lunedì 14 giugno 2021

Piccole storie per l'anima - 10

PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO

Rubrica settimanale a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda


COME SI APRE UNA PORTA?

           Ho visto una volta lo spettacolo di un mimo, in cui un uomo si sforzava di aprire una delle tre porte della stanza in cui si trovava. Spingeva e tirava le maniglie delle porte, ma nessuna delle porte si apriva. Allora colpiva col piede i pannelli di legno delle porte, ma non si rompevano. Alla fine, gettò tutto il suo peso contro le porte, ma nessuna di queste cedette. 
         Era uno spettacolo ridicolo, e tuttavia molto divertente, perché l'uomo era così concentrato sulle tre porte chiuse che non aveva neppure notato che dietro di lui nella stanza non vi era una parete e che avrebbe potuto semplicemente uscirne, se soltanto si fosse voltato e avesse guardato!
        Quando parliamo di conversione è di questo che si tratta. Significa voltarci per scoprire che non siamo prigionieri come crediamo di essere. Visti dalla prospettiva di Dio, spesso appariamo come l'uomo che tenta di aprire le porte chiuse della sua stanza. Ci ribelliamo, ci feriamo, ci angosciamo per tante cose inutili. Dio è là, a braccia aperte, e dice: «Voltati! Voltati, una buona volta!». È l'invito di Gesù: «Convertitevi, perché il regno di Dio è vicino!».

Ci doveva essere una porta. Non la trovava.
Guardò dentro di sé. La porta era lì.


Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
 (Matteo 9 12-13)