lunedì 10 gennaio 2022

Piccole storie per l'anima - 33

 PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO
Rubrica settimanale a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda

Dopo un'estenuante sessione mattutina di preghiera nell'eremo di San Salvatore, una splendida oasi di preghiera vicino a Erba (Co), un giovane chiese all'eremita: «Perché bisogna pregare cosi tanto? Per sentire Dio più vicino?»
«Ti risponderò con un'altra domanda» disse l'eremita
«Tu preghi?»
"Beh, direi di sì! Però senza esagerare!» disse il giovane.
«E tutte le preghiere che dici faranno sorgere il sole domani?».
«Certo che no! Il sole sorge in obbedienza a una legge universale».
«Ecco la risposta: Dio è vicino a noi indipendentemente da quanto si prega».
Il giovane era scioccato. «Stai dicendo che le nostre preghiere sono inutili?». «Assolutamente no. Vedi, se non ti svegli presto non vedrai mai l'alba. Così anche se Dio è sempre vicino nella tua vita, se non preghi, non riuscirai mai ad accorgerti della Sua presenza».




Quand'è il cuore che prega, Egli risponde di certo.
(S.Teresa D'Avila)

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Da" VOGLIO VEDERE DIO" di P. Maria Eugenio di Gesù Bambino, OCD

AL PUNTO DI PARTENZA prima parte

Fuggire verso Dio è la prima decisione che santa Teresa impone all'uomo. Ma tale fuga richiede, fin dall'inizio, energia, discrezione e grandi desideri. La Santa esige queste disposizioni dal suo discepolo. “Voglio vedere Dio” aveva gridato Teresa. Questa ricerca di Dio dovrà regolare il cammino del discepolo ed ispirare tutti i suoi gesti.

La Santa invita subito l'uomo a rientrare in se stesso per quella porta che è” l'orazione e la meditazione”(I Mansioni, c. II, 1), per conoscere e ammirare le meravigliose realtà ch'essa contiene. Conoscere Dio in sé e le ricchezze che egli riversa nell'anima è certamente per santa Teresa, la prima conoscenza da acquisire, il primo atto della vita spirituale da compiere. Non si entra nella vita spirituale se non per questa porta: “Ho gia detto che la porta per entrare nel castello è l'orazione...”(II Mansioni, c. I, 11). E' per trovare Dio che si varca questa porta dell'orazione e che si rientra in se stessi.

La conoscenza di sé dipende dalla conoscenza di Dio:”Che l'anima mi creda, e prenda di tanto in tanto il volo per considerare la grandezza e la maestà del suo Dio. In ciò scoprirà la propria bassezza assai meglio che guardando in se stessa...”(I Mansioni, c. II, 8).

Santa Teresa misurerà i progressi dei principianti sulla loro fedeltà nel cercare Dio. Le persone delle prime Mansioni si accontentano di pregare qualche volta al mese, ma con il pensiero quasi sempre immerso nei mille affari da cui sono prese, essendovi molto attaccate.

Le anime delle seconde Mansioni hanno potuto realizzare un progresso sensibile attraverso un'ascesi di distacco dalle cose esterne:” ...è ben necessario, per entrare nelle seconde Mansioni, lasciar perdere le cure e gli affari che non sono necessari, ciascuno in conformità al suo stato”.(I Mansioni c. II, 14).Questo sforzo di distacco dovrà essere sostenuto da una certa organizzazione della vita esteriore. Continua...