Le comunità della Provincia dell'Italia Centrale hanno vissuto l scorso 2 giugno, assieme ai padri e alle monache un momento di condivisione che oggi voglio condividere con tutti noi. Ecco il messaggio del P. Gabriele Morra, Commissario dell'Italia Centrale.
Carissime
sorelle e fratelli,
ieri 2
giugno 2019 abbiamo condiviso una bellissima Giornata della Famiglia
Carmelitana della nostra Provincia. Nata a partire dall’osservazione di
esperienze simili, l’abbiamo realizzata e la portiamo avanti da diversi anni,
con grande frutto per tutti i partecipanti. In questa occasione, anche grazie
alla presenza del nostro P. Generale, fra Saverio, possiamo testimoniare di
aver vissuto un’esperienza particolare. Non sono solo io a dirlo, ma è la
testimonianza di tanti di voi che conforta questo pensiero!
Il fatto
che la giornata del 2 giugno coincidesse con la domenica non ha favorito la
partecipazione dei confratelli. Invece è stata numerosa la partecipazione dei
nostri secolari, dei laici in generale, delle suore e in particolare delle
nostre monache. Presenti, per la prima volta, un gruppo di giovani consorelle
da Pescara!
Tutto ha
avuto inizio con l’eucarestia delle 10, presieduta dal P. Saverio. A seguire,
abbiamo avuto la sua relazione che ha preso spunto dal documento conclusivo del
Definitorio Straordinario a Goa (India), preceduta da una breve introduzione
del sottoscritto nella quale abbiamo ricordato la genesi di queste Giornate, il
significato che desideriamo abbiano per la nostra circoscrizione ed infine una
breve introduzione al tema. Abbiamo anche dato lettura ai due contributi più
corposi inviatici dalle consorelle monache di Montenero e Terni.
La
relazione ha suscitato in tutti un vivo interesse, soprattutto negli ultimi,
ormai famosi, “cinque minuti”.
Il Padre Saverio si era voltato verso il
sottoscritto che stava tenendo i tempi dell’incontro; rassicurato sul fatto
che, prima di andare tutti a pranzo, avrebbe avuto ancora a disposizione appena
5 minuti, il padre ha condiviso un perla esperienziale in riferimento ad una
possibile rilettura dei consigli evangelici. Lo stile fraterno ed intimo,
impossibile da riferire “in differita”, ha reso incisive e vere quelle parole,
suscitando nel pomeriggio una vivace ripresa dei lavori e, durante il pranzo
condiviso, un vivace scambio tra tutti.
Infatti
gli interventi dei presenti sono stati veramente belli e appassionati; suor
Angela, Domenico, Paolo, suor Carmen, sono intervenuti lasciando in noi la
netta impressione che il carmelo femminile e laicale della nostra Provincia è
particolarmente vivo, appassionato, alla sincera ricerca di una nuova
declinazione del nostro carisma nel mondo di oggi.
Le risposte del P. Saverio
hanno ricondotto ogni nostro pensiero ad un centro essenziale che è “il ritorno
alle fonti”; un cammino che non richiede particolari ricchezze personali né articolati
progetti, ma di certo esige quella “determinada determinaciòn” che abbiamo
visto negli interventi dei presenti nonché uno stile comunionale.
Testimone
di tutto questo, ed indegnamente vostro Commissario, sento di dovermi impegnare
affinchè questa effusione di grazia sperimentata ad Arcetri non rimanga parola vuota ma si trasformi in strada da percorrere in preparazione al
Capitolo Provinciale del 2020.
Vi
abbraccio e benedico
Fra
Gabriele