È ciò che rende sacro ogni passo della vita, giorno per giorno, qualunque cosa si creda o non si creda.
Poi ci sono i momenti speciali, quelli che amiamo condividere, perché ci restituiscono la consapevolezza del grande movimento di vita cui apparteniamo e regalano nuova luce al prima e al dopo.
Domani sarà un momento speciale, quello delle promesse definitive nell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. O comunque sarà ciò che dovrà essere. Comunque speciale.
Vi porto con me come parte necessaria della mia avventura".
“…le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” (2Cor 5,17)
Teresa Pirritano
Sarà un giorno bellissimo per il l'Ordine dei Carmelitani Scalzi, per noi secolari, perché vediamo crescere i piccoli semi che il Signore ha piantato in Calabria. Costruirà Lui, come vorrà, come sa fare, una comunità ocds (presto ci sarà una nuova ammissione) che comincerà a incarnare il carisma teresiano nella propria vita, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, per "ingolosire" a Cristo con l'esempio e la discrezione, come voleva la santa madre Teresa di Gesù.
In quella bellissima terra dove l'unica traccia del Carmelo è stata finora il monastero delle carmelitane scalze di Crotone, sorto nel 1973 con il titolo della Beata Vergine del Rosario, oggi c'è anche il Carmelo secolare.
Teresa e Silvia si apprestano a emettere la promessa definitiva nell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi. Vorremmo essere tutti con loro. Questa piccola comunità nascente, formata dal 2016 con la guida di Brigida Silvana De Grandi della Provincia Veneta, è giuridicamente sotto la tutela della Curia Generalizia di Roma. E sarà padre Ramiro Casale, Delegato Generale per l'ocds a celebrare, nella piccola cappella del monastero, la funzione in cui alle 10,30 il sì di Teresa e Silvia sarà per tutta la vita. Per chi sa che cosa significa è emozionante anche solo il pensiero di ciò che le nostre sorelline vivranno, dopo un lungo periodo di formazione.
Brigida Silvana De Grandi le ha condotte per mano nella conoscenza del carisma teresiano incarnato dai vari santi carmelitani scalzi, dell'importanza del discernimento, del grande aiuto che la Regola e le Costituzioni offrono al nostro cammino, dell'essenzialità della preghiera teresiana. Alla fine di un tale percorso, dove ci si sente cresciuti anche umanamente e i legami di amicizia diventano più belli e profondi perché radicati in Cristo, il sì per tutta la vita significa aver imparato a conoscersi attraverso quella spiritualità che ci rivela il nostro rapporto con Dio e, piano piano, il nostro posto nel mondo.
é vero quello che ha scritto Teresa: Qualunque forma assumerà, sarà stata pensata per ciascuno di noi prima che il tempo fosse, tessuta nelle profondità della terra.
"Qualunque forma assumerà" ... lo pensarono sicuramente anche le due le prime monache carmelitane giunte a Crotone. Si erano fermate il 14 luglio 1973 a Pompei per affidare alla Vergine del Rosario la nuova fondazione, una piccola oasi di preghiera che ha attratto tante giovani prima alla vita di clausura e poi anche al cammino secolare, in attesa che ai due ordini si unica presto anche quello dei frati.
"Sarà una celebrazione intensa e semplice, secondo l'uso del Carmelo teresiano, alla quale vi chiedo di partecipare soprattutto con la preghiera", spiega Teresa.
A lei e a Silvia, l'abbraccio e la preghiera di tutti i secolari d'Italia.
Stefania De Bonis