PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda
Consapevole della necessità di muoversi con i tempi, nel periodo dei saldi, Satana decise di svendere gran parte del suo magazzino di tentazioni. Acquistò pagine di pubblicità sui giornali, mise alla frusta i migliori pubblicitari e creativi del mondo, dato che li aveva quasi tutti sul libro paga. Non badò a spese per gli spot televisivi, girati con i più celebri attori del momento e un colossale ricorso a effetti speciali fantasmagorici, con animazioni per catturare anche l'attenzione dei più piccoli.
Il suo catalogo online e le sue boutiques si riempirono di curiosi e di acquirenti. C'erano alcuni oggetti incredibili in vendita: pietre su cui i virtuosi potevano inciampare, specchi che aumentavano il proprio senso di importanza e occhiali che diminuivano agli altri l'importanza delle persone.
Non mancavano oggetti premio: metodi per tradire gli amici, apparecchi che registravano solo pettegolezzi e bugie, travestimenti, sistemi sicuri per truffare gli anziani, pugnali garantiti per colpire alle spalle e così via. «Non preoccupatevi del prezzo!» gridava Satana a tutti i potenziali clienti. «Prendetelo oggi e pagatemi quando potete!».
Un visitatore particolarmente interessato notò due strumenti dall'aria molto consumata che erano relegati in un angolo. Non sembravano niente di speciale, ma il loro costo era esorbitante. L'uomo chiese il motivo di quella apparente stranezza direttamente a Satana. «Sono entrambi molto consumati perché sono gli strumenti che uso di più» sghignazzò Satana ridendo. «Non li metto troppo in evidenza perché non vorrei che la gente trovasse il modo di proteggersi da loro. Hanno un potenziale veramente diabolico!».
E aggiunse: «Valgono tutti e due il prezzo richiesto. Uno è lo scoraggiamento e l'altro è il dubbio. Quando tutte le altre tentazioni falliscono, queste due funzionano sempre...».
Oggi non esiste solo la pandemia da covid-19. Esiste una pandemia più subdola e letale che colpisce l'anima: la pandemia spirituale.
I sintomi: scoraggiamento, smarrimento della speranza, depressione, disperazione, perdita del senso della vita e della gioia di vivere.
Il vaccino: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». (Matteo 11,28-30)
"Non scoraggiarsi mai.
E' più difficile liberarsi dallo scoraggiamento che dal peccato.
Non inquietarsi se non si constatano progressi nello stato della propria anima.
Spesso Dio permette questo per evitare un sentimento di orgoglio.
Egli sa vedere i nostri progressi e contare ogni nostro sforzo".
(S. Elisabetta della Trinità)
Da" VOGLIO VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD
LE PRIME ORAZIONI prima parte
Come fare orazione? Andare verso Dio è già fare orazione, poiché l'orazione, rapporto di amicizia con Dio, non è altro che questo movimento filiale verso di lui, che è nostro Padre, prodotto dalla grazia.
L' orazione è un'arte, una delle più delicate, s'impara solo con esercizi perseveranti, condotti con disposizioni soprannaturali ed una lunga pazienza. I discepoli hanno chiesto a Gesù di imparare a pregare e Lui insegna loro una preghiera vocale. Il Pater è la preghiera perfetta, quella dei piccoli che non ne conoscono altra, la preghiera dei santi che ne assaporano le espressioni così dense.
Spesso, a qualunque grado di vita spirituale ci si trovi, qualunque sia il nostro fervore o la nostra aridità, per pregare bene e imparare a pregare come si deve, umilmente e lentamente recitiamo il Padre nostro, la preghiera che Gesù ha composto per noi.
I contemplativi, per quanto avanzati nella loro unione silenziosa con Dio, non possono disprezzare né trascurare una forma di preghiera che ha un tale valore e può avere una grande potenza presso Dio e gli uomini. La preghiera vocale sarà per essi un grosso esercizio di umiltà e semplicità, molto fruttuoso e gradito a Dio. Santa Teresa ci ricorda”...non so come si possa separare l'orazione mentale dalla vocale, se si vuol far bene quella vocale, sapendo chi sia colui al quale parliamo. Ed è anche un dovere cercare di pregare con attenzione”.(Cammino, c. XXIV, 2, 5, 6). La preghiera vocale può diventare una via verso la contemplazione. Teresa ci dice:” Conosco molte persone le quali, mentre pregano vocalmente sono elevate da Dio, senza che esse sappiano come, ad un alto grado di contemplazione.(Cammino, c. XXX, 7)
“A volte, scrive s. Teresa del Bambin Gesù, quando il mio spirito è in un'aridità così grande che mi è impossibile ricavarne un pensiero per unirmi al Buon Dio, recito molto lentamente un Padre Nostro e poi l'Ave Maria: allora queste preghiere mi rapiscono, nutrono la mia anima ben più che se le recitassi precipitosamente un centinaio di volte".(Ms. C 25v°)
La preghiera vocale assume un valore particolare quando è preghiera liturgica. Quest'ultima usa abitualmente gli accenti dello stesso Spirito Santo, servendosi dei testi ispirati della Scrittura: è la preghiera ufficiale della Chiesa. Liturgia e contemplazione sono forme diverse di una stessa preghiera e devono completarsi a vicenda. Continua...