Riportiamo qui di seguito l'omelia tenuta al funerale di Valeria Toniolo, carmelitana scalza secolare di Vicenza (60 anni). Le parole del parroco rivelano il segno profondo da lei lasciato in quanti le sono stati accanto. Una testimonianza luminosa anche quando il dolore bussa alla porta. Anche questo è l'Ocds: essere
pronti a essere crocifisso con Cristo.
Valeria ha lasciato un
profondo segno nelle persone che l’hanno conosciuta: la famiglia, gli amici,
la Comunità. Il primo atteggiamento che vi invito ad
assumere oggi vuole essere di profonda serenità.
Questa è una
celebrazione pasquale, un momento di forza, un luogo dentro al quale sentiamo
forte,
la presenza di Gesù
risorto.
Invito alla serenità e
alla gioia, per questo i paramenti sono bianchi, tutto è bianco, perché Valeria
si
è preparata a questo
appuntamento, lo ha previsto con molto anticipo, ne ha parlato; ci ha donato
molti pensieri e
profonde riflessioni parlando della morte, della sua morte.
Ne parlava in termini
sereni, con la luce negli occhi, con il sorriso e il volto radioso. Mi diceva:”
quando sarà celebrata
la Messa per il mio funerale, parli della vita eterna, dica che con la morte
non
tutto finisce, ma
tutto inizia. Dica che bisogna amare Dio e pregare. Tutto il resto non serve!”.
Viviamo quindi questa
celebrazione con questo spirito. Anche i canti sono di gioia come lei voleva,
lei stessa li ha
scelti e voluti.
Chi era Valeria?
Abbiamo parlato di una
persona speciale fuori dai soliti e banali schemi. Diversa, non allineata alla
mentalità del mondo,
capace di passare in mezzo alle cose senza esserne contaminata.
1) Donna semplice, di
quella semplicità che mette subito a proprio agio, semplicità accogliente fatta
di sorrisi, di
amicizie, di ottimismo, di cose positive. I suoi giudizi sulle persone erano
sempre e
solo positivi, era
incapace di trovare il male, il negativo. Per questo le amicizie si sono
moltiplicate,
le persone l’hanno
apprezzata e stimata. Semplice perché ha amato i valori che dovrebbero essere a
fondamento del nostro
esistere: la bontà, lo scherzo, la battuta , il saluto.
2) Valeria, moglie e
madre.
La sua vita si è
svolta tutta a servizio della famiglia, tutto per amore, tutta donata. A questo
fondamentale pilastro
ha donato tempo, attenzione, preghiera, sofferenza. Per la sua famiglia ha
lavorato, offerto
tempo, sofferto, amore sempre.
Vi ricordo e vi
abbraccio caro Federico e caro Alessandro. Avete amato una donna speciale,
carica
di amore, carica di
Dio, sempre pronta e capace a dire di sì; donna essenziale, dalle poche
importanti parole che
riempiono l’anima; donna non amante delle inutili e vuote chiacchiere; sposa
e madre che ha educato
e amato più con la testimonianza e l’esempio che con le prediche e le
parole.
3) Valeria, donna di
fede.
Siamo stati
affascinati dalla sua fede, ci ha edificati con la sua incessante preghiera. Il
Signore è
sempre stato la sua
forza negli anni della salute e quando la malattia mise alla prova la sua vita,
la
fiducia è stata
riposta in Lui in ogni momento. La Messa quotidiana, il Rosario, la Liturgia
delle
Ore, la Confessione
frequente; Gesù Eucarestia, tutto questo l’ha aiutata a fare grandi progressi
nella vita spirituale
e ha trasformato la sua anima.
Valeria, donna tutta
spirituale, tutta donata a Dio e ai fratelli.
E’ stata la preghiera
ad affinare il suo spirito, con la forza della preghiera ha saputo affrontare e
vivere la malattia.
Cinque anni vissuti in croce, un male che non lasciava speranza fin dall’inizio
e
Valeria che mai si è
lasciata andare a un lamento. Abbiamo incontrato Valeria sulla strada del
Calvario, non
scoraggiata, non triste, non vinta. Ha affrontato la vita, la malattia, i
giorni della gioia
e del dolore con la
forza del Signore. Abbiamo visto la lunga serie delle sue armi spirituali: Parola
di Dio, S. Messa,
Liturgia Delle Ore, Rosario. I suoi romanzi sono stati questi: i libri dello
Spirito,
le armi della fede.
Messaggi:
Le letture scelte: 1
Corinzi 13,1-13; Sal 22; Mt 28,1-10
1) Inno all’amore di
S. Paolo. Mi sembrava la sintesi della vita di Valeria. Una vita vissuta di
amore, di un amore
donato e seminato con abbondanza, a piene mani, sempre, con tutti.
E’ la capacità di
amare che ci rende grandi di fronte a Dio.
E’ l’amore che ci
rende simili a Dio.
E’ soltanto l’amore
che rimane al termine della nostra vicenda terrena.
Di noi ricorderanno se
abbiamo amato.
Di te, Valeria,
ricordiamo e ricorderemo l’amore grande, il sorriso donato a tutti, il volto
pulito.
Ricorderemo la purezza
dello sguardo, specchio della grandezza della tua anima.
2) E’ stato scelto il
Salmo 22 perché è stato un Salmo tanto amato da Valeria, fino alla fine se lo
canticchiava meditando
sulle parole: “su pascoli erbosi mi fa riposare. Ad acque tranquille mi
conduce”.
Per lei era importante
vivere in profondità e con certezza la Parola di Dio.
3) Nel Vangelo: Gesù
risorto, la tomba vuota ci parla della vita che va oltre la morte.
Ci parla di una tomba
vuota e della certezza che anche per noi è riservata una vita che chiamiamo
eterna, cioè piena.
Questa è stata la
certezza che ha accompagnato la vita di Valeria. E’ anche la nostra certezza!
Non lasciamoci
scoraggiare dalle croci, dalle prove, dalle malattie, dai momenti bui.
Nostra unica grande
speranza rimane Gesù vivo.
Lui sostiene la nostra
vita, la nostra fragilità, la nostra povertà umana.
Crediamo che l’ultima
parola sulla vita non la dice la morte, ma la dice Gesù risorto.
Crediamo che al di là
della morte non tutto finisce, ma tutto inizia, tutto continua.
Ora sappiamo di avere
in cielo un nuovo Angelo!
Lo era già qui in
terra; continua ad esserlo ora pienamente ed eternamente presso Dio. A questo
nuovo Angelo affidiamo
noi stessi, il cammino faticoso e doloroso che ogni giorno ci accompagna.
Tu Valeria ci avevi
promesso che avresti pregato per noi quando saresti andata in Paradiso e ci
avresti protetti, ora
ti raccomandiamo di mantenere la promessa. Veglia su di noi e presentaci a Dio,
a Maria, ai Santi che
furono con te e in te durante i tuoi anni di vita.
Ti affidiamo Federico,
tuo sposo, che ti ha accudito, amato, sostenuto. Noi lo ringraziamo per tutto
il bene che ti ha
voluto. Ti affidiamo Alessandro, tuo figlio, i fratelli, la sorella.
Ti affidiamo gli
amici, le molte persone della tua Comunità che con te hanno percorso un
fruttuoso
e importante cammino
di fede.
Veglia su di noi!