che viene da Marta..), dell'eccessiva operosità, trascurando la parte migliore. Invece Quoèlet ci dice che "c'è un tempo per ogni cosa". Cura: stare un pò di tempo ai piedi di Gesù!. -  Malattia dell'impietrimento mentale e spirituale. Cura: Sviluppare uno spirito di carità. - Malattia del funzionalismo ed eccessiva programmazione. Cura: restare aperti alla fantasia  dello Spirito Santo. - Malattia dell'Alzaimer Spirituale, dimenticanza del primo amore, con la perdita della propria identità. Cura: recuperare la memoria, perchè diventi memoriale.  - Malattia della rivalità e della vanagloria. Cura : vivere una vita secondo il Progetto di Dio, non ambire al riconoscimento. - Malattia della schizofrenia esistenziale: ipocrisia e incoerenza, recitare una bella parte. Cura: riconoscere le nostre cadute e debolezze, non vivere una doppia vita. - Malattia delle chiacchiere, mormorazioni, critiche, pettegolezzi, fino a farle diventare calunnie. Si tratta di una malattia molto grave, che spella vivo. Cura: fare TUTTO senza mormorazioni e critiche. - Malattia dell'indifferenza verso gli altri, non essere più capaci  di commuoversi. Cura: patire CON, avvertire CON.. - Malattia della faccia funerea, volto severo e sempre malinconico, duro e arrogante. Un santo triste è un triste santo! Cura: recuperare la gioia e la consolazione di Dio, anche in mezzo alle tribolazioni,  e pregare la Preghiera del Buonumore       di San Tommaso Moro. - Malattia dell'accumulare, nonostante non porteremo nessun bene materiale con noi! Cura: aumentare il nostro "essere", perchè l'"avere" verrà abbandonato. Dobbiamo liberarci delle cose.   - Malattia dei circoli chiusi, ovvero l'"appartenenza al gruppetto", con il rischio di minacciare l'unità della Chiesa, dei nostri Ordini, delle nostre parrocchie, creando divisioni e competizioni. Cura: unità in comunione con la Chiesa.  - Malattia del profitto mondano, che è come un pullman dove si sale per infangare la CHIESA, usandola per raggiungere privilegi e posti ambiti.
      Nella II° meditazione abbiamo esaminato il nostro mondo interiore, da evangelizzare, un mondo ferito, indebolito dal peccato, ma uno degli obiettivi degli esercizi spirituali è proprio quello di aiutarci a rimettere "ordine" nella nostra vita, e per far questo occorre conoscere bene le malattie da curare.. L'esame è passato attraverso l'approfondimento dei Vizi Capitali (7) che stanno a capo di altri cedimenti. Liberarsi da questi vizi è vivere la libertà dei figli di Dio, quali siamo, stando attenti a non cadere nella trappola di aspettare che questo desiderio ci venga spontaneo, per correre ai ripari, perchè spontaneamente non vuol dire liberamente. I vizi sono come funghi velenosi, e l'antidoto è per prima cosa l'umiltà, perchè ci evita di sprofondare nell'avvilimento che poi ci porta a giustificare tutte le nostre cadute. Invece dobbiamo lasciar fare al Signore, lasciarci trasformare da Lui, proprio così potremo essere liberi, più che spontanei..
Un ripassino sui VIZI CAPITALI: 1) Superbia, ovvero credersi il migliore, mettersi sempre al centro dell'attenzione, con la conseguenza di dilatare il nostro IO troppo ingombrante, rischiando di farlo salire su un piedistallo, disprezzando gli altri. 2) Invidia: non è desiderio di emulazione, ma è il fastidio che proviamo nel vedere il successo nell'altro, mentre proviamo soddisfazione quando ne vediamo gli insuccessi, le sconfitte. E' anche il desiderio malsano di appropriarci delle qualità altrui, invidiare la GRAZIA altrui.. L'invidioso porta già in sè la sua pena, perchè ha sempre occhi sospettosi su tutti e su tutto. 3) Ira: l'iroso è una persona instabile, squilibrata, aggressiva, che cerca lite e vendetta, tendenzialmente pericolosa. La CURA passa attraverso la virtù della temperanza.. 4) Accidia: si tratta della pigrizia spirituale, il rimandare sempre, tendenzialmente portati a correre solo dietro a stimoli esterni, a trasporto emozionale. E' provare noia nel bene, specialmente se è faticoso. 5) Avarizia: è fare dei nostri beni i nostri idoli, mentre i beni sono solo mezzi,e non fini. 6) Peccati legati alla GOLA: cibo, fumo, alcool, droghe, e tutte le dipendenze che ci rendono schiavi, creando catene imprigionanti. La cura - IL DIGIUNO- può essere di tanti tipi, non solo quello alimentare e passa dalla sobrietà, dall'astenersi, ed è espressione di libertà.                    7) Lussuria:  si tratta di avvicinare persone solo per strumentalizzarle, usandole per i nostri scopi,    i nostri godimenti. E' un vizio molto solleticato ai giorni nostri, perchè siamo ottenebrati dalle pubblicità, per cui tutto diventa lecito, relativo, possibile, a seconda dei gusti del momento.         Un esempio attuale e dannosissimo per tutta la società e le nostre famiglie è l'ideologia GENDER. Nostro compito è riuscire a smascherare le ideologie maligne, che sono tutti aspetti legati e derivati dalla lussuria. La cura è la vita ordinata secondo il Progetto di Dio, che dà una vita serena e appagata.
       I sette Vizi Capitali si combattono con le 7 VIRTU', di cui 4 Cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza) e 3 Teologali (Fede, Speranza e Carità). Analizzando brevemente le virtù cardinali : la Prudenza è analisi del presente e memoria del passato, con una chiara previsione del futuro (che non è preveggenza..). La Giustizia è essere giusti con Dio e con il nostro prossimo, secondo il volere di Dio. La giustizia umana è "a ciascuno il suo", si punisce il delinquente e si favorisce il giusto. San Giuseppe è modello di Giustizia, perchè era "uomo giusto", aveva la posizione giusta nei confronti di Dio, si rimetteva in tutto ai consigli e progetti di Dio. Dalla giustizia poi siamo "giustificati" . La Fortezza è composta dalle resistenza e dalla reazione, alla maniera cristiana, combattendo il male con il bene. la Temperanza è una virtù umana e cristiana che mira a disciplinare gli istinti, stabilendo una regola che serva a dominarli.
      Nell'ultima meditazione, quella della domenica mattina, Padre Daniele ci ha portati a esaminare l'attrezzatura, l'equipaggiamento per combattere questa BUONA BATTAGLIA..             San Paolo la chiama "armatura", è l'attrezzatura completa per vincere i nostri nemici. Il demonio divide dentro di noi, ci divide da noi stessi e dagli altri, facendoci vedere solamente i loro difetti e cadute. C'è tutto un mondo invisibile, tra cui gli angeli che hanno rifiutato Dio e lo combattono attraverso le creature umane. Tutti noi possiamo essere oggetto dei disturbi del nemico di Dio, e allora occorre una cintura fatta di VERITA', ed essere rivestiti dalla corazza di GIUSTIZIA, dallo scudo della FEDE, e dall'elmo della SALVEZZA, impugnando la spada dello SPIRITO, ovvero la Parola di Dio e la preghiera. Questa armatura deve accompagnare e avvolgere e tutta la nostra vita, il nostro essere. Se rimaniamo uniti alla CHIESA, il maligno non può più nulla, perchè niente e nessuno è più forte del Signore! Una fede formata, custodita, innaffiata dal Signore e infiammata dalla carità si fa scudo imbattibile per il nemico di Dio. Non dobbiamo però dimenticarci che quest'armatura è completata anche dai sandali, ovvero lo ZELO e la COMPASSIONE per coloro che non hanno ancora conosciuto l'Amore di Dio. La Grazia di Dio va condivisa con tutti, non solo tra le "nicchie" rassicuranti dei nostri gruppi o "circoli chiusi"..
      L'ultimo importante argomento di questi due giorni di esercizi spirituali ci ha portati a comprendere sempre più il vero significato della preghiera incessante, che non significa "dire le preghiere", ma entrare in profonda comunione con Dio, in molti modi. Non riusciamo però sempre a pregare a lungo, incessantemente, dal punto di vista strettamente fisico o gestuale, però possiamo avvertire la Presenza del Signore accanto a noi SEMPRE, come una specie di sottofondo della Sua Presenza, che è l'inizio della vera preghiera, un avvertire che TUTTA la nostra vita è sotto il Suo Sguardo Misericordioso.
        Grati al Signore che ci ha chiamati a vivere questa bella esperienza di esercizi spirituali attraverso Padre Daniele, predicatore domenicano e soprattutto splendido ed efficace strumento nelle mani di Dio, siamo ripartiti per tornare alle nostre Comunità di appartenenza e alle nostre famiglie, con un'ultima esortazione: NON lasciare cadere la GRAZIA di questi giorni! Ora può ricominciare la "semina".....


(redatto  da Daniela Merlo, ocds Fraternità Imperia  )