lunedì 3 maggio 2021

Piccole storie per l'anima - 4

 PENSIERI DEL PASSERO SOLITARIO

Rubrica settimanale a cura dell'Ordine Secolare Carmelitano Teresiano della Provincia Lombarda

 SCRIVERE SULLA ROCCIA

            

Due amici stavano attraversando un deserto. Durante l'escursione divampò un litigio e, nell'ira del momento, uno sferrò un pugno in faccia all'altro. L'uomo picchiato si sentì profondamente offeso e umiliato.
        Senza dire una parola, si inginocchiò e scrisse nella sabbia le seguenti parole: «Oggi il mio migliore amico mi ha dato un pugno in faccia». Ripresero a camminare in silenzio e presto arrivarono ad un'oasi. Decisero di fare il bagno. L'amico che era stato picchiato, nuotò per un tratto, ma poi le sue gambe finirono in un viluppo di alghe.
         Dibattendosi scompostamente l'uomo fu bloccato nel fango e cominciò ad affogare. Senza esitare il suo amico si buttò in acqua e lo salvò. Quando l'uomo che stava annegando si fu ristabilito, trovò una grande pietra e su di essa incise le seguenti parole: «Oggi il mio migliore amico mi ha salvato la vita».
       L'altro gli chiese stupito: «Quando ti ho colpito, hai urlato la tua frase nella sabbia ... ma ora stai scolpendo le parole in una pietra. L'uomo rispose: «Quando qualcuno ci fa del male o ci ferisce dovremmo scriverlo nella sabbia, perché il vento del perdono possa cancellarlo.
      Ma se qualcuno fa qualcosa di buono per noi, allora dobbiamo inciderlo nella pietra, in modo che nessun vento possa mai cancellarlo».

Ti auguro di avere molte parole da incidere nella pietra, oggi.