venerdì 2 aprile 2021

P.Alzinir Debastiani: Una Pasqua "rivestiti di bellezza e dignità"

 

Roma, Pasqua della risurrezione, 2021

Carissimi Fratelli e Sorelle dell’OCDS,

Celebriamo in questi giorni il Mistero centrale della fede cristiana: il Mistero Pasquale. Negli avvenimenti della crocifissione, morte e risurrezione di Gesù si compie il piano salvifico di Dio: la croce è l’espressione del massimo amore donato da Gesù nella sua esistenza per gli altri; Egli, in ogni incontro con le persone manifesta l’infinito ed eterno amore del Padre; la risurrezione a sua volta,  manifesta che l’amore di Dio produce soltanto vita in abbondanza (cf. Gv 10,10).
Ancor di più: “il fatto che ‘il crocifisso è risorto’ (Mc 16,6) dimostra che l’amore con cui il Figlio ha donato se stesso è capace di aprire orizzonti sconfinati di vita per gli esseri umani di tutti i tempi” (M. de Santis, Il Risorto, 16); è l’Evento per eccellenza nella storia di tutta l’umanità che conferma e spaventa, come ha riempito di sorpresa le donne che volevano ungere il suo Corpo, dopo il sabato: al loro arrivo il sole era già sorto e la pietra era stata rotolata: Il Risorto le ha precedute!

Così, celebrare la Pasqua significa rendersi conto
che “la risurrezione non ha cancellato la passione, ma l’ha assunta e trasfigurata donandogli senso. La croce, infatti, è il vertice della vita di amore e di servizio del Gesù terreno, il cui volto piagato diventa ora luminoso.” (id., p.  24). Quindi non è restando fermi lì, accanto alla tomba vuota, nel rimpianto, che troviamo Gesù, bensì nel vivere quella fede professata in Lui, che si pone in cammino dietro i suoi passi fino in fondo: la fede confessata dal centurione ai piedi della croce: “Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!” (Mc 15,39; cf. 1,1).

D’ora in poi il Risorto, con la sua parola, ci invita a seguirlo altrove: “andate, dite…” (Mc 16,7), lui vi precede in Galilea. Da questo momento, la missione è il luogo dell’incontro con il Gesù Risorto, la cui Presenza invisibile di Buon Pastore eterno e fedele, riempie il tempo di eternità e abbraccia tutti gli spazi e i luoghi: ci invita a non avere paura, nel nostro andare per le valli oscure della storia; ci invita a fidarci della sua Presenza invisibile e reale; ci invita ad accogliere il suo amore vittorioso ed eterno; ci invita a percorrere il suo cammino, impegnati nella costruzione del Regno.

               Con auguri di una Santa Pasqua della Risurrezione, nella quale Lui ci “lasciò totalmente vestiti di bellezza e dignità” (Cantico Spirituale 5,4), vi auguro anche che la gioia e la pace del Risorto vi raggiunga ovunque siate e sia presente nel cuore di ciascuno/a di voi.

               Fraternamente,

fr. Alzinir Francisco Debastiani OCD