martedì 4 ottobre 2022

Piccole storie per l'anima -65


Il re Salomone un giorno gironzolava per il deserto quando fu attratto da un formicaio. Tutte le formiche si precipitarono a ossequiare le sante impronte del re. Una sola non si curò minimamente della sua presenza. Continuò imperturbabile a lavorare con invariata alacrità, senza fermarsi un attimo.
Stava ai piedi di una duna di sabbia, e il re si chinò su di lei e chiese: «Che cosa fai, formichina?», Senza distrarsi un attimo dal lavoro, la formica gli rispose: «Vedi, re dei re, un granello dopo l'altro io porto altrove questa duna». «Formichina generosa», le disse Salomone, «non è un lavoro sproporzionato per le tue forze? Questa duna è così alta che neanche riesci a vederne la cima.
Neanche con la longevità di Matusalemme e la pazienza di Giobbe potresti sperare di spostare questa duna». «Gran re», riprese la formica, «faccio questo per l'amore della mia amata. Questa duna mi separa da lei. Niente e nessuno mi potrà impedire di abbatterla.
E se quest'opera consumerà tutte le mie forze, almeno morirò nella misteriosa e felice follia della speranza».
Così parlò la formica innamorata. In questo modo il re Salomone scoprì, sul sentiero del deserto, quanto può essere forte e coraggioso l'amore.

«Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore». (Cantico dei Cantici)


"A chi agisce per Dio con amor puro non solo non importa che lo sappiano gli uomini, ma non si preoccupa nemmeno che lo sappia Dio. Se anche quest’ultimo non dovesse saperlo mai, egli continuerebbe a rendergli gli stessi servizi, con la stessa gioia e lo stesso amore."
(San Giovanni della Croce)