Nel segno del Bambino nato a Betlemme in una mangiatoia, nato fuori casa “perché non c’era posto per loro nell’albergo” ( Lc2,7.16 ), scorgiamo la Luce di Dio, del suo Verbo nato nel tempo.
Un segno semplice, come Dio stesso lo è, ma di un significato profondo e straordinario che cambia tutta la storia e ci rivela il modo di essere e di agire di Dio.
Il suo invisibile Amore può ora essere visto, toccato, contemplato e scoperto nelle cose semplici della vita.
Ecco che in questi giorni si ripete nella liturgia della Chiesa la memoria di questo avvenimento salvifico, invitandoci ad aprire i nostri cuori ad accogliere il Dio che viene e vuole trovare in noi, nelle nostre famiglie e nelle Comunità un posto.
Non succeda come allora, quando lui è venuto per la prima volta e che: “i suoi non l’hanno accolto” (Gv 1,11).
Eppure, nonostante il rifiuto di tanti, la cattiveria, la violenza, le guerre,le tenebre che esistono anche in noi, la Luce vittoriosa di quel Piccolo illumina tutte le oscurità.
“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5). questa stessa Luce concede a quelli che l’accolgono: “il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12).
Siano le celebrazioni della nascita del Signore Gesù un rinnovato messaggio di speranza che risuona nei nostri cuori, con l’accoglienza nella fede,nella carità, ad imitazione di Maria, di San Giuseppe, dei Pastori, dei Re Magi. Così come loro, avremo la gioia e la pace che soltanto l’Amore grande di Dio in Gesù può concedere ai nostri cuori.
Con questi pensieri auguro a voi,alle vostre Famiglie,alle Comunità un Santo Natale e un benedetto Anno Nuovo vissuto nella luce del Verbo fatto carne dimorante tra di noi (Cf. Gv 1,14).
Con le mie preghiere e un fraterno abbraccio,
P. Alzinir Francisco De Bastiani – Del. Gen. OCDS
Un segno semplice, come Dio stesso lo è, ma di un significato profondo e straordinario che cambia tutta la storia e ci rivela il modo di essere e di agire di Dio.
Il suo invisibile Amore può ora essere visto, toccato, contemplato e scoperto nelle cose semplici della vita.
Ecco che in questi giorni si ripete nella liturgia della Chiesa la memoria di questo avvenimento salvifico, invitandoci ad aprire i nostri cuori ad accogliere il Dio che viene e vuole trovare in noi, nelle nostre famiglie e nelle Comunità un posto.
Non succeda come allora, quando lui è venuto per la prima volta e che: “i suoi non l’hanno accolto” (Gv 1,11).
Eppure, nonostante il rifiuto di tanti, la cattiveria, la violenza, le guerre,le tenebre che esistono anche in noi, la Luce vittoriosa di quel Piccolo illumina tutte le oscurità.
“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5). questa stessa Luce concede a quelli che l’accolgono: “il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12).
Siano le celebrazioni della nascita del Signore Gesù un rinnovato messaggio di speranza che risuona nei nostri cuori, con l’accoglienza nella fede,nella carità, ad imitazione di Maria, di San Giuseppe, dei Pastori, dei Re Magi. Così come loro, avremo la gioia e la pace che soltanto l’Amore grande di Dio in Gesù può concedere ai nostri cuori.
Con questi pensieri auguro a voi,alle vostre Famiglie,alle Comunità un Santo Natale e un benedetto Anno Nuovo vissuto nella luce del Verbo fatto carne dimorante tra di noi (Cf. Gv 1,14).
Con le mie preghiere e un fraterno abbraccio,
P. Alzinir Francisco De Bastiani – Del. Gen. OCDS