Venerdì 13 dicembre, alle h.20.30
nella Parrocchia di San Benedetto Revelli di Imperia, sede della Fraternità
Nascente ocds intitolata alla “Beata Elisabetta della Trinità”, si è
vissuta una serata all'insegna della gioia cristiana e in special modo
carmelitana: sei di noi -secolari carmelitani in cammino- abbiamo emesso la
nostra Promessa Definitiva all'Ocds: Orlando di San Giuseppe, Chiara del Volto
Santo di Gesù, Maria di S.Teresa di Gesù Bambino, Maria di San Giuseppe,
Daniela di S.Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Tiziano di Giovanni
della Croce.
La celebrazione liturgica
all'interno della quale sono state emesse le Promesse Definitive è stata
particolarmente gioiosa e toccante, in un clima “doppiamente” festoso, per la
Solennità vigiliare del Santo padre Giovanni della Croce, presieduta dal
nostro padre Provinciale p .Marco Gazzoli e concelebrata dal nostro padre
Assistente Incaricato p. Pierluigi Canobbio, da p.Guido Roascio (sotto la cui
cura paterna abbiamo mosso tanti anni fa i primi passi carmelitani) e dal
nostro Parroco don Lucio Fabbris, dal cuore “carmelitano”.
Durante l'omelia, p. Marco ci ha
invitati a uscire da noi stessi e andare “in missione” tra noi, nel mondo,
implorando allo Spirito Santo di accompagnarci per essere suoi testimoni,
proprio come fanno i nostri frati carmelitani quando vanno nei luoghi di
missione, luoghi spesso tormentati -come il popolo centrafricano- da
guerriglie, tensioni e sofferenze di ogni tipo, dove poco spazio sembra avere
la preghiera, e la Presenza dello Spirito Santo. Ma i nostri frati riescono a far
passare Gesù anche lì, dove i conventi vengono trasformati in
campi-profughi!
La sfida è grande, e ci riguarda,
riguarda anche noi neo Promesse Definitive ocds della Fraternità di Imperia, e
la prendiamo sul serio! Anche qui abbiamo tanto da lavorare, affrontare tanti
altri tipi di guerre.
Ad accoglierci e gioire con
noi sono arrivati un numero inaspettato
di amici e fratelli, parenti e conoscenti, parrocchiani e non..tutti uniti in
un solo abbraccio, molti un po' stupiti e incuriositi di veder trasparire
all'interno di una messa, tanta gioia e partecipazione!
Una gioia ancor più marcata, di cui continuo
ogni giorno a ringraziare il Signore, è la grazia di avere tra noi componenti
la Fraternità quattro coppie di “sposi”, tra cui io e mio marito Orlando
abbiamo emesso insieme, proprio venerdì scorso, la nostra Promessa Definitiva
all'Ordine! Mi commuove ripensare ai nostri primi, timidi incontri di
fraternità…Eravamo una ventina di persone, già un buon numero per l'inizio....
Padre Guido Roascio in questi primi incontri ci aveva presentato una prima
"infarinatura" di ciò che poi negli anni sarebbe diventata un'ottima
"torta" di delizie carmelitane, impastata alla sequela della Madonna
del Carmelo e dei "nostri" santi carmelitani. Il risultato è stato
questo “camminare insieme”, scoprire che ciò che stava infiammando il mio cuore
era lo stesso fuoco che iniziava ad infiammare anche il cuore di mio marito. La
scelta del matrimonio cristiano non è una semplice decisione emotiva o
istintiva di due persone che si amano, è la nostra personale e consapevole
risposta al progetto che Dio ha su di noi. Il matrimonio è per noi il modo specifico e particolare di vivere la
sequela di Cristo e di incamminarci verso la santità a cui siamo invitati,
insieme. Per noi si tratta di rispondere quotidianamente "sì" ad una
diretta e precisa chiamata di Dio e a vivere questa scelta secondo il carisma
carmelitano.
Sono
quattro componenti a guidare la nostra vita di coppia cristiana, dalle “tinte
carmelitane”: la preghiera, la contemplazione, la fraternità ed il servizio.
Con la preghiera stabiliamo il rapporto con Dio e ci predisponiamo ad
accoglierne l'azione. Pregare con mio marito ogni giorno, pregare per lui, ed
insieme per i figli, ci pone in una condizione di accoglienza e benevolenza
reciproca su cui si fonda poi tutta la nostra vita familiare.
La
contemplazione è l'atteggiamento attraverso il quale ci disponiamo alla
presenza di Dio e che ci spinge a riconoscere il suo volto nelle persone che ci
circondano, e per prima cosa riconoscerlo tra noi, nei nostri volti. Come
coppia questo speciale cammino insieme ci permette di sperimentare in prima
persona i principi evangelici dell'obbedienza alla volontà di Dio, della
povertà quando rinunciamo ai nostri privilegi, alle nostre certezze ed ai
nostri pregiudizi e riconosciamo la nostra fragilità e della castità attraverso
cui superiamo il nostro egoismo e ci apriamo all'amore totale. La
contemplazione di Dio si realizza poi partendo da coloro che ci sono
quotidianamente più vicini e di cui impariamo a scoprire aspetti, qualità e
ricchezza, al di là dei limiti e debolezze umani, sempre presenti, ma anche
questi da amare. Soltanto così potremo continuare ad aprirci al mondo e
diventare veri testimoni dell'amore di Dio.
Il
servizio, infine, è il nostro modo di stare nel mondo per diventare uno dei
veicoli dell'amore di Dio. Per poter vivere al meglio questi aspetti abbiamo però
bisogno di guardare sempre alle doti della Vergine Maria, come la prontezza, la
dedizione, l'umiltà, la docilità, la semplicità, la capacità di non
indietreggiare davanti alla sofferenza e di "giocarsi" la vita .
Desideriamo riuscire ad imitarne, almeno in parte, la fedeltà a Dio e la
capacità di riconoscerlo come fondamento di tutta la nostra esistenza umana.
Insieme ci aiutiamo reciprocamente a vivere la passione per le persone e per la
vita ed essere testimoni coerenti. Il Signore e la Vergine Maria, Regina e
Madre del Carmelo, ci tengano sempre per mano!
e
di Orlando di San Giuseppe, ocds
Imperia)