Il Cielo mi colmava di grazie, ma non perché io le meritassi; infatti ero molto imperfetta, addiritturainsopportabile per la mia sensibilità eccessiva; ma avevo un grande desiderio di praticare la virtù... Non so come mi cullassi al dolce pensiero di entrare al Carmelo, visto che ero ancora nelle fasce dell’infanzia!Bisognò che il Buon Dio facesse un piccolo miracolo per farmi crescere in un momento e questo miracolo lo fece nel giorno indimenticabile di Natale, in quella notte luminosa che rischiara le delizie della Santissima Trinità, Gesù il dolce piccolo Bambino di un’ora, cambiò la notte della mia anima in torrenti di luce... in quella notte nella quale Egli si fa debole e sofferente per mio amore, Egli mi rese forte e coraggiosa, mi rivestì delle sue armi e da quella notte benedetta, non fui vinta in nessun combattimento, anzi camminai di vittoria in vittoria e cominciai per così dire, «una corsa da gigante!...».
I pensieri di Santa Teresa sono molto seri e impegnativi; quindi leggerne due o tre numeri al giorno mi sembra sufficiente per un po’ di meditazione e di confronto. Per il mese di Aprile accogliamo le provocazioni che vengono dai nn. 132-190 del Ms A in “Storia di un’anima”.
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